Il Padova ha lanciato un talento che ha fatto la storia: Alessandro Del Piero

Il Padova ha lanciato un talento che ha fatto la storia: Alessandro Del Piero
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La storia del calcio italiano è costellato di grandi campioni che hanno calcato gli stadi più importanti e anche di periferie. Parliamo di giocatori che sono partiti dal basso per riuscire a conquistare tutto quello che si poteva. Un esempio pratico può essere certamente Marco Di Vaio, uno dei più grandi talenti lanciati dalla Salernitana che hanno segnato questo sport.

C’è però un giocatore in particolare che ha iniziato in un club minore, ma che ha avuto una carriera leggendaria, capace di vincere tutto quello che si poteva e diventare l’idolo dei tifosi: il suo nome è Alessandro Del Piero. Classe 1974, l’ex capitano bianconero, ha iniziato il suo percorso calcistico tra le fila del Padova, dove si è fatto notare dagli osservatori della Juventus, decisi a puntare su di lui.

Del Piero, due anni al Padova per dimostrare di essere un predestinato

Del Piero è uno dei più grandi talenti della sua generazione, classe 1974, è riuscito fin da subito a stregare chiunque lo vedesse giocare. Sembra quasi che lui sia nato per questo. Inizierà a tirare i primi calci ad un pallone nella parrocchia di Saccon, per poi passare al San Vendemiano. Sarà qui che le sue doti calcistiche usciranno fuori, seppur la madre inizialmente, come racconterà lo stesso Alex, volesse vederlo giocare a porta per non farlo ammalare troppo. Però questo non fermò Del Piero, al punto che il sacerdote, nonché presidente della squadra, parlò di lui a un dirigente del Padova. L’esperto fu certamente colpito dalle sue parole, ma comunque un po’ titubante per la stazza fisica, troppo esile per poter combaciare con il calcio. 

Nonostante questo, all’età di 17 anni Del Piero venne ingaggiato dalla squadra veneta, per poi esordire in Serie B il 15 marzo del 1992, sotto la guida di Bruno Mazza. Per assistere a un suo gol con la maglia bianco rossa si dovrà attendere il 22 novembre dello stesso anno, nonché la prima rete da professionista, nel 5-0 contro la Ternana.

Le ottime prestazioni con la maglia del Padova saranno decisive, portando nell’estate del 1993 Del Piero a firmare il suo primo contratto con la Juventus. In quell’istante si sugella un qualcosa che nemmeno le vicende giudiziarie riusciranno a scalfire. D’altronde lo si è sempre saputo, Alex firmando per la Vecchia Signora ha realizzato un sogno: giocare per la squadra che ha sempre tifato. Sarà stato probabilmente questo aspetto a incidere particolarmente sulla carriera di Pinturicchio, soprannome datogli dall’Avvocato Agnelli. 

La storia di Del Piero alla Juventus la conosciamo tutti: si presenterà al grande pubblico con un gol al volo contro la Fiorentina; siglerà il gol decisivo contro il River Plate per la Coppa del Mondo per club; nel 1996 alzerà la sua prima e ultima Champions League in maglia bianconera; vincerà un Mondiale con l’Italia nel 2006; possiede il record di presenze e reti con la Juventus, ben 705 partite e 290 gol. A tutto ciò vanno inseriti gli otto scudetti vinti in Serie A, compresi i due revocati per lo scandalo Calciopoli.

Immagine di copertina tratta da https://www.facebook.com/AlessandroDelPiero

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