Attiviste Ultima Generazione, stop allo sciopero della fame: il Prefetto di Padova accetta l'incontro pubblico
Le due esponenti del movimento contro il cambiamento climatico si erano incatenate davanti alla Prefettura, cominciando uno sciopero della fame per chiedere un confronto pubblico con il Prefetto
Ha fatto breccia lo sciopero della fame messo in atto in questi ultimi due giorni da Ismaela e Fede, due attiviste di Ultima Generazione, movimento contro il cambiamento climatico. Le due ambientaliste si sono incatenate davanti alla Prefettura di Padova per chiedere risposte e garanzie di protezione del diritto alla protesta. Il Prefetto Francesco Messina ha così incontrato le due giovani attiviste, accogliendo la richiesta di organizzare un incontro pubblico per giovedì prossimo, 25 luglio 2024 (in copertina: immagine dal profilo Facebook di Ultima Generazione).
Il Prefetto incontra le attiviste di Ultima Generazione
Nella mattinata di mercoledì, 17 luglio 2024, Fede (17 anni) e Ismaela (26 anni), da mercoledì in sciopero della fame, hanno incontrato privatamente il Prefetto di Padova, dott. Francesco Messina. Grazie a due azioni di disturbo in città, un mailbombing di oltre 2000 email alla prefettura e l’inizio di un sciopero della fame, il Prefetto ha accettato la richiesta di un incontro pubblico giovedì prossimo, 25 luglio 2024.
"Siamo contente di questo esito perché dimostra che una partecipazione politica attiva, come la disobbedienza civile nonviolenta, funziona nell’ottenere passi avanti - ha dichiarato Ismaela al termine del faccia a faccia col Prefetto padovano - Siamo grate alla disponibilità del Prefetto e speriamo che all’incontro della settimana prossima il Prefetto sia disposto a mettersi in discussione perché non siamo solo noi a denunciare il clima repressivo in Italia ma lo è anche Amnesty International. Il fatto che i sequestri siano stati legali, non vuol dire che siano stati giusti. I diritti di cui noi oggi godiamo si sono ottenuti protestando, per questo questa repressione riguarda tutti noi".
Fede e Ismaela sono due dei cinque attivisti di Ultima Generazione che lo scorso 25 aprile erano stati fermati dalla Digos davanti a Palazzo Zabarella con gessetti e uno striscione e che poi, su richiesta della Procura, hanno subito una perquisizione domiciliare.
Proprio per questo motivo, le due ambientaliste si sono lanciate in uno sciopero della fame, incatenandosi davanti alla Prefettura e macchiandosi la bocca di rosso.
"Una repressione inaccettabile".
Giovedì prossimo un dibattito pubblico
Di fronte alla loro protesta, il Prefetto di Padova ha detto sì alla richiesta di Ultima Generazione di partecipare a un dibattito pubblico.
"Io sono stato disponibile, ho anche apprezzato questa esigenza - ha dichiarato il Prefetto Messina ai microfoni della Tgr Veneto - Ho anzi chiesto di tarare specificamente questo incontro su dinamiche che hanno a che fare con la nostra realtà, con Padova".
Il rappresentante della Prefettura, però, ha voluto ribadire che la libertà di manifestare deve restare nei limiti della legge, perché danneggiare o imbrattare beni culturali non può essere tollerato:
"Apprezzo molto l'impegno, in un'epoca in cui i nostri giovani sono carenti da questo punto di vista - ha aggiunto il Prefetto - Bisogna però indirizzare, a mio giudizio, senza essere paternalisti. Bisogna colloquiare per spiegare alcuni meccanismi che forse non sono, essendo molto tecnici, del tutto a conoscenza di questi ragazzi. Quindi un incontro del genere deve anche servire a questo".
L'ultima manifestazione pubblica degli attivisti di Ultima Generazione è andata in scena lo scorso sabato, 13 luglio 2024, in Prato della Valle, in concomitanza con il mercato cittadino. Tre rappresentanti del gruppo contro il cambiamento climatico hanno compiuto un'azione nonviolenta in strada, versando vernice sull'asfalto e ricoprendosi di carbone vegetale.