Ottobre è il mese dedicato alla prevenzione del tumore al seno, un appuntamento fondamentale per promuovere la diagnosi precoce e la salute femminile. In questo periodo, ospedali e associazioni offrono visite di controllo e screening gratuiti, o agevolati. Partecipare a queste iniziative è determinante per prendersi cura di sé, perché individuare tempestivamente eventuali anomalie può fare la differenza nella cura e nella guarigione.
Prevenzione contro il tumore al seno: perché farla
La prevenzione del tumore al seno è uno dei pilastri della moderna oncologia clinica. L’obiettivo primario è l’identificazione precoce delle lesioni neoplastiche, o preneoplastiche, attraverso programmi di screening strutturati e personalizzati in base all’età, al profilo di rischio genetico e ai fattori ambientali.
Gli strumenti di prevenzione a disposizione sono molteplici ed è suggerito prenotare, quanto prima, un esame specifico come per esempio la visita senologica al Poliambulatorio San Martino, un punto di riferimento in questo ambito. La struttura ha sviluppato un programma dedicato al benessere femminile, con un approccio integrato che accompagna la donna dalla prima consulenza senologica agli accertamenti diagnostici più avanzati, fino ai successivi follow-up. La filosofia che guida il Poliambulatorio è chiara: mettere al centro la persona, garantendo al tempo stesso competenza medica e tecnologie all’avanguardia.
La diagnosi tempestiva consente di individuare i tumori in stadi iniziali, spesso non palpabili, migliorando significativamente la prognosi e aumentando la sopravvivenza globale.
Strumenti di prevenzione primaria e secondaria: le differenze
In un contesto di questo tipo, gli strumenti di prevenzione contro il tumore al seno possono essere identificati come primari e secondari. Quali sono le differenze?
Gli strumenti di prevenzione primaria includono:
- la promozione di stili di vita salutari;
- il controllo del peso corporeo;
- la riduzione del consumo di alcol;
- l’attività fisica regolare.
Gli elementi di cui sopra incidono sui livelli ormonali e sull’infiammazione sistemica.
La prevenzione secondaria, al contrario, si basa su metodiche diagnostiche di imaging quali la mammografia digitale, l’ecografia mammaria e, in casi specifici, la risonanza magnetica con mezzo di contrasto.
L’adesione ai protocolli di screening, generalmente raccomandata a partire dai 40 anni o anticipata per soggetti ad alto rischio, è consigliata per la riduzione delle incidenze.
Che cos’è l’ecografia mammaria bilaterale: dolore e risultati
L’ecografia mammaria bilaterale è un esame indolore e non invasivo che consente di osservare i tessuti del seno e rilevare eventuali lesioni sospette. A questo si affianca la mammografia bilaterale 3D con tomosintesi, una metodica di ultima generazione atta a ottenere immagini tridimensionali ad alta definizione.
Attraverso una tecnologia di questo tipo è possibile individuare dei noduli o delle micro calcificazioni, oltremodo di dimensioni minime. È un modo per ridurre il rischio di falsi positivi e aumentare l’accuratezza diagnostica. In tal senso, il Poliambulatorio San Martino è considerato un punto di riferimento in questo percorso.
In questi contesti, le pazienti vengono seguite passo dopo passo. Si effettua un primo incontro con il senologo, per poi approfondire in base alla necessità e arrivare alla definizione di eventuali strategie. Un approccio multidisciplinare che mette in rete medici specialisti, tecnici di radiologia e personale sanitario, per garantire un supporto completo e personalizzato.
Controllo al seno per prevenire il tumore: quando farlo e come
Ottobre è, a livello internazionale, il mese dedicato alla prevenzione del tumore al seno. Una ricorrenza che nasce per sensibilizzare le donne sull’importanza di sottoporsi regolarmente a controlli specialistici e ad esami diagnostici mirati, capaci di individuare eventuali anomalie in fase precoce.
Il tumore al seno attualmente è la neoplasia maggiormente diffusa tra la popolazione femminile. Ciò nonostante, la maggior parte dei dati scientifici confermano che la diagnosi tempestiva permette di aumentare, in modo significativo, le possibilità di guarigione e di ridurre l’impatto delle terapie.
La prevenzione per il seno, come accennato, è un elemento cardine della medicina preventiva moderna e non deve essere limitata alle donne sopra i quarant’anni, età in cui l’incidenza del carcinoma mammario aumenta in modo significativo. Altresì le donne più giovani dovrebbero considerare un monitoraggio periodico, ancora di più in presenza di fattori di rischio specifici, quali la familiarità oncologica, le mutazioni dei geni BRCA1 e BRCA2, o stili di vita non equilibrati. L’educazione alla consapevolezza corporea, e l’accesso a strutture sanitarie qualificate, si pongono quali strumenti determinanti per preservare la salute mammaria nel lungo termine.
La visita al seno preventiva ha un valore diagnostico e formativo, tanto che consente di ricevere delle indicazioni personalizzate sulla prevenzione, apprendere le corrette tecniche di autopalpazione e instaurare un dialogo diretto con un medico.
Sul piano collettivo ci sono da considerare alcuni elementi distintivi, permettendo di svolgere degli interventi meno invasivi, ridurre i costi sanitari e migliorare la vita delle pazienti.
Per questo motivo è determinante rivolgersi a strutture dedicate, dotate di tecnologie diagnostiche di ultima generazione e di un’équipe multidisciplinare, per tutelare la salute senologica. Ottobre è il mese della prevenzione ed è l’occasione ideale per prenotare una visita: un gesto semplice, di grande valore clinico e umano, che rappresenta il primo passo verso un futuro più sicuro e consapevole.