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Covid, Zaia: "L'80,4% in terapia intensiva non è vaccinato" | +319 positivi | Dati 30 agosto 2021

Tornano a preoccupare i focolai nelle case di riposo. E sul ritorno a scuola: "Faremo di tutto per evitare la Dad".

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Covid, Zaia: "In terapia intensiva l'80,4% non è vaccinato" | +319 positivi | Dati 30 agosto 2021

Nuovo aggiornamento con il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia dalla sede della Protezione Civile di Marghera.

Il bollettino

I tamponi molecolari sono 6.338.087, i tamponi rapidi sono 6.449.811. I positivi nelle ultime 24 ore sono 319 su 10.725 tamponi con incidenza 2%. Il numero dei positivi da inizio pandemia sono 454.220, i positivi oggi in isolamento sono 13.086, i ricoveri sono 278 (+13), in area non critica 223 (+9), in terapia intensiva 55 (+4), in terapia intensiva non Covid sono 349, mentre sono 404 le persone assistite nell’area di terapia intensiva totali. I decessi sono 11.683 mentre i dimessi sono 22.849. Sui dati, il Governatore ha affermato:

Come vedete non ne siamo fuori, di certo questi dati rapportati al numero dei positivi hanno una ricaduta più bassa rispetto alle altre ondate, questo perché c’è una popolazione di vaccinati. La vaccinazione ha cambiato il corso della storia del Covid, ti può piacere o meno ma è inconfutabile e innegabile che la vaccinazione ci permette di avere tassi di ospedalizzazione bassi. Oggi i ricoverati in area non critica sono vaccinati per il 22,8%, i vaccinati con una dose sono il 3,8%, i non vaccinati sono 73,4%. In area critica quindi in terapia intensiva abbiamo l’11,8% di vaccinati con due dosi, con una dose sono il 7,8% e l’80,4% sono non vaccinati”.

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Sarà necessaria la terza dose?

Il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia ha ribadito che una donna di 39 anni di Vicenza è in rianimazione e sono sempre più i casi analoghi:

“La signora di 39 anni è entrata sabato negli infettivi e ieri è finita in rianimazione. Sono casi quotidiani ormai, capite che è fondamentale il vaccino. Ricordo che l’accesso alle vaccinazioni lo garantiamo libero senza prenotazione ai ragazzi dai 12 ai 25 anni e a tutti gli over 60, fermo restando che i centri vaccinali sono a disposizione. Nelle ultime 24 ore abbiamo effettuato 13mila iniezioni, ci sono i vaccini e usiamo Pfizer e Moderna”.

Sulla possibile somministrazione della terza dose, Zaia ha affermato:

La terza dose resto convinto che se si dovrà fare, lo dovrà dire la comunità scientifica, l’Ema si dovrà esprimere nelle prossime ore. Da un punto di vista operativo se sarà necessaria la terza dose che ce lo dicano subito e non a ottobre o novembre perché potrebbe essere troppo tardi. Il tema sono gli anziani nelle Rsa e tutti gli over e immunodepressi, abbiamo 30mila ospiti nelle Rsa ed è fondamentale metterli in sicurezza come anche gli ospedali”.

Grande sfida il rientro a scuola

Il Governatore ha parlato dell’imminente inizio della scuola:

Il 13 settembre inizierà la scuola, la sfida è far andare i ragazzi a scuola, faremo una battaglia fino all’ultimo per evitare la Dad. Le vaccinazioni dei ragazzi stanno andando bene, 1 ragazzo su 2 in età scolastica vaccinato, abbiamo mediamente 4mila prenotazioni al giorno dei giovani. Noi contiamo per fine settembre di aver superato l’80% della popolazione vaccinabile che sia vaccinata. I veneti hanno dato un grande segnale di partecipazione. Se oggi siamo aperti lo dobbiamo al 79% dei veneti che si è vaccinato, non ce l’ho con chi non si è vaccinato, non posso condividere però i toni che vedo nei confronti di chi si è vaccinato. Siamo passati dai terrazzini con il ‘andrà tutto bene’ alla guerra tra vaccinati e non vaccinati”.

Focolaio a Mezzane e a Cartigliano

L’assessore Manuela Lanzarin ha portato l’attenzione sui due focolai veneti nelle case di riposo:

“Abbiamo un focolaio a Mezzane nel veronese e uno nel vicentino a Cartigliano, in entrambi i casi si tratta di una Rsa. A Mezzane abbiamo 19 persone positive, si tratta di 14 ospiti e 5 operatori. Ci sono un ospite non vaccinato e due operatori non vaccinati, gli altri sono ospiti vaccinati che probabilmente essendo in una situazione con sistema immunitario debole e patologie, il vaccino ha finito la risposta che può dare. A Cartigliano ci sono 19 ospiti e 5 operatori positivi, anche qui ci sono 2 ospiti non vaccinati e un paio di operatori, il resto sono vaccinati ma nessuna persona ricoverata. Sono quasi tutti asintomatici gli ospiti, qualcuno ha un po’ di febbre. Sono scattati i piani nelle strutture, in alcuni casi è stata fatta la separazione tra ospiti positivi, area grigia con ospiti entrati in contatto e area bianca con coloro che non hanno avuto contatto. Le strutture sono state chiuse per l’accesso ai famigliari per contenere il contagio e capire da dove potrebbe essere arrivato per evitare di allargare il quadro epidemiologico. Non abbiamo mai smesso di fare monitoraggi nelle case di riposo”.

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