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Cosa fare a Padova e provincia nel weekend: gli eventi di sabato 18 e domenica 19 marzo 2023

Ecco una selezione di appuntamenti imperdibili per il fine settimana in arrivo.

Cosa fare a Padova e provincia nel weekend: gli eventi di sabato 18 e domenica 19 marzo 2023
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Gli appuntamenti imperdibili per il fine settimana in arrivo a Padova e provincia. Ecco i nostri consigli per sabato 18 e domenica 19 marzo 2023.

Cosa fare a Padova e provincia nel weekend

PADOVA. “Be Comics!” il festival del fumetto

  • Sabato 18 e domenica 19 marzo

Torna “Be Comics!”, il festival dedicato alla cultura pop e all’intrattenimento geek, che quest’anno ha come tema “East of West, West of East”, guarda verso Oriente senza perdere di vista l’Occidente.
Due giorni per immergersi in un viaggio nel mondo dei fumetti, dell’editoria dove non mancheranno anche videogames, postazioni di gioco, tornei esports e tanti momenti di show.

Il programma del Festival e i costi di partecipazione sono consultabili sul sito https://www.becomics.it/.

Iniziativa patrocinata dal Comune di Padova.

Biglietti
Tutte le info al link https://www.becomics.it/#tickets

Orari di ingresso
Be Comics! è aperto sabato 18 marzo e domenica 19 marzo dalle 9.30 alle 19.30

PADOVA. Musical "We Will Rock You”

  • Sabato 18 marzo

Dopo una pausa forzata di tre anni ma a seguito dello straordinario successo di pubblico e critica delle due precedenti edizioni, che hanno registrato oltre 90mila spettatori paganti nelle 82 repliche in tutta Italia, fa finalmente il suo ritorno WE WILL ROCK YOU, lo spettacolo teatrale rock di maggior successo al mondo, con le hit dei Queen. Si tratta di uno show rinnovato con un nuovo cast, che arriverà sabato 18 marzo 2023 sul palco del Gran Teatro Geox di Padova!

Biglietti in vendita online su Ticketmaster, Ticketone e nei circuiti autorizzati.

L’appassionante vicenda di Galileo Scaramouche, una grande storia d’amore per la Musica e per la Libertà, sarà in scena nei teatri italiani con un cast rinnovato, per tornare ad infiammare intere platee animate da giovani e meno giovani, che condivideranno con i protagonisti, tra emozioni e risate, il racconto di una Speranza per un futuro migliore, dell’impegno e sacrificio necessari per cambiare un destino che sembra già scritto, del potere salvifico del Rock and Roll, della condivisione e del diritto di poter esprimere sé stessi. Il ritmo della narrazione ha come motore trainante i più grandi successi dei Queen, suonati rigorosamente dal vivo da una band di sei musicisti, per oltre due ore e mezza di spettacolo.

Il nuovo cast si compone così: Martha Rossi è Scaramouche, Damiano Borgi è Galileo, Natascia Fonzetti è Killer Queen, Salvo Bruno è Kashoggi, Alessandra Ferrari è Oz, Mattia Braghero è Brite, Massimiliano Colonna è Pop.

Lo spettacolo originale è stato scritto e prodotto da Ben Elton, in collaborazione con Roger Taylor e Brian May. Le musiche e le canzoni sono quelle originali, cantate in lingua inglese ed eseguite rigorosamente dal vivo. Il testo è stato tradotto da Raffaella Rolla nel 2018 e riadattato per questa ultima versione dalla Regista Michaela Berlini e dal Produttore Claudio Trotta. Il produttore esecutivo è Cristina Trotta. La direzione musicale è di Riccardo De Paola e quella vocale di Antonio Torella.

PADOVA. Ernia in “Tutti hanno paura tour”

  • Domenica 19 marzo

Fresco del travolgente successo del suo ultimo album "Io non ho paura", il rapper milanese Ernia annuncia un imperdibile tour nei palazzetti: per la data zero è stata scelta la Kioene Arena di Padova, con appuntamento fissato per domenica 19 marzo 2023!

