Cosa fare a Padova e provincia nel weekend: gli eventi di sabato 22 e domenica 23 gennaio 2022
Ecco una selezione di appuntamenti imperdibili per il fine settimana in arrivo.
Gli appuntamenti imperdibili per il fine settimana in arrivo a Padova e provincia. Ecco i nostri consigli per sabato 22 e domenica 23 gennaio 2022.
Cosa fare a Padova e provincia nel weekend
PADOVA. A Padova mostra personale “Tra Sacro e Visionario” – opere dell’artista padovana Claudia Nicchio
- Sabato 22 e domenica 23 gennaio
Prosegue a Padova fino al 14 febbraio la mostra “Tra Sacro e Visionario – Opere di Claudia Nicchio”. La rassegna artistica, organizzata da EventidAmare, in collaborazione con la Banca Carige, presenta numerose opere di soggetto sacro e visionario in un originale e virtuoso connubio in grado di spaziare dall’Arte Rinascimentale al Surrealismo. Si tratta di lavori di rilevante qualità in cui l’indubbia abilità tecnica si unisce alla fantasia e alla potenza immaginifica dei dipinti visionari. L’evento è stato inaugurato e presentato lunedì 6 dicembre 2021, presso la Sala Convegni della Camera di Commercio di Padova, dallo storico e critico d’arte Daniele Grosso Ferrando.
L’esposizione, inserita all’interno della Banca Carige di Via Matteotti 5, terminerà il 14 febbraio 2022, con ingresso gratuito e catalogo delle opere in omaggio (Erga Edizioni). Organizzata da Pietro Bellantone di EventidAmare, la mostra è patrocinata dalla Regione del Veneto, dalla Provincia, dal Comune e dalla Camera di Commercio di Padova. “Tra Sacro e Visionario” era stata inaugurata, in presenza dell’artista Claudia Nicchio, del presidente di EventidAmare Pietro Bellantone, dell’assessore comunale alla Cultura Andrea Colasio, del critico d’arte, curatore della mostra, Daniele Grosso Ferrando e Alfredo Majo, Responsabile della Comunicazione di Banca Carige. La mostra, qui a Padova, evidenzia l’organizzatore Pietro Bellantone, è sostanzialmente la riproposizione, di alcune delle splendide opere religiose, dell’eclettica artista patavina Claudia Nicchio, già esposte, con un ottimo successo di pubblico e di critica, nello scorso mese di maggio, all’interno del suggestivo Complesso Monumentale genovese del Convento di Sant’Anna.
«L’impegno e la passione dell’artista padovana Claudia Nicchio – aggiunge Fabio Bui, Presidente della Provincia di Padova – ci regala opere emozionanti e ricche di spunti di riflessione in una mostra personale che lascia il segno. Viviamo nell’epoca delle immagini digitali e della comunicazione virtuale, ma tornare a osservare e sognare con dipinti e icone, significa ritrovare l’essenza di ciò che siamo!». Osserva Sergio Giordani, Sindaco del Comune di Padova: «È un grande piacere per la città ospitare nel prestigioso spazio di Banca Carige, la mostra personale di Claudia Nicchio, giovane artista padovana che ha focalizzato su di sé l’attenzione della critica e del pubblico per l’originalità e la bellezza delle sue opere. Di particolare interesse la sua scelta, abbastanza inconsueta in questi anni, di dedicarsi a soggetti sacri e alle antiche tecniche di pittura anche ad affresco, che padroneggia con maestria e ripropone in immagini affascinanti e per nulla scontate».
Daniele Grosso Ferrando, curatore dell’esposizione, conclude: «Claudia Nicchio è un’artista poliedrica in grado di spaziare dalla realtà visionaria delle opere surrealiste alla profondità mistica dei dipinti religiosi. Nel primo caso, i suoi lavori esplorano il mondo dell’inconscio, rendendo visibile ciò che è invisibile e trasformando l’ordinario in straordinario. Nel secondo caso, i soggetti sacri sono interpretati da Claudia con profondo rispetto della tradizione, non solo nei soggetti, ma anche nella tecnica, che riprende metodi antichi, come la tempera all’uovo o l’affresco».
PADOVA. Mostra fotografica di Luca Zampini
- Sabato 22 e domenica 23 gennaio
Dal 16 dicembre 2021 al 23 gennaio 2022, presso la Gran Guardia (piazza dei Signori | angolo con via Monte di Pietà, Padova) sarà allestita la mostra fotografica "Padova particolare" di Massimo Norbiato.
Padova il passato ricco di arte e di cultura convive con la modernità, generosa di fermenti non sempre positivi.
