Notte di proteste fuori dallo stabilimento di Valvitalia: bloccato smantellamento dell'impianto
La proprietà dell'azienda padovana, approfittando della fine del turno, aveva inviato i camion per caricare e far portare a Pavia i materiali e prodotti finiti.
Un repentino passaparola ha consentito di radunare, all'esterno dei cancelli della sede di Due Carrare, tutti i dipendenti di Valvitalia, insieme ai delegati sindacali della Fiom Cgil. E' stata una lunga notte di proteste quella appena trascorsa per i lavoratori dell'azienda padovana, la cui proprietà ha reso noto da tempo la volontà di trasferire la produzione nello stabilimento in provincia di Pavia. Verso la fine del turno di ieri, martedì 15 marzo 2022, approfittando della scarsa presenza di operai, i vertici di Valvitalia hanno inviato camion a Due Carrare per caricare e far portare a Rivanazzano (Pavia) materiali e prodotti finiti. Una mossa che è stata subito intercettata e bloccata sul nascere dalla protesta dei lavoratori.
(Copertina da Collettiva.it)
Notte di proteste fuori dallo stabilimento di Valvitalia
E' stata la Fiom Cgil a dare notizia di ciò che stava accadendo all'esterno dei cancelli dello stabilimento di Valvitalia a Due Carrare a partire dal tardo pomeriggio di ieri, martedì 15 marzo 2022. Questa la comunicazione tramite la loro pagina Facebook ufficiale:
"Tutte le lavoratrici e i lavoratori stanno correndo in via Campolongo 97 a Due Carrare per difendere il proprio posto di lavoro e salvaguardare la propria dignità".
Una protesta nata in modo repentino e spontaneo, alla luce di un comportamento considerato scorretto da parte di tutti i dipendenti dell'azienda padovana e dei delegati sindacali della Fiom Cgil. Il presidio statico all'esterno dei cancelli si è protratto fino a notte inoltrata, ed è stato un vero e proprio muro contro muro.
Bloccato lo smantellamento dell'impianto di Due Carrare
Come risaputo da tempo, dallo scorso 22 febbraio 2022 la proprietà di Valvitalia ha confermato la chiusura dello stabilimento di Due Carrare con il conseguente trasferimento di 85 dipendenti nella sede di Rivanazzano, in provincia di Pavia. Una scelta che ha scatenato un'ondata di reazioni contrastanti, soprattutto da parte di tutti i lavoratori dell'azienda padovana.
La proprietà di Valvitalia è rimasta ferma nella sua posizione, arrivando al punto tale di dare il via allo smantellamento dell'impianto di Due Carrare. Nel corso del tardo pomeriggio di ieri, martedì 15 marzo 2022, infatti, approfittando della fine del turno e della presenza di pochi dipendenti in sede la proprietà, ha inviato i camion per caricare e far portare a Rivanazzano, provincia di Pavia, materiali e prodotti finiti.
Una mossa che è stata subito intercettata e bloccata sul nascere dalla protesta dei lavoratori e denunciata in Rete dalla Fiom Cgil che, sulla sua pagina Facebook, ha postato:
"Attenzione, Succede ora! Alla Valvitalia di Due Carrare continuano le scorrettezze dell'azienda!".
IL POST:
Giunti faticosamente ad un'intesa
Come riportato dalla Fiom Cgil di Padova, alle ore 1.05 di questa notte, dopo 5 ore di muro contro muro, si è arrivati faticosamente a un'intesa:
"La trattativa prenderà il via ufficialmente nella giornata di oggi, partendo da un punto fondamentale, il ritiro della procedura di trasferimento collettivo. Un grande successo per i lavoratori e le lavoratrici che uniti e compatti hanno presidiato i cancelli e lo stabilimento per più di 6 ore".
Qui di seguito Michele Iandiorio della Fiom Cgil Padova che sta seguendo la vertenza:
"Abbiamo concluso una discussione durata dal pomeriggio. Una discussione che favorisce l'avvio di una trattativa sul futuro di questi lavoratori e sul futuro del sito di Due Carrare. Domani riprenderemo le trattative con l'azienda per quanto riguarda tutti i temi i campo per i lavoratori su vari aspetti specifici. Oggi di sicuro i lavoratori hanno dato un segnale all'azienda che non ci stanno a farsi dettare loro le condizioni da parte dell'azienda. Allo stesso tempo aspettiamo la convocazione da parte del Mise perché rimaniamo sempre dell'idea che dal punto di vista della soluzione vada affrontata in una maniera complessiva rispetto a tutto quanto il gruppo e la convocazione del Mise può essere fondamentale anche per il destino di Due Carrare. E' stata un'iniziativa importante quella dei lavoratori di oggi. Domani ci attendiamo che l'azienda ritiri la procedura di trasferimento collettivo che ha unilateralmente avviato".
Nel pomeriggio di oggi, mercoledì 16 marzo 2022, ci sarà un nuovo incontro tra delegati e vertici aziendali.