La proprietà di Valvitalia conferma: "Lo stabilimento di Due Carrare verrà chiuso"
Per i vertici aziendali, nell'ottica di ridurre i costi, non ci sono altre soluzioni che trasferire tutti gli 85 operai nella sede di Pavia.
Un incontro ufficiale, avvenuto nel corso del pomeriggio di ieri, lunedì 21 febbraio 2022, tra la Direzione Aziendale di Valvitalia, la Rsu di stabilimento e le organizzazioni sindacali Fiom e Fim di Padova. Al centro delle discussioni l'improvvisa prossima chiusura della sede aziendale di Due Carrare, con l'avvio della procedura di trasferimento collettivo di tutto il personale, che ad oggi 85 tra operai, impiegati e dirigenti, nello stabilimento di Rivanazzano, in provincia di Pavia. Al termine del confronto, la proprietà di Valvitalia ha confermato la sua intenzione di chiudere tutte le attività lavorative nel padovano.
Valvitalia conferma: "Lo stabilimento di Due Carrare verrà chiuso"
L'annuncio improvviso dello scorso 8 febbraio 2022 aveva avuto come diretta conseguenza un'ondata di agitazioni sindacali e presidi dei lavoratori. In un'ottica di riduzione dei costi, la proprietà di Valvitalia aveva comunicato la sua intenzione di chiudere lo stabilimento di Due Carrare, in provincia di Padova, e trasferire tutto il personale, che ad oggi conta 85 tra operai, impiegati e dirigenti, nello stabilimento di Rivanazzano, in provincia di Pavia:
"Le motivazioni portate al tavolo da parte dell’Azienda - si legge nel comunicato della Rsu - sono puramente in ottica di riduzione dei costi centralizzando anche le produzioni dello stabilimento padovano".
Nel corso del pomeriggio di ieri, lunedì 21 febbraio 2022, si è svolto l'incontro ufficiale tra la Direzione Aziendale di Valvitalia, la Rsu di stabilimento e le organizzazioni sindacali Fiom e Fim di Padova. Un confronto tra le parti per fare il punto della situazione, iniziato alle 15 e anticipato da un presidio dei lavoratori fuori dai cancelli che si è protratto per tutta la durata delle discussioni. Dopo tre lunghe ore di vis a vis tra operai e vertici aziendali, la proprietà di Valvitalia ha ribadito che dal loro punto di vista non c’è alcuna alternativa alla chiusura dello stabilimento di Due Carrare con relativo trasferimento dei dipendenti. Per le organizzazioni sindacali, invece, è sempre più evidente che questa decisione maschera una palese volontà di arrivare al licenziamento di queste lavoratrici e lavoratori.
"Le istituzioni devono fare luce sulla vicenda"
Al termine dell'incontro, si sono espressi Michele Iandiorio della Fiom di Padova e Luca Gazzabin della Fim di Padova:
"Alla luce di quanto dichiarato oggi dall’azienda, quindi, chiediamo che le istituzioni facciano luce sulla vicenda perché non è possibile che questa situazione passi sotto traccia. L’incontro convocato dalla Regione per il 25 febbraio dev’essere un punto di partenza per la definizione di un’alternativa reale e concreta per questi lavoratori e queste lavoratrici. Chiediamo che ci sia la prospettiva per una revisione del piano industriale della Valvitalia che, all’oggi, si basa sostanzialmente solo sulla chiusura del sito di Due Carrare, chiusura che corre il rischio di creare un effetto a cascata su tutti gli altri stabilimenti del gruppo".
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