A Monselice

Edoardo Zattin morto dopo l'allenamento di boxe, l'allenatore chiede il patteggiamento

La prossima udienza è fissata per il 6 novembre, ma potrebbe subire un rinvio per uno sciopero degli avvocati

Edoardo Zattin morto dopo l'allenamento di boxe, l'allenatore chiede il patteggiamento
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Edoardo Zattin, 18enne di Este, è deceduto nel febbraio 2023 poco dopo una sessione di boxe in una palestra di Monselice. Simone Lazzarin, il suo allenatore, già sanzionato dalla giustizia sportiva, ora è accusato di omicidio colposo e ha richiesto il patteggiamento in sede penale.

Edoardo Zattin, l'allenatore chiede il patteggiamento

Le indagini sulla morte di Edoardo Zattin, il giovane pugile di Este deceduto dopo un allenamento di boxe presso una palestra di Monselice, si concentrano su tre indagati, accusati di omicidio colposo per presunte negligenze.

L’allenatore, Simone Lazzarin, 47 anni, ha chiesto un patteggiamento per una pena sospesa di otto mesi. Luca Lunardi, 36 anni, e Matteo Zenna, 49 anni, rappresentanti legali della palestra, sono accusati con Lazzarin di non aver vigilato adeguatamente e di aver violato i regolamenti della boxe.

Secondo l’accusa, avrebbero permesso a Zattin, non tesserato alla Federazione Pugilistica, di partecipare a una sessione di sparring, contravvenendo alle norme di sicurezza.

La prossima udienza è fissata per il 6 novembre, ma potrebbe subire un rinvio per uno sciopero degli avvocati.

Morto dopo l'allenamento di boxe

Il 22 febbraio 2022, Edoardo, dopo la scuola, si è recato in palestra per allenarsi. Due giorni dopo, è morto in ospedale.

L’autopsia, condotta dal professor Stefano D’Errico, ha confermato una frattura cranica con emorragia subdurale, compatibile con un pugno violento. Sebbene i presenti inizialmente avessero ipotizzato un malore, i medici hanno escluso questa possibilità, attribuendo il decesso al trauma. Le indagini del pm Maria D’Arpa non hanno ancora individuato con certezza chi abbia sferrato il colpo fatale.

L’ambulanza arrivò intorno alle 20:30, meno di dieci minuti dopo la chiamata. I medici dell’Ospedale di Padova tentarono un delicato intervento neurochirurgico per rimuovere l’ematoma cerebrale, ma Edoardo non riprese mai conoscenza e venne dichiarato clinicamente morto il 24 febbraio.

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