Sostenibilità

Food delivery sostenibile: è possibile?

Food delivery sostenibile: è possibile?
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La crescita del food delivery non accenna a rallentare: da tre anni a questa parte gli italiani amano fare la spesa online e farsi consegnare tutto comodamente a casa, così come ordinare cibo da asporto senza file e attese nei ristoranti.

Come tutte le cose, anche l’aumento degli ordini online di cibo ha il suo rovescio della medaglia, legato soprattutto alle emissioni di CO2. Aumenta la domanda, aumenta l’offerta e pure l’inquinamento ambientale. Quindi che fare?

Ci sono sicuramente dei suggerimenti che grandi aziende del food e ristoratori possono mettere in atto per ridurre l’impatto del food delivery sull’ambiente. In primis privilegiare menù con prodotti a km zero, di stagione. La richiesta è quella di privilegiare una cucina di qualità, questo per andare incontro anche alle esigenze dei clienti, sempre più attenti a ciò che mangiano e orientati verso lo slow food.

In questo processo, un ruolo fondamentale spetta alla scelta del packaging. Un delivery green e sostenibile non può prescindere dall’uso di contenitori riciclati e riciclabili, come i sacchetti di carta di Raja. Disponibili online in diverse dimensioni e colore, le buste di Raja sono perfette per trasportare e impacchettare ogni tipo di prodotto, compreso il cibo.Molto interessanti i sacchetti avana 100% riciclati, pratici, resistenti e personalizzabili.

I dati ci dicono che i consumatori apprezzano tutto ciò e nella scelta di un’azienda piuttosto che un’altra, il packaging sostenibile è un fattore importante.

Sempre con l’obiettivo di ridurre l’impatto sull’ambiente, il consumatore potrebbe prediligere le attività vicine a casa, a pochi km di distanza, cosicché la consegna possa avvenire anche a piedi e soprattutto in caso di consegne a domicilio, è importante fornire le informazioni corrette, onde evitare giri inutili del rider.

Il ristoratore, dal canto suo, potrebbe fornire ai suoi fattorini mezzi alternativi, come bici elettriche o monopattini, così da ridurre davvero le emissioni.

Altro consiglio è quello di evitare gli sprechi: in Italia si stima siano gettati circa 75 grammi di cibo al giorno; quindi, bisogna scegliere con attenzione cosa si ordina e conservare gli avanzi, per creare nuovi piatti in cucina, magari per il giorno seguente.Infine, la lotta all’inquinamento causato dal food delivery, contempla la raccolta differenziata. Il consumatore deve cestinare correttamente vetro, carta, plastica, lattine etc. e il ristoratore può sensibilizzare il cliente inserendo materiale informativo nelle box.

Insomma, la responsabilità etica non è mai unilaterale e avere un food delivery più sostenibile è possibile solo con la collaborazione tra aziende e consumatori.

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