Anguillara Veneta

Tentò eroicamente di salvare un 75enne dalle acque del Gorzone, intitolata una piazza al poliziotto Zorzino

Il vice sovraintendente morì nel tentativo disperato di riportare a riva il suo compaesano Valerio Buoso finito nel fiume il 3 marzo 2023

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La piazzetta dedicata al poliziotto Domenico Zorzino ad Anguillara Veneta

Una nuova piazzetta di Anguillara Veneta è stata intitolata ieri, 10 marzo 2024, al poliziotto Domenico Zorzino: il vice sovraintendente morì il 3 marzo 2023 nel tentativo di salvare un concittadino dalle acque del Gorzone.

Anguillara Veneta, nuova piazza intitolata al poliziotto Zorzino

Ieri, domenica 10 marzo 2024, si è tenuta ad Anguillara Veneta la commemorazione del vice sovrintendente della polizia di Stato Domenico Zorzino, medaglia d’oro al valor civile, morto il 3 marzo 2023 durante il tentativo di salvataggio di un compaesano scivolato nelle acque del canale Gorzone.

A sinistra Valerio Buoso, a destra Domenico Zorzino

A seguito della messa, tenutasi nella chiesa di Sant'Andrea Apostolo di piazza Matteotti, al poliziotto eroe è stata intitolata una nuova piazzetta.

All'onorificenza hanno partecipato la moglie Sabina, il figlio Tommaso, diversi familiari, il direttore centrale della Direzione centrale anticrimine Alessandro Giuliano, il prefetto Francesco Messina, il questore di Padova Marco Odorisio, il sindaco di Anguillara Alessandra Buoso, il sottosegretario alla Giustizia Andrea Ostellari e le onorevoli Elisabetta Gardini e Arianna Lazzarini.

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Tante le parole di cordoglio e di stima verso l'eroico poliziotto, come quelle di Antonio De Poli, Senatore della Repubblica Italiana, che ricorda Zorzino in un post su Facebook.

"Il suo sacrificio estremo lo ricordiamo tutti: è stato un alto esempio del senso del dovere che deve animare ogni uomo delle Istituzioni."

Tentò eroicamente di salvare un concittadino dalle acque del Gorzone

Quel 3 marzo 2023 l'agente, fuori servizio, stava facendo jogging lungo l'argine quando aveva visto un'auto, appartenuta al 75enne Valerio Buoso, sparire inghiottita dalle acque del Gorzone.

Senza perdere tempo avvertì il 112 e poi si tuffò. I soccorsi, giunti sul posto indicato dalla segnalazione, non avevano tuttavia trovato segni del passaggio dell'auto, ma solo il telefono di Zorzino abbandonato sulla riva.

 

Poi, la terribile notizia del ritrovamento dei due corpi, ormai senza vita: le vittime si trovavano in un punto seminascosto del fondale fangoso coperto dalla vegetazione del fiume, a una decina di metri dal punto in cui si era inabissata l’auto. Il poliziotto tratteneva ancora vicino a se l’anziano che era riuscito ad estrarre dall’auto.

Alle ricerche presero parte oltre i sommozzatori di Venezia, le squadre dei vigili del fuoco del distaccamento di Piove di Sacco, di Padova e Rovigo oltre l’elicottero Drago154, i droni e una speciale imbarcazione fluviale dotata di sonar.

Le operazioni di recupero dei corpi
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