Arriva Bolsonaro, Padova e Anguillara blindate: attese proteste
Il presidente del Brasile stamattina nel paesino della Bassa padovana per ricevere di persona la cittadinanza onoraria. Infuriano le polemiche.
Lunedì alle 12 il presidente del Brasile Bolsonaro è annunciato ad Anguillara Venete per ricevere di persona la cittadinanza onoraria contro cui si scagliano politici, associazioni di volontariato e missionari.
AGGIORNAMENTO: Ci siamo, il "gran" giorno - a seconda dei punti di vista - è arrivato: oggi, lunedì 1 novembre 2021, il presidente del Brasile, Jair Bolsonaro, sarà a Padova e ad Anguillara per ricevere la cittadinanza onoraria. Città e paesino blindati per l'arrivo, direttamente dal G20 di Roma, del controverso Capo di Stato. L'appuntamento è a mezzogiorno, all’interno della sede del Comune di Anguillara Veneta, in piazza De Gasperi. Previsto anche un sit-in di protesta di alcuni militanti di Rifondazione Comunista. In questi minuti invece si sta svolgendo l'annunciata visita di Bolsonaro alla Basilica del Santo, a Padova.
Jair Bolsonaro lunedì ad Anguillara Veneta
Arriva davvero? Salvo imprevisti dell'ultimo minuto, sembra proprio di sì. Lunedì prossimo, 1 novembre 2021, festa di Ognissanti, il presidente del Brasile, Jair Bolsonaro, sarà ad Anguillara Veneta per "ritirare" di persona la cittadinanza onoraria conferitagli - tra mille polemiche - dall'Amministrazione comunale su input del sindaco Alessandra Buoso.
Del più che probabile arrivo del discusso presidente brasiliano si è parlato ieri pomeriggio, mercoledì 27 ottobre 2021, anche nella riunione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, presieduta dal Prefetto, Raffaele Grassi.
"Alla presenza proprio del sindaco di Anguillara Veneta, è stata esaminata la cornice di sicurezza
relativa alla visita, il prossimo 1° novembre, del Presidente brasiliano Jair Bolsonaro. In sede di tavolo tecnico presso la Questura sarà definito, nel dettaglio, il quadro delle singole attività", si legge in una nota della Prefettura.
"Incontro tra i Popoli" dice no
Ulteriore benzina sul fuoco delle polemiche, vien da dire. A stigmatizzare la benemerenza concessa a Bolsonaro, che vanta un avo emigrato in Brasile proprio dal paesino della Bassa Padovana, anche, l’associazione di cooperazione internazionale, "Incontro fra i Popoli", che ha trovato inopportuna e offensiva la scelta di conferimento della cittadinanza onoraria al presidente del Brasile Jair Bolsonaro.
"Quante sofferenze una persona deve provocare per essere considerata un problema per il proprio popolo e per il mondo intero? È noto come il presidente Bolsonaro abbia causato la morte di migliaia di persone negando l’evidenza della pandemia. Una Commissione d’inchiesta del Parlamento brasiliano ha chiesto la messa in stato d’accusa del presidente per crimini contro l’umanità, a causa della gestione e della sottovalutazione della pandemia. Il negazionismo istituzionale sarebbe la causa della morte di una parte dei 900mila cittadini uccisi dal Covid", scrivono.
"È noto come egli abbia più a cuore gli interessi dei grandi allevatori di bestiame, dei produttori di soja e dell’industria estrattiva che quello dei popoli indigeni che vivono e conservano la foresta per loro e per l’umanità tutta. A nome di queste persone senza voce e spesso perseguitate, se non uccise da chi li considera un intralcio ai loro progetti, noi le chiediamo di fare un passo indietro e di prendere le difese dei “piccoli” di ogni terra che chiedono giustizia, pace, diritti, salvaguardia del pianeta".
"Rappresentare una comunità significa mettere le persone e la vita al primo posto, nel proprio comune, ma con l’attuale inesorabile globalizzazione, anche nel mondo intero, in una logica a scalare, dal locale al globale. Sig.ra Sindaca Buoso, non metta un’ombra di vergogna al proprio Comune, alla nostra Regione, all’Italia tutta, glielo chiediamo anche a nome delle generazioni future che ancor più dovranno affrontare gli effetti dei cambiamenti climatici.
La lettera dei missionari italiani in Brasile
Rincara la dose, con una missiva alla sindaca padovana, anche la coordinazione dei missionari e missionarie italiane in Brasile:
"Abbiamo saputo che il comune di Anguillara Veneta, di cui lei è sindaca, conferirà la cittadinanza onoraria al presidente del Brasile, Jair Bolsonaro. Come cittadini e cittadine italiane che da anni lavorano in Brasile a servizio del popolo e della chiesa cattolica brasiliana (siamo missionari e missionarie, Religiosi/e e 'Fidei Donum'), ci sentiamo profondamente amareggiati e sconcertati. Ci chiediamo per quali meriti? Come un uomo che da anni, e continuamente, disonora il suo paese possa ricevere onore in Italia.
Jair Bolsonaro è un presidente che sta massacrando la vita della gente, soprattutto dei più poveri; ha creato una politica anti-Covid (e continua tuttora a fare una politica nagazionista e contro il vaccino) che ha prodotto migliaia di morti, favorisce la distruzione e svende le terre dell’Amazzonia. Come un presidente che collabora con la distruzione della foresta amazzonica puoi ricevere degli onori in una nazione che lotta per la salvaguardia del pianeta? Bolsonaro appoggia espliciti disprezzi e volgari offese all’Episcopato cattolico, rappresentato dalla Conferenza Nazionale (CNBB). Per questo suo modo di agire non può essere riconosciuto come 'cittadino italiano'.
Ci sentiamo profondente offesi e chiediamo la revoca di questa onorificenza. No a Bolsonaro e alla sua politica violenta e genocida!!!! Come coordinazione dei missionari italiani che operano in Brasile, conoscendo da vicino i crimini contestati in patria al presidente della Repubblica Jair Messias Bolsonaro, chiediamo al comune di Anguillara Veneta che non si proceda alla concessione della cittadinanza onoraria".