Il 2022 è stato un anno davvero importante per Ernia, una delle voci più uniche, originali e autorevoli, capace di reinventare il sound del rap italiano portandolo ai vertici di tutte le classifiche e che vede oggi raggiungere due importanti risultati. Pubblicato il 18 novembre via Island Records, il suo ultimo disco "Io non ho paura" è già certificato disco d'oro, dopo aver debuttato al primo posto della classifica ALBUM Fimi-GfK con l’ingresso nella classifica SINGOLI Fimi-Gfk di tutte le quattordici tracce che lo compongono.

Quello di Ernia era uno degli album più attesi del 2022, e non ha deluso le aspettative: "Io non ho paura" ha già conquistato la critica e infiammato l'entusiasmo dei fan. Ma come più volte ha dichiarato, ciò che Ernia desidera è soprattutto avere la possibilità di presentarlo dal vivo; desiderio, questo, ampiamente condiviso dai suoi fan. E che finalmente sarà esaudito.

Ernia, all'anagrafe Matteo Professione, nasce 29 anni fa e cresce nelle strade della periferia ovest di Milano, dove viene a contatto con le situazioni più diverse e con tutte le sottoculture urbane tipiche dei primi anni '00, l'hip hop in primis. Con i suoi primi due album, Come uccidere un usignolo e 68, riesce in poco tempo a raggiungere un ruolo di primo piano nell'attuale scena musicale italiana, confermandosi un artista di grande rilievo grazie agli ottimi risultati di critica e di pubblico dell'album. Nel 2020 pubblica uno degli album più fortunati dell’anno: Gemelli, che fa il pieno di certificazioni. Il 21 maggio 2021 vede l'uscita di una nuova versione del progetto, arricchita da brani inediti, dal titolo Gemelli Ascendente Milano. Il 18 novembre 2022 pubblica il suo quarto album IO NON HO PAURA.

PADOVA. Domenica in musica: il Quartetto Acquerello alla Sala dei Giganti

  • Domenica 19 marzo

Volge al termine la rassegna degli Amici della Musica di Padova dedicata alla presentazione di giovani musicisti italiani vincitori o premiati in concorsi nazionali ed internazionali.

Ultimo appuntamento
Domenica 19 marzo, ore 11 – Sala dei Giganti al Liviano, Padova

Quartetto Acquerello

Giulia Rimonda, violino
Alice Tomada, violino
Lorenzo Lombardo, viola
Ettore Pagano, violoncello
Musiche di Borodin e Rachmaninov

Domenica 19 marzo 2023, alle ore 11, alla Sala dei Giganti al Liviano, ultimo appuntamento di Domenica in Musica, la rassegna organizzata dagli Amici della Musica di Padova. Il concerto di chiusura, organizzato in collaborazione con l’Accademia Perosi, è affidato al Quartetto Acquerello e il programma è tutto dedicato alla musica russa. Verranno eseguiti il Quartetto n. 2 di A. Borodin e il Quartetto n.2 di S. Rachmaninov. Il Quartetto Acquerello si è formato in occasione del Progetto Rachmaninov dell'Accademia Perosi di Biella, "la scuola dei maestri di musica”. Nata per valorizzare il talento dei giovani musicisti diplomati provenienti da tutto il mondo, l’Accademia Perosi realizza corsi di perfezionamento musicale per accrescerne la preparazione tecnica ed artistica, e offre ai propri studenti l’opportunità di entrare in contatto con i migliori musicisti del panorama mondiale. I giovani musicisti del quartetto, tutti diplomatisi con il massimo dei voti e la lode, si stanno attualmente perfezionando presso l'Accademia Perosi nel Corso di Alto Perfezionamento tenuto dai membri del Kuss Quartett, Jana Kuss e Oliver Wille.

I membri del quartetto hanno comunque già al loro attivo importanti riconoscimenti e collaborazioni con importanti musicisti, come ad esempio Mario Brunello, Giovani Sollima, Benedetto Lupo, Bruno Canino, diverse orchestre (Orchestra Haydn di Bolzano e Trento, l’Orchestra della Svizzera Italiana, l’Orchestra della Fondazione Arena di Verona) e enti quali “Società del Quartetto” di Milano, Bologna Musica Insieme, Amici della Musica di Firenze, “Unione Musicale” di Torino. Al violoncellista Ettore Pagano dal 2013 ad oggi è stato assegnato il primo premio assoluto in oltre 40 concorsi nazionali e internazionali in Italia e all'estero. Il concerto di domenica 19 marzo 2023, chiude quindi in modo significativo la rassegna Domenica in Musica, nata proprio per valorizzare i giovani talenti musicali.

