Spaccio di droga

"Portami una torta": ma alla fine la banda della Bassa Padovana è stata "intortata" dai Carabinieri

Scattata la misura cautelare del divieto di dimora nella Provincia di Padova, nei confronti di 5 soggetti.

"Portami una torta": ma alla fine la banda della Bassa Padovana è stata "intortata" dai Carabinieri
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Eseguita la misura cautelare del divieto di dimora nella Provincia di Padova, emessa dalla Procura della Repubblica di Rovigo, nei confronti di 5 soggetti.

"Portami una torta": la frase in codice degli spacciatori

I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Este, coadiuvati dai militari delle stazioni competenti per territorio, hanno eseguito la misura cautelare del divieto di dimora nella Provincia di Padova, emessa dalla Procura della Repubblica di Rovigo, nei confronti di 5 soggetti, nella fattispecie, una donna e quattro uomini, tutti di nazionalità moldava e uno marocchina, risultati responsabili del reato di spaccio di sostanze stupefacenti, continuato, in concorso.
Le misura hanno riguardato le seguenti persone, tutte note alle Forze dell'ordine:

  1. C. L., NATA IN MOLDAVIA nel 1973, RESIDENTE AD ESTE (PD)
  2. C. I., NATO IN MOLDAVIA nel 1992, DOMICILIATO a STANGHELLA (PD)
  3. R. D., NATO IN MOLDAVIA nel 1998, DOMICILIATO a BORGO VENETO (PD)
  4. R. G., NATO IN MOLDAVIA nel 1998, DOMICILIATO a BORGO VENETO (PD)
  5. B. Y., NATO IN MAROCCO nel 1982, S.F.D., ma FATTO DOMICILIATO a ESTE (PD), IRREGOLARE IN ITALIA.

Vendevano droga anche ai minorenni

La misura cautelare è stata emessa a conclusione di un’attività investigativa, supportata anche da attività tecnica, finalizzata al contrasto del traffico illecito di stupefacenti, condotta dagli operanti tra giugno e ottobre 2021.

Durante quel periodo è stata ricostruita l’attività di spaccio posta in essere dal gruppo di sodali che, in concorso tra loro, in molteplici occasioni, hanno ceduto sostanza stupefacente a “clienti” della bassa padovana di tutte le età, anche minorenni.

La frase in codice

Le indagini hanno consentito di quantificare parte del volume di stupefacente ceduto agli acquirenti in oltre 800 grammi di cocaina e 1.600 grammi di hashish.

Le cessione si sono concretizzate per la maggior parte nel centro urbano di Este e qualcuna anche a Lozzo Atestino. Per i contatti venivano utilizzate comunicazioni telefoniche utilizzando parole convenzionali quali: “portami una torta”, concordando il prezzo.

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