La polemica

Presunte irregolarità nei test di Medicina: anche Padova finisce nel ciclone insieme a Napoli e Palermo

Nel nostro ateneo c'è stato un boom di 90/90 rispetto che in altre sedi. Per il Comitato per il diritto allo studio di Medicina la mancanza di controlli avrebbe favorito la possibilità di copiare

Presunte irregolarità nei test di Medicina: anche Padova finisce nel ciclone insieme a Napoli e Palermo
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Anche l'Università degli Studi di Padova è finita nell'occhio del ciclone dopo la pubblicazione della graduatoria del test di Medicina 2024. Il motivo? Nel nostro ateneo, insieme a quelli di Napoli e Palermo, si è verificato il maggior numero di punteggi massimi (90/90) al test sia alla prima sessione di maggio, sia alla seconda di luglio. Un vero e proprio boom di 90 su cui il Comitato per il diritto allo studio di Medicina vuole vederci chiaro, unito anche al fatto che il punteggio minimo per entrare in graduatoria si attesta a 78,6, più alto rispetto alle previsioni e ciò equivale a dire che per superarlo bisognava rispondere correttamente a 54 quesiti su 60.

Anche Padova nella bufera per il Test di Medicina

Il primo a gridare allo scandalo, come detto, è stato il Comitato per il diritto allo studio di Medicina. Un punteggio minimo così basso, 78,6/90, per entrare a medicina corrisponde a dover essere perfetti o quasi nel rispondere ai quesiti del test, cioè a dare almeno 54 risposte giuste su 60. Nello stilare la classifica degli atenei in cui i candidati hanno ottenuto i punteggi più alti, il Comitato studentesco ha trovato una ragione a questo scenario ritenuto controverso:

"La causa? Il boom di 90 a entrambe le sessioni di maggio e luglio. Napoli, Palermo e Padova si confermano al vertice della classifica per il maggior numero di punteggi pieni ai test di Medicina, sia alla prima che alla seconda prova".

Negli atenei di Padova, Napoli e Palermo, quindi, i punteggi massimi sarebbero stati molti di più rispetto alle università del resto della Penisola. Una differenza su cui molti hanno storto il naso, chiedendo immediatamente delle verifiche.

Da una prima analisi della graduatoria condotta da Testbusters sarebbe emersa una discrepanza significativa: gli esperti segnalano che ci sarebbero 32 punteggi massimi in più rispetto ai conti. Tale circostanza, come riferito dall'avvocato Francesco Leone (co-socio dello studio Leone-Fell e legali del Comitato), farebbe pensare a una mancanza di controlli durante lo svolgimento del test di medicina:

"Nei mesi passati, abbiamo già denunciato la mancanza di controlli, metal detector e aule schermate. Il rischio che in alcune sedi sia stato più facile copiare è stato confermato dai risultati dei test di luglio e dal punteggio minimo di ammissione che è elevatissimo. E ora chi ha svolto il test correttamente e in altre sedi si troverà penalizzato dai soliti furbetti".

 

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Anche Anna Clara Romano, presidente del Comitato per il diritto allo studio di Medicina, come riferisce Repubblica, parla di anomalia:

"Se i 90 fossero dovuti solo a eccellenti capacità mnemoniche dovremmo avere una certa omogeneità tra le sedi. Invece, alla Federico II ben 105 su poco più di 3mila candidati hanno ottenuto un punteggio pieno a luglio (il 3,4%) quindi, mentre a Torino, solo 32 su più di 1900 candidati hanno ottenuto lo stesso risultato (il 1,7%), un trend che è omogeneo in tutte le sedi, ad eccezione di quelle già nominate. È un’anomalia che ci penalizza tutti".

Ora, sono tantissimi gli studenti che hanno provato il test di Medicina che sono intenzionati a fare fronte compatto per avanzare un ricorso.

Ma per il Cineca è tutto regolare

Di fronte a questa denuncia sui risultati dei test di Medicina, si è però espresso il Cineca, organizzatore dell’esame per conto del ministero, che ha sottolineato come non sia emersa alcuna anomalia:

"Nel corso della prova di maggio 2024, 633 studenti hanno superato i test con 90/90, il massimo dei voti. A luglio 2024, sono stati invece 889 gli studenti a ottenere il punteggio di 90/90. Alcuni studenti, pur avendo superato i test, non hanno richiesto l’accesso alle graduatorie".

In tal senso si ritorna al dato pubblicato di 1500 studenti che hanno raggiunto il punteggio massimo.

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