Presi a calci e pugni

Coppia gay aggredita per un bacio in piazza a Padova

Un amico della coppia ha cercato di difenderli ma è stato ferito alla testa con un bicchiere ed è dovuto ricorrere alle cure dei medici che hanno suturato la ferita.

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Aggrediti in piazza dopo che si sono baciati.

Insulti, pugni e calci

La loro colpa? Essere due uomini che si sono baciati in piazza. Ennesimo episodio di omofobia, questa volta ai danni di una giovane coppia: Mattias Zouta, 26 anni, pizzaiolo e Marlon Landolfo, 21 anni, studente universitario sono stati presi a calci e pugni, insultati e gettati a terra da un gruppo di quattro ragazzi e due ragazze. L’aggressione è iniziata davanti al Municipio e poi è proseguita in piazza delle Erbe. Un amico della coppia ha cercato di difenderli ma è stato ferito alla testa con un bicchiere ed è dovuto ricorrere alle cure dei medici che hanno suturato la ferita.

La ferita alla testa dell'amico che ha cercato di difenderli

Lo sfogo sui social

E’ proprio la giovane coppia a denunciare il fatto attraverso un post sui social dove scrivono:

Padova non è immune a omofobia e fascismo. Questa è stata la sgradevole constatazione che siamo stati costretti a fare dopo un episodio aberrante, accaduto la notte tra il 18 e il 19 settembre proprio per le vie del centro. Un attacco omofobo, partito da insulti e frasi di scherno per un bacio che ci siamo scambiati mentre passeggiavamo vicino a piazza delle Erbe. E per quel bacio noi e alcuni nostri amici siamo stati insultati, gettati a terra, presi a calci e pugni, ad un amico che si era messo in mezzo per difenderci è stato spaccato un bicchiere in testa, costringendolo a farsi soccorrere dell'ambulanza con il risultato di 5 punti di sutura.
Le frasi violente e piene di odio che sono state gridate dagli assalitori avevano un chiaro messaggio omofobo nei nostri confronti, e sono sintomo di ignoranza e odio verso il diverso.
Dopo tutti gli episodi violenti e di discriminazione che sono avvenuti in questi mesi riconosciamo che anche quello che è successo a noi si inserisce in un contesto che siamo stufi di dover subire. Non ci stiamo più!”.

Appuntamento in piazza

La coppia ha deciso di dire "basta" perciò ha indetto un appuntamento denominato "Noi non ci stiamo più", che si svolgerà mercoledì 23 settembre 2020 dalle 18 alle 21 in Piazza delle Erbe per testimoniare il grave fatto accaduto e per dire "no" all'odio. I due giovani, a tal proposito spiegano:

"Vogliamo vivere le nostre vite libere dalla paura, ma siamo consapevoli di poterlo fare solo attraverso la costruzione di una cultura diversa, che porti nelle nostre città iniziative e progetti che includano e valorizzino quelle differenze meravigliose che ci rendono ciò che siamo.  Oggi ci troviamo ad affrontare un problema che per anni abbiamo nascosto come polvere sotto il tappeto, riteniamo che questi episodi siano la manifestazione di un sistema che educa ed abitua all'intolleranza e all'odio nei confronti delle persone LGBTQIA+".

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