Zaia pensa a una nuova ordinanza per i trasporti: “Mascherina obbligatoria, distanziamento da rivedere”
Il Governatore pensa a una sorta di deroga nel caso dei conviventi, congiunti, studenti e lavoratori.
I timori di non riuscire a garantire il trasporto a tutti.
Necessità di una nuova ordinanza?
Nella conferenza stampa di oggi, lunedì 10 agosto 2020, il presidente della Regione Veneto è tornato a parlare della tematica sul trasporto pubblico locale. Zaia ha spiegato:
“Ho parlato a lungo stamattina sul tema trasporti con i ministri Boccia e Speranza, l’attuale dpcm prevede delle misure ma noi cercheremo di capire entro un giorno, se ci sono delle misure che possiamo interpretare. A oggi per me resta tutto così com’è però stiamo pensando che possa esserci la necessità di un’ordinanza che porti la mia firma. Stiamo dialogando in maniera costruttiva per fare un ragionamento su una nuova ordinanza che preveda una sorta di deroga nel caso dei conviventi e congiunti. Ricordo la mia contestazione di due lavoratori che in azienda lavorano fianco a fianco mentre in pullman devono separarsi”.
Timori con l’inizio della scuola
Il Governatore pensa anche alla ripresa delle scuole e spiega:
“Io sto pensando al 14 settembre, con la riapertura delle scuole, con i numeri attuali, di certo non è possibile dare un servizio certo a pendolari e nemmeno agli studenti. Ci si ritroverà con dei bambini e ragazzi che non riescono a salire sul bus perché si è raggiunta la capienza massima. E’ vero che gli assembramenti sono sconsigliati però il rischio zero c’è solo se stiamo tutti chiusi in casa, ma il lockdown non è assolutamente sostenibile”.
Una deroga a colleghi e pendolari abituali
Luca Zaia sta pensando di introdurre una novità:
“E’ risaputo che quella dei pendolari è una vera e propria comunità, sono persone che ogni giorno trascorrono del tempo sul treno e sull’autobus e il 50% massimo 60% delle persone che usano questi mezzi sono degli abitudinari. Si creano da sempre delle routine dove tutte le mattine determinate persone si trovano sullo stesso mezzo di trasporto per andare a scuola, al lavoro, poi tornano a casa. Ebbene si creano amicizie, a volte ci si dà appuntamento sui mezzi di trasporto per condividere il viaggio e conoscersi. Ho chiesto che venga valutata la possibilità di poter dichiarare che due determinate persone, per esempio, sono colleghi e quindi possono sedersi accanto, sempre tenendo la mascherina intorno, perché è ridicolo che in fabbrica, pensate alla catena di montaggio, possono stare uno accanto all’altro ma sull’autobus devono stare distanziati. Sto pensando a una nuova ordinanza che possa permettere di ridurre i distanziamenti per coloro che condividono già del tempo insieme, sempre con l’uso della mascherina”.