Il corteo

"Basta femminicidi": Padova scende in piazza per Giulia, per Sara e per tutte le vittime di violenza

In tantissimi hanno partecipato alla manifestazione organizzata dal movimento "Non una di meno" e dal collettivo "Squeert"

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A Padova, in tantissimi ieri, giovedì 29 febbraio 2024, sono scesi in piazza per condannare la violenza contro le donne. Questo atto di protesta è stato innescato dell'ennesimo tragico femminicidio avvenuto a Bovolenta lo scorso martedì 27 febbraio 2024, quando Sara Buratin è stata uccisa dal suo ex compagno, Alberto Pittarello.

Sara Buratin

"Basta femminicidi", Padova scende in piazza nel segno di Giulia e Sara

In una città ancora in lutto per il femminicidio di Giulia Cecchettin, un'altra vittima di femminicidio nelle vicinanze ha reso la rabbia e il dolore ancora più acuti.

Giulia Cecchettin

Purtroppo sono ancora tanti, troppi, gli episodi di violenza contro le donne. Mercoledì 28 febbraio 2024 a Monselice una giovane donna è stata aggredita in stazione dall'ex marito, che non aveva accettato la fine del loro matrimonio e, ancora "innamorato" di lei, la seguiva ovunque contro la sua volont.

Nello stesso giorno a Porto Viro, nel rodigino, un'altra donna è stata vittima dell'ex compagno che, anche in questo caso non accettando la fine della loro relazione, si è presentato in piena notte davanti casa dei genitori e ha tentato di sfondare la porta con una mazza da baseball.

Per dire basta ai femminicidi e alla violenza contro le donne, il movimento "Non una di meno" e il collettivo "Squeert" hanno organizzato una manifestazione in centro a Padova, ieri sera 29 febbraio 2024.

Il presidio a Porta Portello si è presto trasformato in un corteo diretto verso piazza dei Signori. Tante ragazze, ma anche tanti ragazzi, vi hanno partecipato.

Davanti al corteo un grande striscione con su scritto "Basta femminicidi". I manifestanti hanno espresso la loro delusione per le risposte delle istituzioni dopo il tragico evento legato a Giulia Cecchettin, sottolineando che non sono state sufficienti.

"Che vuoto e che rabbia sotto il cielo di questa città. Ma promettiamo a te Giulia, a te e a tutte le vittime di questa violenza di stato che riempiremo questo vuoto. Vi promettiamo che non ci abitueremo a stare senza di voi", ha detto ai microfoni una manifestante.

"BASTA ci vogliamo vive
Sara Buratin è l'ennesima sorella che è stata violentemente uccisa dall'ex compagno a Bovolenta in provincia di Padova.
Il secondo femminicidio in questa settimana, il quindicesimo dall'inizio dell'anno.
Vari politici si stanno esprimendo sull'accaduto..Commenta così Elisa Venturini, capogruppo di Forza Italia in Consiglio Regionale: «Credo che in questo momento sia opportuno lasciare spazio alle preghiere ma anche alla riflessione, perché i femminicidi sono davvero troppi e si verificano anche in contesti solitamente molto tranquilli come la nostra provincia»

Di tempo per pregare e riflettere ce n'è stato.
Di tempo per capire che nessun contesto è libero dal patriarcato ce n'è stato.
Di tempo per ascoltare le voci e le richieste delle donne* ce n'è stato.
Di tempo per capire che le testate giornalistiche non possono e non devono romanticizzare un femminicidio ce n'è stato.
Nulla è stato fatto. Nulla è stato capito".

 

Questo il messaggio in cui hanno descritto le motivazioni della manifestazione. La risposta dei cittadini, dei ragazzi e delle ragazze è stata forte.

 

(Video dal profilo Instagram Squeert Collettivo)

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