PADOVA. Arlecchino muto per spavento, lo spettacolo al Verdi

  • Sabato 18 marzo

A Padova uno dei canovacci più famosi della Commedia dell'Arte in cui gioco, amore e dramma si mescolano tra le smorfie delle maschere.

Dettagli
Uno dei canovacci più rappresentati nella Parigi dei primi del ‘700, qui riproposto per la prima volta in epoca moderna, Il muto per spavento rappresenta un grande omaggio alla Commedia dell’Arte e all’abilità tutta italiana del fare di necessità virtù.

1716. Dopo circa quindici anni di esilio forzato i Comici Italiani tornano finalmente ad essere protagonisti del teatro parigino e lo fanno con una compagnia di tutto rispetto. Luigi Riccoboni in arte Lelio, capocomico della troupe, si circonda dei migliori interpreti dello stivale tra cui, per la prima volta in Francia, l’Arlecchino vicentino Tommaso Visentini (nomen omen), pronto a sostituire lo scomparso e amato Evaristo Gherardi. Ma il Visentini non parlava la lingua francese, deficit imperdonabile per il pubblico della capitale. Ed è qui che emerge il genio di Riccoboni nell’inventare un originale canovaccio dove il servo bergamasco diviene muto...per spavento!

StivalaccioTeatro decide di portare in scena nove attori su di un canovaccio inedito, poggiandosi sull’arte attorale e quindi sugli strumenti propri del commediante dell’arte: la recitazione, il canto, la danza, il combattimento scenico, i lazzi e l’improvvisazione. Scegliere Arlecchino oggi significa, per la compagnia vicentina che ha fatto del teatro popolare la propria bandiera, ritrovare il pubblico dopo un periodo di forzato distacco, di terribile crisi umana e sociale. Un po’ ripercorrendo le orme di quel tanto amato spettacolo in maschera con il quale il maestro Strehler decise di inaugurare il proprio teatro, in quell’Italia da ricostruire del 1947. Uno spettacolo dove gioco, invenzione, amore, paura e dramma si mescolano tra le smorfie inamovibili delle maschere. Dove gli intrecci si ingarbugliano sull’equivoco e lentamente si dipanano tra le dita dei personaggi. Ma se queste esili trame, se questo mondo surreale e fantastico, eco lontano di uno splendore teatrale italiano, eclettico equilibrismo sul filo della storia e della tradizione, se queste eteree figure ci permetteranno di abbandonarci ad una gioia senza peso e senza tempo, forse in quel preciso istante ritroveremo un briciolo di poesia.

La trama è quella “classica” della Commedia dell’Arte, con un amore contrastato e i lazzi e le improvvisazioni lasciate ai personaggi e alle maschere che portano in scena. Qui il giovane Lelio, lasciata Venezia e giunto a Milano, pretende sia fatta giustizia. Nella sua patria si è follemente innamorato di Flamminia, figlia di Pantalone De’ Bisognosi, ampiamente ricambiato. Ma il padre della giovane l’ha già promessa in sposa a Mario, figlio di Stramonia Lanternani, mercantessa di stoffe, anche se il timido Mario ama Silvia, giovane risoluta e determinata. Ecco il motivo della venuta di Lelio a Milano: ricondurre alla ragione Mario e la madre Stramonia o, alla peggio, sfidare il giovane a duello. La notizia avrebbe dovuto rimanere nascosta, ma Arlecchino, servitore di Lelio, appena giunto in città la diffonde ad ogni anima viva incontrata. Per ridurlo al silenzio il suo padrone gli gioca un tranello: finge che un demonio sia imprigionato nel proprio anello e, se Arlecchino parlerà, il demonio glielo rivelerà ed il servitore sarà decapitato. Arlecchino decide dunque di chiudersi in un religioso silenzio, diventando muto… per spavento!

Nonostante sia stato privato della parola, Arlecchino riesce ad innamorarsi della servetta di Pantalone, Violetta, a fare baruffa con Trappola, anche lui innamorato della giovinetta e a combinare un sacco di guai, il tutto mentre le due coppie di innamorati cercano una giusta risoluzione ai loro intrighi, ostacolati da Pantalone e da Stramonia.

