La polemica

Zaia e la nuova polemica sui mezzi di trasporto: “E’ fondamentale la libera circolazione, indossando i dispositivi”

Sarà fondamentale rivedere il sistema dei trasporti, specie in vista della riapertura delle scuole: già in trattative con Trenitalia per aumentare i mezzi a disposizione.

Zaia e la nuova polemica sui mezzi di trasporto: “E’ fondamentale la libera circolazione, indossando i dispositivi”
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Ospite la dottoressa De Silvestro nella conferenza stampa di oggi, 1 giugno 2020, presso la sede della protezione civile di Marghera.

Il bollettino

Il numero di tamponi processati ad oggi è di 677.092, 7400 più di ieri. Le persone positive sono 19.154 (+2) mentre i ricoverati sono 382 (-3) di cui 110 positivi. Le terapie intensive sono 29 ma di questi solo 6 sono Covid. Morti in totale 1918, a cui se ne somma uno deceduto stamattina a Schiavonia. Dimessi 3.380, nati 76.

Le scuole per l’infanzia e i centri estivi

Le linee guida sono state portate avanti ed è chiusa la partita che riguarda teatri, sale da gioco, casinò e cinema. Si attende la risposta del Governo per capire cosa fare in queste realtà. Rimane in piedi la “0-3”, ovvero:

Vorremmo attivare i centri estivi come servizio. Stiamo dando una bella risposta alle famiglie con il 3-17 ed è scandaloso che nonostante siano passati 10 giorni con le linee guida approvate all’unanimità da tutte le regioni, ancora oggi in virtù di un dibattito interno tra ministri non ci sono risposte.”

Libera circolazione e spostamenti

Zaia è contrario ad imporre limitazioni a chi viene in Veneto:

E’ fondamentale la libera circolazione, indossando i dispositivi. Qualcuno cerca di dare interpretazioni non giuste alle disposizioni date: vorrei ricordare che oggi la mascherina viene utilizzata secondo le regole imposte dal Dpcm. Non c’è nessuna volontà di fare i primi della classe: il dpcm prevede ambienti chiusi o aperti, quando c’è assembramento”.

Per quanto riguarda, in generale, gli spostamenti, il presidente auspica che si risolva la partita della Grecia che, passo dopo passo, pare voglia aprirsi anche all’Italia:

La Grecia non è solo in Europa ma in area Schengen: è incomprensibile questo atteggiamento. E’ vero che chiudere le frontiere è competenza degli Stati ma l’Europa dovrebbe gestire le chiusure anche da un punto di vista sanitario”

Ridurre la capacità dei treni del 50% vuol dire che diventa necessario raddoppiare i mezzi a disposizione. E’ inevitabile che la gente voglia spostarsi:

“Stiamo sollecitando Trenitalia ma pare che sia in difficoltà. Penso che sia ragionevole credere che, come accade in qualsiasi realtà, se non c’è distanziamento si usa la mascherina: penso che bisogna rivedere le regole del distanziamento sociale, altrimenti con la riapertura delle scuole ci sarà il caos totale.”

L’intervento della dottoressa De Silvestro

La parola passa alla dottoressa De Silvestro, artefice del dibattito sul plasma. Le prime cure, fatte in via sperimentale insieme ai centri di Pisa, Pavia e Padova, sono state seguite proprio dalla dottoressa, direttrice del dipartimento di immunoematologia e trasfusioni di Padova. Si è partiti studiando quello che stava succedendo in Cina. Il protocollo è stato approvato i primi di marzo e la raccolta di plasma è partita ad aprile: da qui si è iniziato ad arruolare i pazienti:

Ad adesso, sono stati arruolati 23 pazienti, alcuni casi compassionevoli e che quindi non rispondono ai criteri di efficacia e valutazione ma di fronte ad un paziente ammalato è chiaro che non ci si sottrae. Di questi, colti in terapia intensiva, diversi erano in ventilazione assistita: solo una minima parte è stata trattata in reparti medici, gli altri invece in terapia sub intensiva. E’ proseguito poi l’arruolamento dei donatori.”

Sono conservate 481 unità terapeutiche, già trasfuse 101 unità. Ad eccezione di un paziente deceduto, gli altri hanno reagito positivamente alla cura: nessuno dei pazienti del Veneto ha avuto una reazione in 24/36 ore come dichiarato a Pavia ma tutti hanno avuto un miglioramento dopo la somministrazione del plasma. L’idea è di creare una scorta di plasma utilizzabile in caso di una seconda ondata di Covid.

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