vandali in strada

Salta in aria l'autovelox di San Martino di Lupari, il Sindaco: "Vera e propria barbarie"

Il dispositivo è esploso nella notte tra sabato 9 e domenica 10 marzo, i cavi elettrici erano stati tagliati

Salta in aria l'autovelox di San Martino di Lupari, il Sindaco: "Vera e propria barbarie"
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Dal flessibile all’esplosivo è un attimo: stavolta l’autovelox preso di mira si trova a San Martino di Lupari, lungo la Postumia in via Castellana, nella frazione di Campagnalta, in cui il limite di velocità è fissato a 70 chilometri orari. L’esplosione è avvenuta nella notte tra sabato 9 e domenica 10 marzo 2024, attorno alle 5 del mattino, e ora è caccia al responsabile.

Pericolo per gli utenti

L’ennesimo atto vandalico, l’ennesima barbarie sulla strada SR53 che collega Castelfranco con Cittadella, molto soggetta al traffico. Poteva succedere il peggio e coinvolgere automobili in transito, ma per fortuna – tranne per l’autovelox in sé – non ci sono state conseguenze.

Da un primo sopralluogo si direbbe che ad abbattere il velox sia stata opera di un esplosivo che ha fatto sparpagliare i pezzi a terra, mentre i cani elettrici sono risultati tranciati.

Ad oggi, la Polizia Locale assieme all’Arma dei Carabinieri stanno indagando sul fatto. si ricorda che meno di due mesi fa, nell’Alta Padovana, l’ormai soprannominato “Fleximan” aveva abbattuto l’autovelox in via Piovego a Villa del Conte, il quale è già stata ripristinato.

Il dissenso del Sindaco

Sono in corso controlli alla videosorveglianza presente in zona per tentare di risalire agli autori dell'atto vandalico. L'autovelox di San Martino di Lupari si trovava in quel preciso punto da nove anni e in passato non è mai stato oggetto di discussioni.

Il Sindaco di San Martino di Lupari, Nivo Fior, si dice sconcertato perché il gesto si avvicina più ad un atto barbarico piuttosto che a una protesta, e non è un problema da minimizzare: a rischio c’è l’incolumità delle persone in una strada regionale in cui in media si calcola il transito di oltre 10mila veicoli al giorno. Lo strumento ha una funzione di deterrenza; è stato posizionato in quel punto dal 2016 e d’allora l’amministrazione si è occupata di mantenerlo attivo. In gioco c’è la sicurezza degli utenti e a fronte di tale atto sarà affiancata un’importante attività di prevenzione sul territorio.

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