Imasaf Cittadella, prosegue la mobilitazione dei lavoratori: corteo di protesta e incontro col sindaco Pierobon
Oggi, lunedì, serpentone di auto dall'azienda fino allo stadio. A breve il colloquio della delegazione con il primo cittadino.
Prosegue la mobilitazione dei lavoratori Imasaf a Cittadella. Oggi, lunedì, corteo dall'azienda allo stadio e tra poco una delegazione sarà ricevuta dal sindaco Pierobon.
Imasaf Cittadella, prosegue la mobilitazione dei lavoratori: corteo di protesta e incontro col sindaco Pierobon
E' partito stamattina, lunedì 25 luglio 2022, dal piazzale dell'azienda il corteo di protesta dei lavoratori e delle lavoratrici della Imasaf che ha attraversato Cittadella fino ad arrivare allo stadio della città. Fiom e Fim chiedono di poter discutere in un tavolo di trattativa affidabile per poter ripristinare il salario dei lavoratori. Che attraversano questa iniziativa chiedono all'azienda di sedersi a un tavolo di contrattazione per ripristinare i loro salari.
In particolare i lavoratori della Imasaf chiedono il rispetto degli accordi e il salario che gli spetta. La manifestazione dei lavoratori e delle lavoratrici è terminata da poco. Alle 16.30 una delegazione formata da Fiom, Fim e dalla RSU incontrerà il sindaco del Comune di Cittadella, Luca Pierobon, per parlare della situazione dell'azienda. Il segretario generale della Fiom di Padova e della Fiom di Rovigo Loris Scarpa ha parlato ai lavoratori alla fine del corteo.
In sintesi, i sindacati chiedono la convocazione di un nuovo tavolo con la partecipazione delle Istituzioni, visti i comportamenti poco rispettosi dell’azienda e le continue giravolte che hanno portato prima l’azienda ad accettare di discutere ad un tavolo le richieste dei lavoratori, per poi rimangiarsi quasi tutto. Quindi, per quanto riguarda il ripristino della quattordicesima per tutti, l’erogazione di un risarcimento di 1000 euro a lavoratore (visto il non rispetto degli accordi fissati nel 2019 da parte della proprietà) e la messa in pari dell’oltre milione di euro di ammanco nei versamenti dei fondi pensione dei dipendenti, l’azienda si è mostrata disponibile solo a saldare il proprio debito sui fondi pensione, rifiutando ogni trattativa sugli altri temi.
“È inaccettabile per noi che si faccia profitto sulla pelle dei lavoratori, non rispettando gli accordi e svalutando in questo modo il valore della contrattazione. Per questo chiediamo la partecipazione delle Istituzioni, in modo che possano portare un po’ di serietà in questa vertenza così difficile da portare avanti con il dovuto rispetto dei ruoli delle parti e della dignità dei lavoratori da parte dell’azienda.” dichiarano la Fiom Cgil di Padova e la Fim Cisl di Padova e Rovigo.