La madre del femminicida difende il figlio al processo per la morte di Nicoleta Rotaru
Erik e Nicoleta abitavano ancora insieme quando, la mattina del 2 agosto 2023, l'ex moglie è stata ritrovata senza vita sul pavimento del bagno.

Durante l'ultima udienza per l'omicidio di Nicoleta Rotaru, svoltasi mercoledì 18 giugno 2025, la madre di Zorzi ha provato a difendere il figlio in aula. Tuttavia, il pubblico ministero di Padova è riuscito a incalzarla efficacemente nel corso dell’interrogatorio.
L'ex marito di Nicoleta: Erik Zorzi
Il principale sospettato è Erik Zorzi, ex marito della vittima, che è stato etichettato come uomo violento. Ciò anche per via dei vari audio che sono stati riprodotti durante le varie udienze. Di fatto, Nicoleta ha registrato per molto tempo Erik, le sue sfuriate e le sue parole, anche perché temeva per la sua incolumità. Infatti, è stata lei stessa a registrare i suoi ultimi istanti di vita in una registrazione che secondo la gip si sentirebbe l'esatto momento in cui le stringe la cinghia al collo mentre lei è prona sul letto e cerca di dormire.
Inoltre, la vittima aveva confessato alle sue amiche che aveva paura che Erik potesse ucciderla e perciò voleva fare testamento per salvaguardare le figlie. Infatti, non voleva che rimanessero sotto la responsabilità dell'ex marito. Proprio per questo stava cercando di cambiare vita: un nuovo lavoro, un trasloco e una nuova frequentazione.
La notte dell'omicidio
Era il 2 agosto 2023 quando gli addetti al primo intervento sono intervenuti dopo la segnalazione di Erik. Infatti, è stato proprio l'ex marito a raccontare al 118 che era preoccupato per la salute di Nicoleta, visto che dalla sera prima era rimasta in bagno, senza mai uscire. Sono stati proprio i soccorsi a entrare per primi nella stanza dove giaceva il corpo senza vita.
Gli operatori sanitari, sul pavimento del bagno, hanno trovato Nicoleta con una cintura avvolta attorno al collo. Tuttavia, in molti non si sarebbero mai aspettati un gesto estremo da parte sua. Anche i vicini hanno raccontato che era stata assunta a tempo indeterminato e che stava per andare in vacanza con le figlie. Inoltre, l'equipe medica ha voluto sottolineare ai Carabinieri quanto fosse stato semplice entrare: bastava esercitare un po' di pressione sul pannello centrale, come se fosse stato tolto e poi riattaccato.
Le dichiarazioni della madre in tribunale
In tribunale, secondo la madre di Zorzi era lei a essere un cattivo esempio per le bambine. Di fatto, mentre era alla sbarra dei testimoni e veniva interrogata dall'avvocato della difesa, ha affermato che Nicoleta aveva una doppia personalità e che insegnava alle bambine a mentire. In sintesi, da come l'ha descritta, l'ex moglie di Erik era una manipolatrice.
Tuttavia, una volta arrivato il momento del pubblico ministero, sono stati fatti sentire ai presenti gli audio che la vittima stessa aveva registrato durante gli anni in cui aveva vissuto con Zorzi. In alcuni di questi, la si può sentire dire alla madre del principale sospettato che voleva tornare in Moldavia e, in un altro, dare a Erik del pazzo perché non voleva che lei lavorasse poiché geloso del suo nuovo titolare.