Il consueto bollettino

Covid, Zaia: "Over 80, il 5% ha rifiutato il vaccino" | +906 positivi | Dati 16 aprile 2021

E' la categoria che comprende le persone più a rischio. Eppure in molti hanno detto "no" al siero. Zaia: "Si tratta di circa 18mila soggetti".

Covid, Zaia: "Over 80, il 5% ha rifiutato il vaccino" | +906 positivi | Dati 16 aprile 2021
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Consueto punto stampa del Governatore della Regione Veneto Luca Zaia per fare il punto sull’emergenza sanitaria in corso.

Covid, Zaia: “Il 5 per cento degli over 80 ha rifiutato il vaccino”

906 positivi nelle ultime 24 ore, confermando un’incidenza di poco superiore al 2 per cento, 2,54 su 35mila e 700 tamponi effettuati. Positivi dal 21 febbraio sono 399mila e 749, 200mila asintomatici a domicilio e 200mila con sintomi dall’inizio della pandemia. Positivi ad oggi: 27mila e 479, ancora in calo. Ricoverati: 1870, meno 80 in 24 ore. 1609 in area non critica, meno 75, e 261 in terapia intensiva, meno 5. Deceduti 23. Mentre i dimessi sono 19mila 454.

“L’infezione c’è – ha spiegato il Governatore Luca Zaia in occasione del consueto punto stampa da Marghera – noi dobbiamo essere rigorosi. Aprire? Certo, ma nel rispetto delle regole. Senza questo si precipita. Si fa esempio dell’UK: loro hanno fatto quattro mesi di lockdown, chiudendo con oltre 130mila decessi.

Noi abbiamo un vantaggio, il fattore climatico: sappiamo che il coronavirus ha una sua stagionalità, più o meno dimostrata. Lo vediamo chiaramente che la terza ondata, da noi iniziata un mese dopo rispetto alle altre regioni, per ora ha dimostrato una forza non distruttiva rispetto a dicembre. E se confrontiamo con la prima ondata, questa ultima è stata meno intensa. Noi continuiamo a vaccinare, 22mila in un giorno, e siamo al 90 per cento degli over 80″.

Il 5 per cento degli over 80, tuttavia, non vuole vaccinarsi. Se il target è di 358mila 540 soggetti, il 5 per cento è pari a circa 18mila persone. Questi non riceveranno il siero per loro scelta.

“Siamo arrivati al fondo del barile nella ricerca degli anziani – ha continuato Zaia – Siamo ai numeri piccoli, e questo anche grazie ai sindaci che si sono impegnati tantissimo. Questo fine settimana faremo gli straordinari anche con i vaccini a domicilio. Stiamo andando avanti anche con i 70 79, che toccano quota 60 per cento per la prima dose. Target: 494mila 443. Ad oggi abbiamo inoculato 1milione 244mila 275 dosi tra prime e seconde. Ora dobbiamo avere vaccini. Non perdiamo tempo. Siamo un esercito senza munizioni“.

Breve focus anche sul tema delle aperture.

“Piscine, palestre, centri danza, musei, ristoranti, bar – ha concluso il Governatore – Non è un liberi tutti ma si sta dando un segnale. Il rischio è sempre dietro l’angolo. Continuerà a esserci un monitoraggio e una classificazione. Le linee guida delle regioni tentano di ragionare su aperture in zona rossa. Vedremo come si esprimerà il Cts. Se l’undici giugno ci sarà la partita tra Italia e Turchia, come detto, si dovrà ragionare prima sulle aperture. Fondamentale avere consapevolezza. Massima tutela“.

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