Questo Arlecchino, sicuramente originale per la scelta del canovaccio inedito e per la volontà di riportare alla ribalta dopo almeno 20 anni di silenzio la Commedia dell’Arte con il suo “repertorio” di strumenti del mestiere come la recitazione, il canto, la danza, il combattimento scenico, i lazzi e l’improvvisazione, testimonia la scelta di voler fare un “teatro d’arte per tutti”, come la vera e profonda vocazione di Stivalaccio Teatro.

Un teatro popolare, ma ricco di spunti, in cui la tradizione della Commedia dell’Arte viene smontata e rimontata con gli strumenti di interpretazione e di lettura del XXI secolo, uno spettacolo in cui gioco, invenzione, amore, paura e dramma si mescolano, celati dalle smorfie inamovibili delle maschere e dall’abilità degli interpreti. Un canovaccio moderno, per utilizzare le parole di Eugenio Allegri, a cui è dedicato questo debutto, che va “alla ricerca della propria origine, della propria storia, del proprio presente per ritrovare la ‘memoria attiva’ di un discorso sul teatro e, attraverso il teatro, di un discorso sulla società”. Una trama in cui gli intrecci si ingarbugliano sugli equivoci, ma lentamente si dipanano tra le gesta dei personaggi. E se queste esili vicende, ambientate in un mondo surreale e fantastico, echi dello splendore teatrale italiano di tempi lontani riescono ancora a strappare un sorriso, forse in quel preciso istante potrà rinascere la poesia del teatro, per troppo tempo silenziata e muta.

PADOVA. Arturo Brachetti in "Solo, The legend of quick-change"

  • Domenica 19 marzo

È tempo di un grande ritorno in quel di  Padova: sul palco del Gran Teatro Geox è infatti atteso domenica 19 marzo 2023 il più grande trasformista del mondo Arturo Brachetti col suo strabiliante one man show "SOLO, The legend of quick-change".

Dopo  cinque trionfali stagioni in Europa (oltre 600mila spettatori in quasi 500 repliche, innumerevoli sold out e standing ovation) Arturo Brachetti torna sui principali palchi d'Europa col suo coinvolgente one man show "SOLO, the Legend of quick-change". Un vero e proprio  assolo del grande artista, dopo il trionfo dei suoi precedenti one man show "L’uomo dai mille volti" e "Ciak!", applauditi da  2 milioni di spettatori in tutto il mondo. Brachetti che, in questo spettacolo, apre le porte della sua casa, fatta di ricordi e di fantasie; una casa senza luogo e senza tempo, in cui il sopra diventa il sotto e le scale si scendono per salire. Reale e surreale, verità e finzione, magia e realtà:  tutto è possibile insieme ad Arturo Brachetti, il grande maestro internazionale di quick-change che mette in scena un varietà surrealista e funambolico, in cui immergersi lasciando a casa la razionalità. Protagonista è il trasformismo, quell’arte che lo ha reso celebre in tutto il mondo e che qui la fa da padrone con  oltre 60 personaggi, molti ideati appositamente per questo show. Ma in SOLO Brachetti propone anche un viaggio nella sua storia artistica, attraverso le altre affascinanti discipline in cui eccelle: grandi classici come le  ombre cinesi, il mimo e la  chapeaugraphie, e sorprendenti novità come la poetica sand painting e il magnetico raggio laser. Il mix tra scenografia tradizionale e videomapping, poi, permette di enfatizzare i particolari e coinvolgere gli spettatori nello show.

Dai personaggi dei telefilm celebri a Magritte e alle grandi icone della musica pop, passando per le favole e la lotta con i raggi laser in stile Matrix, Brachetti tiene il ritmo sul palco: 90 minuti di vero spettacolo pensato per tutti, a partire dalle famiglie. Lo spettacolo è un vero e proprio as-SOLO per uno degli artisti italiani più amati nel mondo, che torna in scena con entusiasmo per regalare al pubblico  il suo lavoro più completo: SOLO.

Se invece volete uscire dai confini della provincia, cliccate qui per una panoramica degli eventi di sabato 18 e domenica 19 marzo 2023 in Veneto.

E non dimenticare anche che questa domenica è la Festa del papà! Che aspetti, clicca qui se vuoi trovare frasi e auguri da condividere per la Festa del Papà

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