Il caso

Coppia gay aggredita dopo un bacio in piazza: per il Pm è un pestaggio senza discriminazione

E così sono finiti tutti, vittime e carnefici, nel calderone della colpa collettiva del pestaggio.

Coppia gay aggredita dopo un bacio in piazza: per il Pm è un pestaggio senza discriminazione
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Presi a calci e pugni, insultati e aggrediti con violenza e disprezzo per aver osato dimostrare il proprio amore in pubblico. Un amore proibito e vietato tra due giovani uomini, un abominio secondo quel gruppo di quattro ragazzi e due ragazze che, senza alcuno scrupolo, hanno attaccato in branco i due amanti colpevoli solo di amarsi. 

Un'aggressione che però, secondo il giudice, non ha nulla a che fare con una discriminazione omofoba: il pubblico ministero incaricato del caso infatti ha ritenuto che si sia trattato di un semplice "pestaggio" tra il branco e i due fidanzati, una rissa da bar qualunque per la quale sono tutti indagati. Una decisione che per Mattias Zouta, 26 anni, e Marlon Landolfo, 21 anni, vittime del branco, fa male quanto quei calci e quei pugni ricevuti in piazza a  Padova a fine estate.

In centinaia in piazza per manifestare sostegno

Erano scesi in piazza in centinaia per manifestare sostegno alla coppia aggredita, volendo riportare l'attenzione dell'opinione pubblica sul tema della discriminazione di genere e su quello tanto inflazionato quanto attuale dell'omofobia. Visto i recenti risvolti giuridici però pare si fossero tutti sbagliati: l'omofobia non c'entra niente (?!).

Per il pubblico ministero si è trattato di una rissa

Sembrava palese che Mattias e Marlon fossero stati aggrediti perché hanno osato fare due cose proibite: essere gay e non vergognati di esserlo. Si sono baciati, in piazza, sotto gli occhi di tutti, e poco dopo era scattata la violenza  - omofoba - di un gruppo di ragazzi che li hanno aggrediti per quel bacio con estrema violenza, colpendo anche alla testa (e mandandolo in ospedale) un terzo ragazzo intervenuto per difendere la coppia di amici.

Eppure per il pubblico ministero si è trattata di un'aggressione qualunque, nella quale tutti i coinvolti sono ugualmente responsabili: e così anche Mattias e Marlon si sono visti recapitare un decreto penale di condanna per il pestaggio avvenuto a fine settembre a Padova. Sette in totale i ragazzi coinvolti e accusati di pestaggio nei confronti dei quali il giudice ha accolto la ricostruzione dei fatti avanza dal pm Sergio Dini a capo delle indagini della Procura padovana.

Spetterà ora alle sette persone coinvolte decidere come proseguire: se pagare una molta e mettere la parola fine a questa vicenda o decidere di impugnare il decreto penale di condanna andando a processo perchè alla fine quello che era stato riconosciuto da tutti come un agguato omofobo, agli occhi della legge è stato interpretato come un pestaggio privo di discriminazione.

Giordana Liliana Monti

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