Covid, Zaia: “Restrizioni? Se non ci pensa il Governo faremo da soli” | +3817 positivi | Dati 16 dicembre 2020
Il Governatore Luca Zaia: "I posti letto attivi totali in Veneto sono 13820. Attualmente quelli occupati sono 9787. In vista di gennaio con questi numeri il sistema sanitario non regge".
Su poco più di 13mila posti letto attivi in Veneto, quasi 10mila sono attualmente occupati. E’ questo l’aspetto che più preoccupa le massime cariche istituzionali e sanitarie della Regione. Numeri che hanno spinto il Governatore Zaia a chiedere allo Stato maggiori restrizioni.
Il bollettino
Sono 3043792 i tamponi totali dall’inizio della pandemia, 20103 molecolari, più 34535 rapidi in sole 24 ore. Il totale dei tamponi di ieri, quindi, è pari a 54638. 1418942 tamponi rapidi effettuati in totale. E’ pari a 6,98 la percentuale dei positivi sui tamponi effettuati. Numero di positivi dall’inzio 200697.
I positivi in un solo giorno sono 3817. 94225 sono i positivi ad oggi. Ricoverati totali in Veneto: 3317. In area non critica: 2945, meno sei. 372 in terapia intensiva, meno uno rispetto al giorno precedente. Da un po’ di giorni siamo su dati stabili. Morti 5069, più 77 nelle ultime 24 ore. Dimessi 8935.
Questi, in estrema sintesi i dati forniti dal Governatore Luca Zaia nel consueto bollettino sulla situazione epidemiologica in Veneto. Numeri che ancora una volta devono far riflettere sulle misure di prevenzione attualmente in vigore e anche sul futuro della gestione della pandemia.
Forte pressione ospedaliera
Come ospedalizzazione (i dati risalgono a ieri sera) ci sono dunque 2727 ricoverati Covid in area non critica (escludendo i negativizzati). 7060 sono i ricoverati ordinari. In totale in Veneto: 9787 persone sono ricoverati negli ospedali della regione. I posti letto attivi in totale sono 13820, di cui 6036 in area medica. Qual’è dunque la riflessione?
“C’è forte pressione ospedaliera – ha spiegato Zaia – La sanità è assorbita dal Covid. Serve collaborazione con tutti i cittadini. Noi abbiamo necessità di adottare misure come Veneto, misure restrittive. E se non ci penserà lo Stato dovremo fare da soli. Sarebbe meglio che fosse il Governo, però a prendere questa decisione, perché in questo modo sarebbero garantiti i ristori”.
E’ la prospettiva di gennaio a preoccupare di più il Governatore Zaia. Tra poco più di due settimane, infatti, terminate le festività, ci saranno fattori che andranno a realizzare una condizione particolarmente critica.
“A gennaio si verificherà una condizione particolare – ha continuato – Il 7 gennaio apriamo la scuola, e inizierà la più grande campagna vaccinale che partirà i primi di gennaio, con 200mila vaccinazioni da fare (in un paio di settimane). Apertura scuola, Covid, influenza: se arriviamo all’appuntamento con le attuali premesse, non ne veniamo fuori. Il personale che dovremmo usare è lo stesso della macchina sanitaria. Si deve invertire la rotta”.
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