Previsione statistica: fra dieci anni 44.183 lavoratori in meno in provincia di Padova
Proiezioni demografiche Istat elaborate dalla della CGIA di Mestre: la combinazione fra calo di nascite, ma soprattutto invecchiamento della popolazione (ovvero il cosiddetto "inverno demografico") è preoccupante

Le proiezioni demografiche (l’Ufficio studi della CGIA di Mestre ha elaborato previsioni Istat) indicano che, entro i prossimi dieci anni, la popolazione in età lavorativa presente in Italia diminuirà di quasi 3 milioni di unità (precisamente 2.908.000), pari a una riduzione del 7,8 per cento.
Spoiler: se nella provincia di Padova al momento vivono 593.569 cittadini in età lavorativa, fra dieci anni, nel 2035, saranno 549.386, ovvero 44.183 in meno, pari a un calo -7,4%.
Meno nascite, più anziani, uguale meno lavoratori
Il che significa insomma che fra dieci anni la platea di potenziali lavoratori scenderà da 37,3 milioni a 34,4 milioni.
Va bene, c'è l'intelligenza artificiale pronta a sostituirsi ai lavoratori umani... Ma ironia a parte, la combinazione fra calo di nascite, ma soprattutto invecchiamento della popolazione (ovvero il cosiddetto "inverno demografico") è preoccupante: il nostro Paese rischia lo “spopolamento” della coorte anagrafica potenzialmente occupabile.
Secondo lo studio della Cgia non esistono misure efficaci in grado di modificare questa tendenza in tempi ragionevolmente brevi. Inoltre, nemmeno il ricorso alla manodopera straniera potrà risolvere completamente la situazione.
Una prima conseguenza sarà un progressivo rallentamento del Pil.
Inoltre, una popolazione sempre più anziana e meno giovane dovrà affrontare un aumento rilevante della spesa previdenziale, sanitaria e assistenziale, con implicazioni molto negative anche sui conti pubblici.
Chi sta messo meglio e chi peggio
Molte aziende, in particolare quelle di piccole dimensioni, saranno costrette a ridurre gli organici a causa dell’impossibilità di procedere ad assunzioni.
Per quanto riguarda le medie e grandi imprese, invece, la problematica potrebbe risultare meno rilevante: grazie alla possibilità di offrire salari superiori alla media, orari flessibili, benefit e pacchetti significativi di welfare aziendale, i giovani presenti sul mercato del lavoro tenderanno a preferire le realtà più strutturate piuttosto che le piccole e micro imprese che solo in piccola parte sono in grado di erogare tali benefici.
Una società prevalentemente composta da persone in età avanzata rischia di ridurre il volume d’affari del mercato immobiliare, dei trasporti, della moda e del settore ricettivo (HoReCa).
Al contrario, il settore bancario potrebbe essere tra i pochi a beneficiare di alcuni effetti positivi: grazie a una maggiore inclinazione al risparmio rispetto alle altre coorti anagrafiche, la popolazione anziana potrebbe incrementare il valore economico dei propri depositi, favorendo così le istituzioni creditizie.
Le regioni più penalizzate
Il Veneto è al nono posto nella classifica delle regioni con le previsioni più virtuose, ma soprattutto è perfettamente in linea con il dato percentuale nazionale.
Regioni | 2025 | 2035 | Variazione 2035 - 2025 (10 anni) | Var. % |
Sardegna | 979.803 | 832.106 | -147.697 | -15,1 |
Basilicata | 336.230 | 286.545 | -49.685 | -14,8 |
Puglia | 2.458.271 | 2.145.464 | -312.807 | -12,7 |
Calabria | 1.154.170 | 1.014.720 | -139.450 | -12,1 |
Molise | 179.896 | 158.573 | -21.323 | -11,9 |
Campania | 3.636.994 | 3.206.638 | -430.356 | -11,8 |
Sicilia | 3.029.457 | 2.675.347 | -354.110 | -11,7 |
Abruzzo | 791.801 | 710.415 | -81.386 | -10,3 |
Valle d'Aosta | 77.161 | 70.010 | -7.151 | -9,3 |
Umbria | 525.214 | 477.888 | -47.326 | -9,0 |
Marche | 921.483 | 848.321 | -73.162 | -7,9 |
Veneto | 3.073.865 | 2.835.120 | -238.745 | -7,8 |
Piemonte | 2.627.017 | 2.431.558 | -195.459 | -7,4 |
Lazio | 3.674.816 | 3.407.698 | -267.118 | -7,3 |
Liguria | 912.269 | 850.308 | -61.961 | -6,8 |
Friuli-Venezia Giulia | 737.847 | 687.984 | -49.863 | -6,8 |
Toscana | 2.281.762 | 2.141.145 | -140.617 | -6,2 |
Trentino-Alto Adige | 691.294 | 670.038 | -21.256 | -3,1 |
Lombardia | 6.433.550 | 6.243.842 | -189.708 | -2,9 |
Emilia-Romagna | 2.827.158 | 2.748.151 | -79.007 | -2,8 |
ITALIA | 37.350.058 | 34.441.871 | -2.908.187 | -7,8 |
Nord Ovest | 10.049.997 | 9.595.718 | -454.279 | -4,5 |
Nord Est | 7.330.164 | 6.941.293 | -388.871 | -5,3 |
Centro | 7.403.275 | 6.875.052 | -528.223 | -7,1 |
Mezzogiorno | 12.566.622 | 11.029.808 | -1.536.814 | -12,2 |
Calo occupazionale in provincia di Padova
A livello più locale, invece, su 107 province, Padova si colloca al 42esimo posto fra le più virtuose (all'65esimo se si guarda la classifica al contrario, dal punto di vista dei territori che dovrebbero preoccuparsi di più).
In sostanza, se nella nostra provincia al momento vivono 593.569 cittadini in età lavorativa, fra dieci anni saranno 549.386, ovvero 44.183 in meno, pari a un calo -7,4%.
I DATI DI TUTTE LE ALTRE PROVINCE: Allarme occupazione: tra dieci anni 3 milioni di lavoratori in meno