“Lu Santo Jullare Francesco” di Dario Fo e Franca Rame arriva a San Giorgio delle Pertiche interpretato da Mario Pirovano
In programma venerdì 13 dicembre 2024 alle 21, rappresenta un omaggio alla figura di San Francesco d’Assisi, con un approccio provocatorio, ironico e profondamente umano
Una serata di grande teatro attende il pubblico del Cinema Teatro Giardino di San Giorgio delle Pertiche, dove andrà in scena Lu Santo Jullare Francesco, celebre opera di Dario Fo e Franca Rame, interpretata dall’attore Mario Pirovano.
Un omaggio a San Francesco
Lo spettacolo, in programma venerdì, 13 dicembre 2024, alle 21, rappresenta un omaggio alla figura di San Francesco d’Assisi, con un approccio provocatorio, ironico e profondamente umano.
"Per me - spiega Mario Pirovano - è una tappa molto importante. Poter proporre un testo così suggestivo ha un grande significato. Sarà emozionante ripercorre episodi della vita di questo Santo in una provincia che ha una grande tradizione culturale. Mi auguro con tutto il cuore che lo spirito di San Francesco d'Assisi possa ispirare chi ha il potere di fermare le guerre e portare la pace in questo nostro mondo".
L’attore, profondo conoscitore del repertorio di Fo e Rame, sottolinea il legame storico tra la figura di San Francesco e il territorio padovano:
"Mi piace infatti ricordare - aggiunge Pirovano - che nel 1227, l’anno dopo la morte di San Francesco (1226), i frati minori francescani si stabilirono a Padova che, ben presto, divenne un importante centro per la diffusione del messaggio francescano. La spiritualità francescana, basata sulla povertà, l'umiltà e l'amore per tutte le creature, trovò terreno fertile a Padova e provincia. E, infatti, Sant'Antonio, uno dei più celebri seguaci di San Francesco, contribuì a rafforzare questo legame attraverso la sua predicazione e il suo esempio".
Un monologo di forte impatto emotivo
L’opera è un monologo in cui si intrecciano storia e tradizione popolare, dando vita a una serie di personaggi dell’Italia medievale: dai Papi ai contadini, dai soldati ai monaci. Grazie a una minuziosa ricerca su leggende popolari e testi canonici, Dario Fo ha offerto una visione non agiografica di San Francesco, evidenziandone il carattere coerente e provocatorio.
Tra gli episodi raccontati spiccano la predica agli uccelli, l’incontro con il Lupo di Gubbio e la "Concione di Bologna sulla Pace e la Guerra", una scena di straordinaria attualità. Quest’ultima, riscoperta dopo due anni di ricerche, narra di Francesco che, con una provocazione tipica dei giullari, condanna la pace per esaltare la guerra, spingendo il popolo a invocare la fine del conflitto.
Lo spettacolo si chiude con un toccante racconto degli ultimi giorni del Santo, segnati dalla malattia e dall’emarginazione, ma anche dalla forza d’animo di chi ha vissuto per la pace e l’amore universale.
In sintesi, Lu Santo Jullare Francesco affronta temi eterni: la pace e la guerra, l’amore per la natura, la fratellanza, il dolore e la gioia, la ricchezza e l’umiltà. Temi universali che restano rilevanti ieri come oggi, in uno spettacolo che emoziona, diverte e provoca.