a Monselice

Edoardo morto dopo un malore in palestra, l'appello della mamma alla struttura: "Non avete fatto la cosa giusta"

Il giovane pugile era salito sul ring il 22 febbraio 2023 per un allenamento di box quando, a seguito di un presunto colpo alla testa, ha riportato un'emorragia cerebrale fatale

Edoardo morto dopo un malore in palestra, l'appello della mamma alla struttura: "Non avete fatto la cosa giusta"
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La mamma di Edoardo Zattin, il 18enne morto il 24 febbraio 2023 a seguito di un'emorragia cerebrale causata forse da un pugno ricevuto durante un allenamento di box, chiede giustizia alla palestra dove avvenne il tragico evento.

Edoardo Zattin morto per un presunto colpo alla testa

Il giovane pugile si era recato in palestra il 22 febbraio 2023 per allenarsi. Al centro del "ring", nella struttura della società Iron Dojo Team, un allenamento come tanti: con uno sparring partner.

Sceso dal quadrato però, Edoardo si è soffiato il naso crollando immediatamente a terra privo di conoscenza. Immediato l'allarme dei presenti e l'arrivo dei soccorritori.

La situazione del 18enne è apparsa subito disperata. E purtroppo, nonostante un delicato intervento chirurgico, il ragazzo non ce l'ha fatta morendo due giorni dopo.

Emorragia cerebrale dovuta probabilmente a un pugno incassato alla testa, nella zona dell'orecchio: questo l'esito dell'autopsia.

Anche se l'istruttore del giovane, sentito dai Carabinieri, aveva a sua volta smentito tale ricostruzione, sostenendo che non ci sarebbe stato alcun colpo durante l'allenamento.

L'appello di mamma Manuela alla palestra

Manuela, mamma di Edoardo, si è fin da subito battuta per sapere le reali dinamiche di quanto accaduto su quel ring il 22 febbraio 2023 a Monselice.

A quasi un anno dal tragico evento, ha lanciato un appello proprio alla Iron Dojo Team, chiedendo giustizia e soprattutto verità:

lo non vi conosco, non distinguo i vostri volti ma voi sapete chi sono. Voi avete conosciuto Edo anche se per poco tempo e a lui non avete riservato la gentilezza che lui aveva con tutti: non avete fatto la cosa giusta. Non so se avete figli, non so neanche quanti anni avete, se siete maschi o femmine, non vi conosco, ma quel 22 febbraio eravate in palestra. Vi penso e mi chiedo come siete riusciti a dimenticare quello che ancora io non so.

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