A breve inizieranno le vaccinazioni degli ultra 75enni: ecco il calendario del Veneto
La chiamata alla vaccinazione viene fatta attraverso l’invito nominativo via lettera, destinato alla coorte specifica.
Sono in partenza le lettere nominative per tutti i cittadini a cui verrà proposto di effettuare il vaccino anti Covid.
In arrivo altre dosi
Durante la conferenza stampa di oggi, giovedì 28 gennaio 2021 del presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, era presente anche la dottoressa Francesca Russo, responsabile del dipartimento Prevenzione della Regione, che ha parlato del piano vaccini. Nello specifico ha spiegato:
“A oggi, il piano vaccinale alle ore 11 ha registrato 145.619 dosi somministrate, voglio precisare che di queste dosi 33.926 sono seconde dosi quindi il richiamo. Parliamo di 34mila soggetti che hanno completato il ciclo vaccinale, sono soggetti della popolazione target compresa nella fase 1 che rispecchia quella nazionale che sono gli operatori del servizio sanitario regionale o del servizio sanitario privato accreditato e soggetti che si trovano nelle strutture residenziali tra anziani ospiti ed operatori. Il piano ha avuto una battuta di arresto legata alla fornitura ridotta data dalla Pfizer. Ieri è arrivata la nota dal commissario Arcuri con la programmazione delle dosi del vaccino per il mese di febbraio”.
Come procederanno
La dottoressa Russo ha proseguito:
“Da un lato abbiamo un numero di dosi e dall’altro un tipo di vaccino a disposizione. Prevalentemente abbiamo dosi di Pfizer che ha bisogno di un certo tipo conservazione, di ricomposizione prima della somministrazione. Questo implica che dev’essere usato nelle strutture e ambulatori della sanità pubblica e non da dare ai medici di medicina generale perché sarebbe un aggravo. Abbiamo un piccolo quantitativo di vaccino Moderna, che deve avere un certo tipo di conservazione e dev’essere usato in un arco tempo. Due vaccini che vengono affidati per la somministrazione alla sanità pubblica. Dobbiamo chiudere la fase uno che prevede gli operatori sanitarie e le strutture residenziali ma anche i soggetti ultra 80enni”.
Due fasi ben distinte
La dottoressa ha spiegato che c’è la fase 1 a e la fase 1 b che nello specifico quest’ultima è quella degli ultra 80enni. Russo ha spiegato:
“Dobbiamo iniziare anche con la popolazione generale. Sulla base delle forniture che ci verranno date a partire dalla prima settimana di febbraio avremo la possibilità di completare entro la prima settimana di febbraio e un po’ nella seconda tutti i cicli iniziali che abbiamo avviato. Ci mancano 76mila dosi e riusciamo a completarle, complessivamente tra Pfizer e Moderna abbiamo in consegna 250mila dosi per il mese di febbraio, ce ne mancano 76mila per chiudere i primi 110mila che abbiamo vaccinato e poi iniziamo a fare gli altri della fase 1 che mancano che sono altri 100mila”.
Il calendario delle vaccinazioni
La chiamata alla vaccinazione viene fatta attraverso l’invito nominativo via lettera, destinato alla coorte specifica. La persona che riceve l’invito nominativo avrà l’indicazione del giorno, dell’ora e dove recarsi per l’effettuazione del vaccino. A febbraio si inizierà con la vaccinazione della popolazione generale che partirà con la chiamata degli ultra 75enni. Il calendario prevede:
- dalla settimana 15 febbraio, verranno chiamati i nati del 1941 che sono 43.346;
- la settimana successiva dal 22 febbraio, verranno chiamati i nati 1946, che sono 46.371;
- il 1 marzo verranno chiamati i nati nel 1940 che sono 40.500
- l’8 marzo verranno chiamati i nati nel 1945 che sono 46.700