"Ale, oggi giochi tu!": 30 anni fa l'esordio di Del Piero con la maglia del Padova
Il 31 maggio 1992 un giovane attaccante, neanche 18enne, fa il suo esordio con la squadra biancoscudata contro il Modena.
Per i tifosi del Padova, della Nazionale, ma soprattutto della Juventus, il 31 maggio 1992 non rappresenta una data qualunque. In quel giorno di fine maggio di 30 anni fa, un giovanissimo attaccante, neanche 18enne, esordiva per la prima volta nel calcio che conta: quel giocatore, dal viso innocente e dal capello arruffato, era nientepopodimeno che Alessandro Del Piero.
Da quel 31 maggio in poi, la carriera calcistica di "Pinturicchio" sarà una vera e propria ascesa che lo consacrerà a bandiera della Juventus e della Nazionale. Eppure i primi passi da professionista Del Piero li ha mossi proprio con addosso la maglia biancoscudata del Padova. A fiutare il talento di quello che diventerà uno dei più importanti capitani juventini l'osservatore Vittorio Scantamburlo e mister Mauro Sandreani che, in occasione della partita contro il Modena, lo lancia dal primo minuto dicendogli:
"Ale, oggi giochi tu!".
"Ale, oggi giochi tu!": 30 anni fa l'esordio di Del Piero con la maglia del Padova
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A prescindere dalle vittorie, dai successi personali e di squadra, uno dei momenti che resteranno per sempre nel cuore di un calciatore (o di uno sportivo in generale) rappresenta il giorno dell'esordio in campo. Ieri, martedì 31 maggio 2022, è stato il 30esimo anniversario della prima partita da calciatore professionista di Alessandro Del Piero, uno dei più importanti capitani e bandiere della Juventus e icona anche della Nazionale italiana.
E' stato lo stesso "Pinturicchio" a rivivere sul suo profilo Instagram l'emozione di quel giorno, le parole di mister Mauro Sandreani, allenatore del Padova dei primi anni '90, che lo ha lanciato nella mischia dal primo minuto nel match contro il Modena giocato allo stadio Braglia e terminato sull'1-1.
"'Ale, oggi giochi tu!'. Esattamente 30 anni fa per la prima volta ho ascoltato queste parole che in qualche modo hanno cambiato la mia carriera e la mia vita. Per la prima volta partivo titolare con la maglia del Padova Calcio. Per la prima volta sentivo addosso una strana sensazione, adrenalinica, difficile da definire. Ma mi piaceva. Mi piaceva quel particolare senso di responsabilità che negli anni mi avrebbe portato ad indossare con grande orgoglio la fascia di capitano alla Juventus e a confrontarmi con i migliori giocatori al mondo. Da lì in poi, ogni volta che mi sono ritrovato a dovermi assumere una grande responsabilità, che si trattasse di tirare un rigore decisivo, una punizione allo scadere o il tentare una giocata risolutiva, era come rivivere le sensazioni di quel momento. Il 31 maggio di 30 anni fa posso dire di aver scoperto un nuovo Alessandro, che mi porto dentro ogni giorno in tutto ciò che faccio. Auguro anche a voi di trovare e conservare il vostro 31 maggio".
Da quel giorno in poi, la carriera di Alex Del Piero la conoscono tutti. Il primo gol da professionista con il Padova, segnato contro la Ternana, ha fatto innamorare l'avvocato Agnelli, presidente della Juventus, che non ha esitato un attimo a portarlo con sé a Torino. Il resto, beh, è storia del calcio.
Il Padova risponde: "Grande Alex!"
Tanti i messaggi arrivati sulla bacheca del campione trevigiano, scoperto dall’osservatore del Padova Vittorio Scantamburlo. Fra questi anche la risposta del Padova: "Grande Alex!". Nella settimana in cui in città esplode la passione per la finale playoff contro il Palermo, un amarcord suggestivo può essere di buon auspicio. Per una nuova età dell’oro dopo tanti anni di sofferenza, altrettanta Serie C e qualche sparuta puntata in Serie B. Decisamente poco, per una realtà come Padova, che vuole tornare grande. Come fu Alex Del Piero.