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Grafica Veneta: l'azienda non assumerà i 22 pakistani vittime di caporalato

Il tavolo coordinato dalla Prefettura tra organizzazioni sindacali e azienda si è concluso con le due parti che hanno abbandonato la discussione.

Grafica Veneta: l'azienda non assumerà i 22 pakistani vittime di caporalato
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Nulla di fatto. Si potrebbe riassumere così, in estrema sintesi, l'esito del "confronto" tra le parti sindacali e l'azienda: sul tavolo coordinato dalla Prefettura, c'era la richiesta di assunzione a tempo indeterminato dei 22 lavoratori sfruttati. Richiesta che non sarà accolta dalla ditta.

Grafica Veneta: l'azienda non assumerà i 22 pakistani vittime di caporalato

Ieri, lunedì 16 agosto 2021, negli uffici della Prefettura, si è svolto il quarto incontro fra le Organizzazioni Sindacali e la Grafica Veneta SPA alla presenza del Viceprefetto Vicario Luigi Vitetti e del Vicario del Questore Domenico Farinacci.

L'azienda lamenta "contingenze finanziarie"

All’inizio della riunione, la parte datoriale ha immediatamente manifestato la volontà di abbandonare il tavolo delle trattative, lamentando contingenze finanziarie che impedirebbero di andare incontro alle richieste delle rappresentanze dei lavoratori, specie per quanto riguarda le assunzioni a tempo indeterminato.

Assunzioni no, risarcimenti forse

Richiesta di specificare la propria posizione, la Società ha infatti riferito che, nell’attuale situazione economica, potrebbe solo considerare composizioni risarcitorie, valutate caso per caso, nonché limitatissime assunzioni a tempo determinato; ha quindi confermato di non voler proseguire i lavori del tavolo istituzionale.

La Prefettura "spinge" per altre negoziazioni

Le parti sindacali, preso atto della volontà di interrompere le trattative, hanno a loro volta abbandonato il tavolo. La Prefettura auspica che il lavoro di mediazione e di incontro fra le parti sociali possa proseguire sulla base dei punti di contatto individuati nel corso delle negoziazioni.

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