Polemiche

Figli con due mamme, la Procura di Padova dichiara illegittimi 33 atti di nascita. Giordani: "Sono sereno"

Impugnate le registrazione all’anagrafe di bambini di coppie omogenitoriali dal 2017 ad oggi. Zan: "Decisione crudele e disumana"

Figli con due mamme, la Procura di Padova dichiara illegittimi 33 atti di nascita. Giordani: "Sono sereno"
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Registrazione all’anagrafe di bambini di coppie omogenitoriali: le dichiarazioni del sindaco Sergio Giordani e dell’ assessora Francesca Benciolini  dopo la decisione della Procura di dichiararle illegittime.

Figli con due mamme, la Procura di Padova dichiara illegittimi 33 atti di nascita. Giordani: "Sono sereno"

La notizia emersa ieri, lunedì 19 giugno 2023, è diventata in poche ore un caso nazionale perché tocca un tema altamente sensibile: quello della registrazione dei figli di coppie omogenitoriali. La Procura di Padova ha infatti deciso di dichiarare illegittima la registrazione all’anagrafe di un atto di nascita con due mamme, annullando di fatto tutte quelle fatte dal sindaco di Padova, Sergio Giordani, dal 2017 ad oggi. In totale 33 atti di nascita.

Lo stesso primo cittadino non è però rimasto in silenzio e ha voluto dire la sua:

"Sono sereno e convinto delle scelte fatte. Dal 2017 trascrivo gli atti di nascita delle bambine e dei bambini figli di due mamme. È un atto di responsabilità verso questi piccoli perché non accetto il pensiero che ci siano bambini discriminati fin da subito e appena nascono nei loro fondamentali diritti. Lo abbiamo sempre tempestivamente comunicato alla Procura di Padova dopo ogni atto senza avere mai controdeduzioni. Ci sono momenti nei quali un Sindaco è da solo con la sua coscienza e la costituzione e deve decidere nell’interesse primario di chi ha davanti, per me e ritengo per la Costituzione l’interesse di questi piccoli era quello da mettere al centro. C’è un vuoto legislativo gravissimo rispetto al quale il Parlamento dovrebbe legiferare ma fino ad ora non lo ha fatto, lo hanno chiesto a gran voce molto colleghi Sindaci anche di parti politiche diverse. Quello che dico alle forze politiche è di mettere da parte la battaglia ideologica e pensare solo ai bambini”.

Concetti ripresi anche dall’assessora ai servizi demografici Francesca Benciolini, che sottolinea:

"Sapevamo che nel momento in cui la procura chiedeva gli atti questa sarebbe stata una possibilità. In realtà non quella che avremmo voluto, perché potrebbe portare alla richiesta di rettifica degli atti di nascita già formati, anche per bambini e bambine già grandi. Continuiamo ad auspicare che questo passaggio faccia comprendere l'improrogabile necessità di legiferare nella direzione della protezione dei e delle minori e dei loro diritti. Sappiamo che si tratta, infatti, di diritti molto concreti e di responsabilità che queste mamme si assumono quotidianamente per il bene di questi piccoli. Perché cancellare famiglie che ci sono? È un danno per tutta la nostra comunità".

Ma naturalmente le reazioni non si sono esaurite qui. Tra i primi a commentare la decisione il deputato padovano del Pd, Alessandro Zan:

Di tutt'altro segno invece la reazione del Movimento Pro Vita & Famiglia:

"La motivazione è chiara e inequivocabile. 'Va contro le leggi, e i pronunciamenti della Cassazione, un atto di nascita registrato con due mamme'. E non potrebbe essere altrimenti perché, lo sappiamo, i bambini non possono essere figli di due mamme (così come non possono esserlo di due papà), ma nascono e hanno diritto a vivere, crescere e conoscere una mamma e un papà".

E non è mancato anche il commento della Sinistra Italiana Veneto:

"La decisione della Procura di Padova di impugnare le 33 registrazioni padovane degli atti di nascita di figli di coppie omogenitoriali non può che suscitare in noi grandi preoccupazioni. Il nostro primo pensiero va, innanzitutto, a genitori, bambini/e e a tutta la rete di Famiglie Arcobaleno, che dovranno sopportare anche quest’ennesima, ingiusta, sbagliata prova.  Come sempre noi saremo al loro fianco. La tutela delle famiglie, di tutte le famiglie, della responsabilità genitoriale e dei diritti dei loro figli/e è una priorità assoluta. La destra che specula consenso elettorale sulla pelle delle persone, a partire dai più piccoli e dalle famiglie, è direttamente responsabile di queste decisioni, così dolorose e pesanti".

Infine l'opinione della capogruppo di FI in Consiglio regionale, Elisa Venturini:

"Iniziamo con il dire che, come centro destra, siamo contrari all’utero in affitto, una donna che fa crescere una vita nel proprio corpo non può essere messa addirittura nelle condizioni di vendere quel bambino. Altra cosa è tutelare anche sotto il profilo normativo questi bambini che sono nati e che devono essere tutelati. E’ senza dubbio una questione molto complessa e delicata, che va affrontata senza pregiudizi e mettendo tutte le questioni sul tavolo ma trovando una soluzione anche per non lasciare i sindaci da soli in mezzo al guado.

Una cosa però è certa: questa situazione così complicata è data da un vuoto normativo che non può certo essere imputato al centro destra. Il centro sinistra ha governato per 9 degli ultimi 11 anni e in tutto questo tempo non è mai riuscito a normare queste situazioni. Quindi che adesso ci sia chi si straccia le vesti dopo aver avuto un grande lasso di tempo a disposizione per dirimere la questione senza riuscirci è davvero inopportuno”.

 

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