Domani i funerali di Chiara Jaconis. Da Napoli a Padova, più di 300 persone alla fiaccolata per ricordarla
La salma della giovane, deceduta dopo il tragico incidente ai Quartieri Spagnoli, è tornata a casa. La sorella Roberta: "Senza di lei sarà durissima"
In centinaia a Padova hanno partecipato domenica 22 settembre 2024 alla fiaccolata in ricordo di Chiara Jaconis, la 30enne padovana morta in vacanza a Napoli colpita fatalmente alla testa da una statua caduta da un balcone.
Da Napoli a Padova, una fiaccolata per ricordare Chiara
Ieri sera le strade di Padova sono state illuminate da una fiaccolata silenziosa in memoria di Chiara Jaconis, tragicamente scomparsa a Napoli lo scorso 15 settembre. Un "rientro a casa" che ha saputo accogliere a braccia aperte il papà Gianfranco, la mamma Cristina, la sorella Roberta e il fidanzato Livio, dopo un primo caloroso corteo organizzato nel Napoletano.
Circa 300 persone hanno partecipato all'evento, portando candele e palloncini bianchi. Il corteo è partito da Prato della Valle e ha raggiunto il Bo, con una grande foto di Chiara ad aprire la marcia.
Ad aprire la manifestazione, un quadretto con una gigantografia della giovane.
"Tutti voi siete di conforto, non so come ringraziare sia gli amici che le persone che non conosco e che hanno voluto partecipare" - ha detto il papà Gianfranco, ringraziando più volte tutti i presenti.
"L'ultimo ricordo che ho è di lei felice a Napoli. Oggi vedendo quello che sta accadendo rimarrebbe a bocca aperta" - ha aggiunto la sorella Roberta.
Domani, 24 settembre, i funerali
Il feretro di Chiara, originaria di Padova ma residente a Parigi, è arrivato da Napoli venerdì pomeriggio.
L'ultimo saluto alla giovane padovana, ormai "figlia acquisita" anche dai napoletani, avverrà martedì 24 settembre 2024 alla Basilica di Santa Giustina.
Si prevede una grande partecipazione pubblica. La cerimonia sarà accompagnata da due brani: “Fiore di Maggio” di Fabio Concato e una composizione dell’avvocato napoletano Sergio Pisani.
La famiglia dispensa dai fiori, a favore di offerte per per il Canile – Rifugio di Rubano.
Il momento dell'incidente
Chiara si trovava in vacanza con il fidanzato, Livio Rousseau, per festeggiare il suo 31esimo compleanno. Una vacanza tranquilla, che purtroppo si è trasformata in tragedia. Nel pomeriggio di domenica 15 settembre, un diffusore per ambienti è caduto da una delle balconate della via, colpendo Chiara alla testa.
La ragazza ha perso immediatamente conoscenza. All'arrivo dei soccorsi, è stata intubata e trasportata d’urgenza all’ospedale Vecchio Pellegrini. Data la gravità della situazione, per una grave emorragia subaracnoidea e un esteso edema cerebrale, la 30enne è stata trasferita all’Ospedale del Mare, per un delicato intervento neurochirurgico. Dopo un paio di giorni, è poi spirata.
Proseguono le indagini
Nel frattempo, le autorità hanno identificato l'abitazione da cui è precipitata la statuetta, un pesante diffusore per ambienti a forma di statuetta d'onice, e hanno ricostruito l’incidente. Secondo le indagini, a far cadere l’oggetto sarebbero stati dei bambini che lo avrebbero accidentalmente lasciato cadere nel vuoto. Dopo la morte di Chiara, l’ipotesi di reato è passata da lesioni colpose a omicidio colposo.
Nel mirino degli indagati, i genitori dei due bambini che, tuttavia, continuano a negare qualsiasi tipo di coinvolgimento nella tragica vicenda.
"Quella statua in casa non c'era".
Una svolta alle indagini potrebbe arrivare dalle parole della colf che presta servizio all’interno dell’abitazione indicata dalla Procura.
Quest'ultima verrebbe sentita come persona informata dei fatti: a riguardo non può mentire, né può avvalersi della facoltà di non rispondere. Dalle sue parole si potrebbe avere un quadro più chiaro sia sull’oggetto, sia riguardo l’uso del balcone dal quale sarebbe stata lanciato o lasciata cadere.