Non vedute ampie, ma inquadrature strette e i dettagli rappresentano, evidenziandola, la “particolarità” della città; questo guardare insolito, di scorcio, mira alla “riattivazione dei circuiti dell’attenzione fatti saltare dalla velocità dell'esterno” e a “ricercare una fotografia che sia anche un metodo per organizzare lo sguardo” (Luigi Ghirri).
In questa ottica, le fotografie vanno lette secondo il criterio dell'interessante, non quello del bello, nella convinzione che “ciò che rende interessante qualcosa è che lo si può vedere come somigliante o analogo a qualcos'altro” (Susan Sontag).
Le due chiavi di lettura della mostra spiegano la scelta di confrontare “particolari” del passato e del presente, per cogliere all'istante gli elementi di continuità e, viceversa, di interruzione nella storia della città. Il formato quadrato costringe l'osservatore a focalizzare lo sguardo sul soggetto permettendogli di cogliere il messaggio con immediatezza. Il modo personale di dare a vedere, la cura della composizione e la stampa professionale vestono il messaggio della forma autoriale.
Massimo Norbiato (Padova, 1951) comincia a fotografare giovanissimo percorrendo tutte le tappe della tecnica analogica, fino allo sviluppo e alla stampa in proprio in camera oscura. Dal 2007 fotografa in digitale.
Dal 2010 collabora con il Fotoclub Padova per la promozione della fotografia come strumento espressivo e culturale tenendo lezioni e corsi (“La fotografia” e “Fotografia e verità” presso la Scuola Media “Don Lorenzo Milani” di Vigonza; Corsi base di fotografia presso la sede del Fotoclub Padova).
Ha all’attivo due mostre personali (“I colori del Veneto” presso la Galleria al Montirone di Abano ed il Caffè Pedrocci di Padova) e diverse collettive (“Europeade”; “Bassano Fotografia”; “Padova Photo-Graphia TIME LINE”; “photo open up DIALOGHI E CONFLITTI”).
Non ama i concorsi fotografici, pur riconoscendone le valenze positive e nonostante alcuni successi (1° classificato a “Padova fiorisce 2011”; 2° classificato “Maratona fotografica di Padova 2017) pensa, come Béla Bartók, che “Competitions are for horses, not artists”. Considera le proprie fotografie non opere d’arte, ma parole con le quali costruire un discorso, illustrare un’idea, stimolare una riflessione.
Sue fotografie compaiono in diverse pubblicazioni a stampa (“Padova dell’arte… l’anima” libro per il cinquantenario del Fotoclub Padova; “Il realismo della luce”, “Percezioni”, “La trasparenza dell’ombra” libri di poesie di Giovanni Sato).
La passione per la fotografia porta ad approfondirne lo studio e, oggi, a farne oggetto di conferenze (“Passione fotografia”, “Pittura e Fotografia arti a confronto”, “Storia della bruttezza” a Palazzo Zacco; “Fotografia contemporanea” al Fotoclub Padova).
Informazioni:
Orario: 9:30 – 12:30 | 15 – 18
dal martedì alla domenica, chiuso i lunedì non festivi, il 24/12 e 31/12 pomeriggio, Natale, Santo Stefano, 1 gennaio 2022; ingresso libero.
Settore Cultura, Turismo, Musei e Biblioteche
U.O.C. Mostre, Manifestazioni e Spettacoli
cultura@comune.padova.it
PADOVA. Ghost il musical
- Sabato 22 gennaio
Questa fine settimana va in scena Ghost, il musical, sabato 22 gennaio 2022, al Gran Teatro Geox di Padova. Inizio ore 21.30. Biglietti disponibili su Ticketmaster, Ticketone e prevendite abituali.
Tratto da Ghost, il cult movie della Paramount Pictures che dagli anni ‘90 ha commosso generazioni di spettatori, Ghost Il Musical, adattato per il teatro dallo sceneggiatore originale Bruce Joel Rubin, con la regia di Federico Bellone e la regia associata di Chiara Vecchi.
La trama: le vite di Sam (Mirko Ranù), bancario di New York, e Molly (Giulia Sol), giovane artista, vengono sconvolte dall’omicidio di lui. Sam si ritrova ben presto fantasma e per manifestarsi a Molly si serve della truffaldina medium Oda Mae (Gloria Enchill). I due cercano di convincere Molly dell’esistenza di una vita ultraterrena e insieme riescono a smascherare il mandante dell’omicidio di Sam: l’avido Carl (Giuseppe Verzicco). Un cast eccezionale capitanato da Giulia Sol, artista di punta di Tale e Quale Show, il varietà televisivo di Rai Uno.
