Festeggiamenti

Ristoranti da "tutto esaurito" per il cenone di fine anno, ma a tavola non si "tira" fino all'alba

Filippo Segato, segretario dell’Associazione Provinciale Pubblici Esercizi: "Saranno circa 700 le attività di ristorazione che rimarranno aperte nella notte più lunga dell’anno, durante la quale i festeggiamenti faranno il paio con la buona cucina".

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Il costo dell'intrattenimento scoraggia i ristoratori e dalle discoteche sale la protesta: " la concorrenza  degli eventi in piazza fanno entrare i giovani nelle sale da ballo solo dopo mezzanotte"

Ristoranti da "tutto esaurito" per il cenone di fine anno, ma a tavola non si "tira" fino all'alba

 

Ripartenza dopo due anni di stop dovuto alla pandemia: per la serata del 31 dicembre, ristoranti e trattorie di Padova e provincia si avviano a registrare il “quasi tutto esaurito”, nel segno della continuità con il giorno di Natale, che ha visto i locali lavorare in modo molto soddisfacente.

Numeri in crescita, ma la nuova tendenza è il "meno impegnativo"  menù alla carta anche per le feste

 

Numeri in crescita rispetto all’anno scorso, quando l’accesso ai pubblici esercizi era consentito solo in presenza di Green Pass rafforzato e le discoteche erano invece chiuse per decreto.
Secondo l’analisi di FIPE, Federazione Italiana Pubblici Esercizi, in media si spenderanno tra i 92 e i 115 euro, a seconda che ci si limiti al solo cenone oppure a cenone più veglione.
"A Padova – dichiara Segato – a parte qualche evento particolare, i prezzi sono in linea o leggermente inferiori rispetto alle medie nazionali e, comunque, comunque, stiamo registrando sempre più locali che propongono il meno impegnativo menù alla carta".

Costi dell'intrattenimento scoraggiano eventi che durano tutta la notte

Spazio al cenone, al brindisi finale e all’intrattenimento di tipo “soft”, magari con musica di sottofondo in luogo della classica orchestra, per 9 locali su dieci. Solo il 10% dei locali prevede intrattenimento e ballo fino a notte inoltrata, magari per poi concludere con le brioche del mattino, a salutare la prima alba dell’anno.
"I costi legati all’intrattenimento – sottolinea il Segretario APPE – scoraggiano molti esercenti dall’organizzare eventi che durino tutta la notte: oltre ai compensi degli artisti, ci sono i “diritti” SIAE, ma anche le maggiori spese legate al personale dipendente, al riscaldamento dei locali e tutti gli oneri accessori collegati al prolungamento dell’orario di apertura delle attività».

Le discoteche: "Ci lasciamo alle spalle tre anni terribili, ma c'è la concorrenza dei concerti ed eventi delle piazze"

C’è poi il tema delle discoteche, che attendono dal 2019 di poter tornare a celebrare il nuovo anno con musica e ballo. "Vogliamo – dichiara Andrea Cavinato, Presidente SILB Padova, Sindacato Italiano Locali da Ballo e intrattenimento – lasciarci alle spalle 3 anni terribili e festeggiare il ritorno alla normalità, anche se purtroppo molti colleghi, a Padova e non solo, hanno chiuso per sempre le porte delle loro attività. C’è poi da registrare la “concorrenza” derivante dai concerti ed eventi di piazza, che portano i giovani a entrare nelle sale da ballo solo dopo la mezzanotte".
I numeri:
• Sono circa 50.000 i padovani che hanno scelto di passare in un pubblico esercizio la notte di Capodanno
• Sono circa 700, sui 1.400 operanti in Padova e provincia, le attività di ristorazione aperte la sera del 31 dicembre
• È di 85 euro il prezzo medio per il menù della serata. Sale a 110 euro in caso venga organizzato anche il “veglione”, con musica, ballo e intrattenimento fino a notte fonda
• Sono circa il 30% (quindi poco più di 200) i locali che propongono il menù alla carta, con conclusione della serata poco dopo la mezzanotte

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