Carico da 20mila chili di pasta per le Cucine Popolari e l’Opera della Provvidenza
Garantiranno 230 mila pasti caldi a chi si trova nel bisogno.
Un vero e proprio carico di solidarietà.
Arginare la povertà
Il carico di solidarietà è arrivato con qualche minuto di anticipo ieri, lunedì 30 novembre 2020 all’Opera della Provvidenza di Sant’Antonio a Sarmeola di Rubano. Fondazione Campagna Amica e Coldiretti hanno consegnato un intero biblico di pasta, 20 mila chilogrammi in tutto, per consentire alle Cucine Popolari di Padova e all’Opera della Provvidenza di Sant’Antonio di servire oltre 230 mila piatti caldi nei prossimi mesi, in questo periodo di incertezza in cui è sensibilmente aumentato il numero di persone che si trovano in stato di necessità.
I 66 bancali da 300 chili ciascuno contengono vari formati di pasta di grano duro di Filiera Italia, donati da Fondazione Campagna Amica in collaborazione con la tenuta “Bonifiche Ferraresi”. Massimo Bressan, presidente di Coldiretti Padova ha spiegato:
“E’ il nostro contributo a chi ogni giorno è in prima linea per arginare la povertà ulteriori carichi di pasta saranno consegnati anche nelle altre regioni italiane da Fondazione Campagna Amica. Per il Veneto abbiamo scelto le Cucine Popolari di Padova e l’Opsa di Rubano perché, soprattutto in questo periodo di difficoltà e di crisi economica in cui si affacciano nuove povertà e nuovi bisogni, c’è la necessità di garantire tutti i giorni un pasto caldo a centinaia di persone. Già durante il lockdown avevamo lanciato l’iniziativa della spesa sospesa in collaborazione con il Centro Servizi Volontariato di Padova, raccogliendo generi alimentari grazie alla generosità dei clienti dei Mercati di Campagna Amica. Nonostante le difficoltà che anche il settore primario sta a affrontando a causa dell’emergenza sanitaria, gli agricoltori sono pronti a fare la propria parte. Anche la solidarietà va aiutata, da qui la richiesta di Coldiretti alla politica veneta per l’adeguamento della legge regionale n.11 del 2011 per arginare la povertà e il disagio sociale attuando un’equa distribuzione delle eccedenze alimentari”.
Scorte di pasta
Don Marco Cagol, vicario episcopale per i rapporto con le istituzioni ha affermato:
“E’ proprio il caso di dire che questa iniziativa è provvidenziale perché all’Opera della Provvidenza le scorte di pasta stavano giusto per finire. Qui c’è bisogno di circa 80 chili di pasta al giorno e il carico che ci è stato consegnato da Coldiretti ci permette 6-7 mesi di autosufficienza e aiuterà l’intera comunità. E’ un gesto di generosità particolarmente prezioso in questo periodo in cui come Diocesi siamo chiamati ad avere occhi e orecchie per cogliere le povertà che emergono anche fra le fasce della popolazione toccate dalla crisi, dal lavoro che manca, dall’incertezza per il futuro. Ogni giorno raccogliamo richieste di aiuto da parte di persone che hanno perso il lavoro e non sanno come sfamare i figli, piccoli imprenditori che hanno dovuto chiudere, anziani soli che si trovano in difficoltà. Per essere vicini anche alle nuove forme di disagio abbiamo bisogno di gesti di generosità come questo”.
Suor Albina Zandonà aggiunge che alle Cucine Popolari di Padova servono 25 chilogrammi di pasta al giorno:
“I nostri ospiti sono riconoscenti per questo dono che arriva proprio nel momento giusto. Le nostre Cucine non hanno mai chiuso, nemmeno nelle prime settimane di lockdown, perché non potevamo lasciare senza almeno un piatto caldo al giorno le decine di persone che ogni giorno si presentano alla nostra porta. Fra loro c’è anche chi si trova in una momentanea situazione di disagio e che, una volta superate le difficoltà, si ricorda di noi e torna per ringraziarci con qualche gesto concreto o donazione”.
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