La regia e la scenografia sono di Federico Bellone firma internazionale che ha contribuito al trionfo in Italia di grandi musical: Mary Poppins, Fame, West Side Story, The Bodyguard- Guardia del corpo, Dirty Dancing, Newsies, A qualcuno piace caldo.
PADOVA. Mahler Celan Pärt per la Giornata della Memoria: evento tra musica e poesia con OPV e Daniele Nigris
- Domenica 23 gennaio
In occasione della Giornata della Memoria, domenica 23 gennaio 2022 alle ore 11.00 presso l’Auditorium Pollini di Padova si terrà una particolare riflessione tra musica e parole dal titolo Mahler Celan Pärt, ispirata da una fotografia del 1932 scattata da Rachel Posner, moglie del rabbino di Kiel Akiva Posner, ritraente la lampada di Hanukkah di famiglia appoggiata sul davanzale di una finestra di casa prospiciente un edificio decorato con la bandiera nazista.
Organizzato dal Comune di Padova, in collaborazione con l'Orchestra di Padova e del Veneto e con il patrocinio della Comunità Ebraica di Padova, l’evento accoglie alcune poesie del grande poeta ebreo di origine rumena, e di lingua tedesca, Paul Celan, selezionate e interpretate da Daniele Nigris, che curerà anche la regia.
«Quello portato sul palcoscenico dalla nostra OPV con Daniele Nigris è uno spettacolo di particolare intensità e forza evocativa – dichiara l’Assessore alla Cultura del Comune di Padova Andrea Colasio. La sensazione di straniamento e solitudine che le parole delle poesie di Celan evocano si accompagna molto bene alla profonda intensità della musica di Mahler e di Arvo Pärt. Un’alternanza di musica e parole che è essa stessa riflessione in occasione della Giornata della Memoria su una delle pagine più buie della storia europea e che nel contempo trasmette a pieno i sentimenti che ancora oggi attraversano l’anima di donne e uomini ebrei. Assieme a OPV e a Daniele Nigris, ringrazio per questa straordinaria opportunità di pensiero la Comunità Ebraica di Padova, con la quale il Comune ha i piacere di collaborare per iniziative mai banali e sempre molto stimolanti».
«L’Orchestra di Padova e del Veneto vuole onorare con la musica e la parola la Giornata della Memoria – afferma il Vicepresidente OPV Paolo Giaretta. È un dovere civile: ricordare serve anche a comprendere il presente, prevenire orrori che possono sempre ritornare se si smarrisce la memoria di ciò che è stato».
«La Shoah è stata un'immane tragedia che ha colpito non solo il popolo ebraico, ma che ha ferito l'umanità intera – dichiara il Presidente Comunità Ebraica di Padova Gianni Parenzo. Non dobbiamo dimenticare che l'ideologia su cui si fondava ha portato anche allo sterminio di scinti, rom, omosessuali e disabili. Il dovere di promuovere la memoria e le modalità di trasmetterla sono fondamentali più ci si allontana dagli eventi e con la scomparsa dei testimoni diretti. Assume pertanto particolare importanza il fatto che il ricordo dei tragici eventi non solo sia affidato alle istituzioni e alle comunità ebraiche, ma venga anche capillarmente diffuso nel territorio tramite l'impegno delle diverse associazioni della società civile.
È con l'impegno comune che riusciremo a contrastare l'ignobile fenomeno che si è diffuso in questi tempi della banalizzazione, mistificazione e strumentalizzazione della Shoah, che reca offesa alla Memoria di milioni di morti».
Docente dell’Università degli Studi di Padova, Daniele Nigris condividerà il palcoscenico dell’Auditorium Pollini con l’Orchestra di Padova e del Veneto che per l’occasione interpreterà due intense pagine tratte dalle Sinfonie di Mahler, compositore austriaco e direttore tra i più grandi d’inizio Novecento, come l’Adagietto dalla Quinta Sinfonia e l’Adagio dalla Decima nella versione orchestrale di Cliff Colnot, per la direzione di Marco Angius.
In aggiunta a Mahler, la cui musica secondo il grande direttore Leonard Bernstein è una quintessenza dello spirito ebraico, OPV interpreterà Fratres di Arvo Pärt. Scritto nel 1977, il brano è tra i più rappresentativi dell’estetica del compositore estone anche per la sua capacità di richiamare alla fratellanza, sia con l’intensità della sua musica, che con il titolo evocativo Fratres, dal latino “fratelli”.
Oltre alle cinque poesie di Celan, tratte dalle raccolte Grata di linguaggio (1959), La rosa di nessuno (1963) e Virata di respiro (1967), l’evento si concluderà con l’Allocuzione che il poeta stesso recitò all’Associazione Ebraica degli Scrittori di Tel Aviv il 14 ottobre 1969.