Bolsonaro a Padova, scontri e idranti sugli antagonisti: un fermato dalla Digos
Al momento è in corso un attento studio dei filmati per individuare ed identificare i responsabili degli scontri.
Sit-in, proteste e scontri ieri tra Padova e Anguillara Veneta per la visita di Bolsonaro: un fermato dalla Digos.
Bolsonaro a Padova, scontri e idranti sugli antagonisti
Erano attesi e, puntualmente, si sono verificati. Scontri nel pomeriggio di ieri, lunedì 1 novembre 2021, a Padova tra antagonisti e Polizia per la visita del presidente del Brasile, con tanto di cittadinanza onoraria ad Anguillare Veneta, Jair Bolsonaro.
- Anguillara Vêneta - Itália (01/11/2021) pic.twitter.com/e8aXpD1aIz
— Jair M. Bolsonaro (@jairbolsonaro) November 1, 2021
Appartenenti ai centri sociali della città e del Veneto, non rispettando infatti il preavviso di manifestazione statica inoltrato alla Questura di Padova, si sono mossi contro lo schieramento delle forze di polizia posto a tutela della Basilica di Sant’Antonio, all’evidente scopo di impedire l'annunciata visita dello stesso Bolsonaro.
- Basílica de Santo António / Pádua (01/11/2021) pic.twitter.com/J9alKbuApe
— Jair M. Bolsonaro (@jairbolsonaro) November 1, 2021
"È stato, pertanto, necessario un intervento coattivo di discioglimento, anche mediante l’uso dell’idrante della Polizia di Stato ed il contributo delle unità cinofile - riferisce la Questura patavina - Una persona è stata fermata e la sua posizione è al vaglio della Digos. Al momento è in corso un attento studio dei filmati per individuare ed identificare i responsabili degli scontri".
LEGGI ANCHE:
Blitz vandalico ad Anguillara, imbrattata la sede del Comune: "Fora Bolsonaro"
Zanoni (Pd): "Doveroso essere qui"
Tra le varie reazioni alla giornata del presidente del Brasile a Padova e provincia, quella del Pd Veneto:
“Era doveroso essere qui per manifestare il dissenso contro la cittadinanza onoraria a Bolsonaro, una decisione che dovrebbe riempire di vergogna tutti i veneti”. A dirlo è il consigliere regionale del Partito Democratico Andrea Zanoni, ieri mattina ad Anguillara Veneta per protestare contro l’onorificenza concessa dal Comune al presidente brasiliano, un sit in a cui hanno partecipato circa 200 persone.
“Una scelta incomprensibile sotto ogni punto di vista e che arriva a pochi giorni di distanza dall’accusa di crimini contro l’umanità e altri nove reati; la sua scellerata gestione della pandemia ha provocato oltre 600mila morti in tutto il Paese. Ma non solo: le politiche di Bolsonaro sono una sciagura per il pianeta: ha steso il tappeto rosso alle multinazionali che stanno devastando l’Amazzonia e smantellato i controlli ambientali, oltre a massacrare gli Indios. E in più è un razzista, omofobo e misogino”.
IL VIDEO DI SKY
“Insomma - ribadisce Zanoni - non c’è niente per cui essere orgogliosi di Bolsonaro, come rivendicavano con tanto di striscione alcuni colleghi leghisti a Palazzo Ferro Fini, ma c’è solo da provare vergogna. Il Veneto è una delle Regioni che ha subito i maggiori danni come conseguenza dei cambiamenti climatici, proprio in questi giorni ricorre il terzo anniversario della tempesta Vaia. Gli amministratori di Anguillara non hanno figli o nipoti, non pensano alle future generazioni e al mondo che gli lasceranno? Le politiche di Bolsonaro sono pericolose non solo per il Brasile ma per tutto il mondo, perché l’Amazzonia è il polmone del pianeta. L’unica ‘consolazione’ - conclude - è che per ricevere la delegazione brasiliana non saranno spesi soldi dei cittadini, visto il dietrofront del sindaco che ha ritirato la delibera di spesa. Almeno non si è aggiunta vergogna a vergogna”.