a Padova

Dopo il presidio del 9 aprile, studenti padovani pro-Palestina occupano l'aula Ederle dell'Università

Tra le richieste degli alunni appartenenti ai gruppi Spazio Catai e Potere al Popolo quella di discutere una mozione relativa al boicottaggio accademico di Israele

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Studenti padovani pro-Palestina occupano l'aula Ederle dell'Università

Nella giornata di oggi, mercoledì 17 aprile 2024, si è verificata l'interruzione di parte dell'attività didattica e l'occupazione dell'aula Ederle dell'Università di Padova da parte degli studenti di Spazio Catai e Potere al Popolo. Si tratta dell'ultimo atto della protesta dei collettivi studenteschi, che si unisce al presidio indetto sempre da diversi universitari lo scorso 9 aprile 2024 contro gli accordi di cooperazione dell'ateneo padovano con quelli israeliani.

Studenti padovani pro-Palestina occupano l'aula Ederle dell'Università

Alcuni studenti appartenenti ai gruppi "Spazio Catai" e "Potere al Popolo" hanno occupato un'aula dell'Università di Padova, Ederle, per rinnovare la richiesta alla rettrice Daniela Mapelli di discutere una mozione relativa al boicottaggio accademico di Israele.

Aula Carlo Ederle

Nel dettaglio, si punta soprattutto a ottenere l'interruzione dell'intesa fra il Bo e Eni su transizione energetica, trasformazione digitale ed economia circolare, la cui proroga è prevista per il prossimo 27 maggio 2024.

Il videoservizio di Tv7, televisione del nostro gruppo editoriale Netweek:

 

“Eni è tra le aziende – spiega Riccardo Fasano, Spazio Catai-Potere al Popolo - che ha avuto una concessione per esplorare i giacimenti di gas al largo di Gaza e quindi non aspetta altro che lucrare su quello che è la devastazione che Israele ha portato sulla Striscia di Gaza. Noi pensiamo che l'università si debba dissociare da questo tipo di aziende.”

Riccardo Fasano, Spazio Catai-Potere al Popolo

Richiesto un incontro con la rettrice Mapelli

Gli studenti chiedono anche, con forza, un incontro con la rettrice Daniela Mapelli.

“Negli ultimi mesi – prosegue Anna Capretta, Spazio Catai – la rettrice ha sempre evitato le nostre richieste di dialogo e di confronto, che sono arrivate anche per vie formali. La nostra richiesta principale riguarda il boicottaggio accademico, quindi vogliamo che venga discussa la sospensione della partecipazione di un Pd ad accordi con università israeliane che sono direttamente complici da genocidio in corso, perché sostengono l'occupazione della Palestina attraverso non soltanto un impianto ideologico culturale, ma anche attraverso l'elaborazione di tecnologie militari non solo che poi vanno ad alimentare direttamente il regime di occupazione di apartheid israeliano.”

Anna Capretta, Spazio Catai

E' proprio Spazio Catai a rendere note sui social le motivazioni che si celano dietro l'occupazione dell'aula universitaria.

"La nostra è una richiesta di democrazia e trasparenza. Chiediamo un incontro pubblico con la Rettrice e i senatori, come è già stato fatto a Napoli e a Milano, per discutere apertamente degli accordi di Unipd con le università israeliane e con tutte quelle aziende, come Leonardo ed Eni, che contribuiscono attivamente al genocidio e all’oppressione del popolo palestinese."


Il gruppo di studenti ha, inoltre, convocato per domani pomeriggio 18 aprile 2024 alle 17:30 nel cortile di Palazzo Bo un'assemblea pubblica.

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