Olimpiadi Tokyo, anche l'Euganea vola ai Giochi con tre atleti seguiti dalla medicina dello sport dei Colli
Si tratta dell'atleta veronese Elisa Molinarolo e dei due paralimpici padovani Francesco Bettella e Nadia Fario.
L'Euganea vola a Tokyo per le Olimpiadi 2021: tre gli atleti azzurri seguiti dalla medicina dello sport dei Colli.
Olimpiadi Tokyo, anche l'Euganea vola ai Giochi
C’è anche un pezzetto di Ulss 6 Euganea nella delegazione di atleti italiani partiti per Tokyo, Giappone, dove domani, venerdì 23 luglio 2021, prenderanno ufficialmente avvio le gare delle Olimpiadi 2021. Tra i 384 “azzurri” qualificati che daranno battaglia nelle diverse discipline olimpiche troviamo infatti la veronese Elisa Molinarolo, specialista in salto con l’asta che si allena abitualmente allo Stadio Colbacchini e al Palaindoor di Padova, e che per le visite medico-sportive viene seguita regolarmente dall'Ambulatorio di Medicina dello Sport del Complesso Sociosanitario ai Colli, diretto dal dottor Maurizio Schiavon.
Allargando poi lo sguardo agli atleti paralimpici, l’Euganea stacca un biglietto per Tokyo anche grazie ai padovani Francesco Bettella, nuotatore tetraplegico dell’Associazione Sportiva Civitas Vitae Sport-Education, e Nadia Fario, atleta con sclerosi multipla della ASPEA e campionessa in tiro a segno. I due sportivi paralimpici hanno ottenuto l’idoneità agonistica sempre all’Ambulatorio di Medicina dello Sport del Complesso ai Colli, dove sono stati seguiti durante tutta la preparazione pre-olimpica dalla specialista Maria Emanuela Mometto, Stella di Bronzo al Merito Paralimpico, con monitoraggio della composizione corporea – massa magra, massa grassa, idratazione – e dell'alimentazione più bilanciata in funzione del dispendio energetico.
L'adesione al progetto "Lo Sport Paralimpico in...forma"
In coincidenza delle Olimpiadi di Tokyo 2021, poi, l'Azienda sanitaria padovana ha aderito al progetto “Lo Sport Paralimpico in...forma”, lanciato dal Comitato Paralimpico della Regione del Veneto per la promozione dell’attività sportiva proprio nelle persone con disabilità psico-fisica.
“Lo sport è di tutti e per tutti – spiega il dottor Maurizio Schiavon – volano di inclusione e di riscatto sociale, oltre che strumento irrinunciabile per la riabilitazione funzionale, l’educazione all’autonomia e il potenziamento dell’autostima. Nelle persone con disabilità, l’attività fisica moltiplica gli effetti benefici sullo stato di salute, ma anche sul benessere psicologico, la qualità della vita e delle relazioni. Il bello delle Olimpiadi è che ce n’è davvero per tutti i gusti, e per ogni genere di disabilità: dal nuoto all’atletica, dal ciclismo al tennis tavolo, in competizioni individuali o di squadra. Forza ‘Azzurri’, allora. E che vinca lo sport”.