Acquisto vaccini anti Covid, Flor: “Abbiamo due proposte, una da 15 e l’altra da 12 milioni di dosi”
Per ora il Veneto ha la disponibilità di 200mila dosi di vaccino Pfizer e 100mila dosi di Astrazeneca fino all’inizio di marzo.
Tutte le dosi disponibili di vaccino anti Covid servono per effettuare i richiami, il direttore generale della Sanità della Regione Veneto, Luciano Flor, ha fatto il punto sulla possibilità di acquisto dei vaccini da parte della Regione.
Acquisto vaccini Covid
Luciano Flor. direttore generale della Sanità della Regione Veneto durante la conferenza stampa del Governatore Luca Zaia di oggi, lunedì 15 febbraio 2021 ha fatto il punta sulla possibilità della Regione del Veneto di poter acquistare i vaccini anti Covid. Flor ha precisato:
“Per ora il Veneto ha la disponibilità di 200mila dosi di vaccino Pfizer e 100mila dosi di Astrazeneca fino all’inizio di marzo. Per ora non si è ancora riusciti a portare a termine la fase 1 che prevede la vaccinazione del personale sanitario proprio per mancanza dei vaccini”.
Flor ha poi specificato:
“Per l’acquisto dei vaccini anti Covid abbiamo inoltrato la richiesta all’Aifa assieme alle proposte e ora stiamo aspettando. Facendo un passo indietro, noi siamo partiti a vaccinare 31 dicembre 2020, fino al 20 gennaio 2021 abbiamo continuato vaccinare casi nuovi, dal 21 febbraio ci siamo accorti che era ora di fare i richiami. La questione è che avevamo vaccini solo per fare il richiamo, visto che per 20 giorni non vaccinavamo più nessun nuovo caso, per questo diciamo che abbiamo pochi vaccini, continuano a venire fuori fasce di età particolari e a rischio, pazienti fragili da vaccinare e noi non abbiamo vaccini aggiuntivi. E’ un dato di fatto, in questo periodo verso fine gennaio iniziano ad arrivare delle informazioni di disponibilità di fornitura del vaccino, sembra che ci siano vaccini disponibili. Quindi, prima di fare qualsiasi cosa, il 3 febbraio 2021 ci siamo chiesti: possiamo occuparci di questa cosa? A chi ci scriveva, qualcuno era poco verificabile, qualcuna verificabile. A queste abbiamo scritto, abbiamo chiesto se è tutto vero, quanti vaccini hanno, di che marca, in che tempi li possono fornire, quanto costano”.
Un’azione immorale?
Non sono di certo mancate le critiche verso la Regione per essersi interessata all’acquisto dei vaccini e Flor, a tal proposito ha spiegato:
“Questa è l’azione ‘immorale’, com’è stata definita, che abbiamo fatto fino ad ora, più in là non siamo andati. Il grave comportamento immorale è chiedere la situazione della disponibilità di vaccini a chi ci ha scritto. Noi abbiamo solo chiesto ‘facci vedere che cosa hai’. Due di questi enti sono quelli da cui abbiamo comperato le mascherine quando non ce n’erano, quando in primavera non si trovavano mascherine e ventilatori”.
La risposta di Aifa
Flor ha puntualizzato:
“Da venerdì a oggi abbiamo Aifa che riconosce la carenza di dosi di vaccino, di fatto quindi ricorre il presupposto per acquistare le dosi ma stante la normativa intervenuta a livello internazionale ed europeo la valutazione di quanto chiesto, che è l’autorizzazione a negoziare, ci è stato detto da Aifa che dev’essere indirizzata alla struttura commissariale del Governo. Ci sono arrivate due proposte dalle persone cui abbiamo scritto, una dice che ha 15milioni di vaccini e l’altra 12 milioni di vaccini disponibili. Noi non possiamo andare avanti di un millimetro perché si tratterebbe di negoziare, noi siamo andati a vedere ma non possiamo fare nulla. Abbiamo chiesto ad Aifa che ci ha indirizzato alla struttura commissariale del Governo a cui scriveremo dicendo a che punto siamo e informandolo di cosa abbiamo trovato. E’ questo il comportamento gravemente immorale? Sono orgoglioso di averlo perché l’alternativa è fare nulla. La nostra grande colpa è di aver reso pubblico quello che stiamo facendo, ma io da nascondere non ho niente. Servirebbe più serietà”.