Bacino termale, gli operatori gettano acqua sul focolaio: "Situazione sotto controllo, basta allarmismi"
Preoccupano le possibili disdette. L'ultimo aggiornamento dava 36 positivi, la maggior parte turisti stranieri: "Nessuna emergenza".
Cluster Covid nel Bacino Termale tra Abano e Montegrotto, gli operatori non ci stanno: "Allarmismo ingiustificato, solo una trentina di casi". Preoccupano le possibili disdette.
Bacino termale, gli operatori gettano acqua sul focolaio
"Ma quale emergenza, la situazione è ampiamente sotto controllo!". Operatori e amministratori pubblici del Bacino Termale, tra Abano e Montegrotto in particolare, cercano di "spegnere" a parole, suffragati anche dagli ultimi dati, il focolaio emerso nei giorni scorsi in alcuni hotel della zona.
Anche perché le notizie del cluster per così dire "d'importazione", ovvero legato principalmente a turisti (stranieri) arrivati negli alberghi delle Terme già con il virus dalle località di provenienza, hanno cominciato ad allarmare proprio i clienti che vengono soprattutto da fuori regione. E il rischio di disdette delle prenotazioni, con conseguente ulteriore penalizzazione di un comparto già molto provato dalla pandemia, è assai concreta.
"Basta allarmismi"
Per questo Emanuele Boaretto, Presidente Albergatori Abano e Montegrotto, Riccardo Mortandello, sindaco di Montegrotto Terme, Federico Barbierato, sindaco di Abano Terme, provano a gettare "acqua sul focolaio".
"Si tratta di poco più di una trentina di casi di positivi asintomatici su oltre 50 mila arrivi e 150 mila presenze - hanno evidenziato in coro - Dove sta l'emergenza? Tutte le misure di contenimento del virus, i protocolli, vengono seguiti scrupolosamente nelle nostre strutture ricettive. Basta allarmismi ingiustificati!".
Virus d'importazione: l'evoluzione del cluster
Il cluster nel Bacino Termale aveva inizialmente interessato quattro alberghi, coinvolgendo circa una ventina di turisti (in prevalenza stranieri) che avevano alloggiato o alloggiavano tra Abano e Montegrotto. A seguito del monitoraggio subito attivato dall'Ulss6 Euganea, lo scorso mercoledì 27 ottobre erano emersi i primi casi di positività tra i turisti.
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In breve il focolaio si è allargato interessando 7 alberghi della zona e 41 persone risultate positive al Covid, di cui solo cinque lavoratori, il resto turisti italiani e stranieri. I positivi, nell'ultimo dato comunicato dall'Azienda sanitaria mercoledì scorso, 3 novembre 2021, sono poi scesi a 36 totali.
E' stato inoltre sottolineato come, tra i turisti contagiati, il virus fosse presente già all'arrivo degli stessi. Dunque importato e non contratto in loco.