Università

Presentato nuovo corso di laurea di infermieristica a Cittadella: accoglierà 50 studenti

L'Assessore regionale alla Sanità Manuela Lanzarin: "In regione crescita del 53% in cinque anni dei posti in infermieristica: così contrastiamo la carenza strutturale di personale"

Presentato nuovo corso di laurea di infermieristica a Cittadella: accoglierà 50 studenti
Pubblicato:

Venerdì 25 luglio 2025, a Cittadella, è stato presentato un nuovo canale del corso di laurea in infermieristica legato alla sede di Monselice, che accoglierà 50 nuovi studenti che svolgeranno l’attività presso il prestigioso Palazzo Pretorio, messo a disposizione dal Comune.

Nuovo corso di laurea di infermieristica a Cittadella: accoglierà 50 studenti

“Il personale, il fattore umano, sono l’architrave del sistema sanitario veneto e come Regione ci stiamo impegnando a favorire e cogliere ogni occasione, anche con importanti investimenti, per la formazione dei giovani e per attrarli verso una professione difficile, impegnativa, ma anche affascinante - ha dichiarato l’Assessore regionale alla sanità, Manuela Lanzarin -. Nel caso dell’infermieristica, pur permanendo le ben note difficoltà sono stati raggiunti risultati importanti.

A livello regionale, i posti complessivi autorizzati dal Ministero per il corso di laurea in infermieristica sono passati da: 1.200 posti nel 2020/2021, a 1.519 posti nel 2021/2022,  a 1.682 posti nel 2022/2023, a 1.782 posti nel 2023/2024, fino a 1.833 posti per l’anno accademico 2024/2025. Una crescita del 53% in cinque anni, che riflette una strategia precisa: aumentare il numero di infermieri formati in Veneto per contrastare la carenza strutturale di personale e garantire la sostenibilità futura del nostro servizio sanitario, operando in sinergia con le Università e gli Enti Locali, a partire dai Comuni”.

La nuova opportunità, pensata in particolare per gli studenti dell’Alta Padovana ma non solo, è stata svelata in un incontro nel quale, con Lanzarin, c’erano il Direttore Generale dell’Ulss 6 Euganea Paolo Fortuna, il Prorettore con delega alle Politiche per le sedi decentrate dell’Università degli Studi di Padova Paolo Sambo, il Presidente del Corso di Laurea in Infermieristica Vincenzo Baldo, il Sindaco di Cittadella Luca Pierobon.

Screenshot 2025-07-25 143214
Foto 1 di 3
Screenshot 2025-07-25 143221
Foto 2 di 3
Screenshot 2025-07-25 143226
Foto 3 di 3

Hanno portato la loro testimonianza concreta Carlos Meconcelli, studente del secondo anno di Infermieristica, e Marioara Mary Starovici, infermiera in Neurologia, che hanno raccontato, l’uno il perché della sua scelta di studi, l’altra il senso autentico della sua professione.

Il corso di laurea

Gli studenti attualmente iscritti al Corso di Laurea triennale in Infermieristica della sede di Monselice, al quale afferirà il canale di Cittadella con i suoi ulteriori 50 posti, sono complessivamente 263, per l’80% donne anche se gli uomini risultano in aumento.

La sede di Monselice sta reggendo al generalizzato calo di iscrizioni registrato a livello nazionale anche perché permette di svolgere gli stage negli ospedali e nelle sedi più vicine alle residenze degli studenti e compatibili con le loro necessità.

Oltre che negli ospedali e nei Distretti socio-sanitari della Ulss 6 Euganea i tirocini infatti possono essere svolti in 11 strutture della provincia di Padova (case di riposo, fondazioni, cooperative e case di cura convenzionate). Da quando, nel 2012, è stato attivato il corso a Monselice si sono laureati circa 700 infermieri; Monselice è inoltre sede formativa per gli studenti stranieri in Erasmus e propone esperienze internazionali.

“L’attivazione della sede di Cittadella – aggiunto Lanzarin - non è un fatto isolato, ma parte di un piano coerente, pluriennale e multilivello, che mette al centro i bisogni del territorio, gli studenti e la qualità dell’assistenza attraverso un Piano specifico che abbiamo approvato in Giunta un anno fa.

Abbiamo anche già messo in atto una serie di misure strutturate per aumentare l’attrattività e la retention: concessione di voucher formativi da 1.000 euro l’anno per gli studenti che superano gli esami di tirocinio nei tre anni di corso; campagne aziendali di promozione dei corsi; valorizzazione economica dei professionisti attraverso l’incremento dei fondi contrattuali; progetti per migliorare il benessere organizzativo e contrastare il burnout".