Export manifatturiero padovano, nel 1° trimestre 2022 +20,2%: sfiorati i 3 miliardi di euro
Un 18,4% in più si registra nelle esportazioni verso i Paesi dell’Unione Europea post Brexit, mentre + 22,8% è l’incremento segnalato per i Paesi extra europei
Le esportazioni manifatturiere hanno registrato una crescita in valore pari a +20% rispetto allo stesso trimestre del 2021.
Export manifatturiero padovano, nel 1° trimestre 2022 +20,2%: sfiorati i 3 miliardi di euro
A Padova, nel primo trimestre del 2022, le esportazioni manifatturiere hanno registrato una crescita in valore pari a +20% rispetto allo stesso trimestre del 2021, sfiorando i 3 miliardi di euro. Un 18,4% in più si registra nelle esportazioni verso i Paesi dell’Unione Europea post Brexit, mentre + 22,8% è l’incremento segnalato per i Paesi extra europei.
E’ quanto emerge dall’elaborazione dei dati Istat, realizzato dall’Ufficio Studi di Confartigianato del Veneto. A registrare le migliori performance, nei settori a più alta concentrazione di medie e piccole imprese sono: i prodotti in legno e sughero (+53,7%), gli articoli in pelle (32,5%) e i prodotti tessili (32,2%).
Per quanto riguarda i principali Paesi di destinazione dei prodotti made in Padova, all’interno dell’Unione Europea post Brexit, sono la Germania, la Francia e la Spagna, mentre i Paesi extra europei che scelgono maggiormente la nostra produzione sono Stati Uniti, Regno Unito e Svizzera.
La Germania, dunque, guida la classifica dei Paesi europei con un importo di 419 milioni di Euro esportati ed un incremento di esportazioni del 29.3% rispetto al primo trimestre 2020. Negli Stati Uniti esportiamo per oltre 251 milioni di Euro, registrando un aumento del 37% rispetto al 2020.
“I dati positivi registrati nella provincia di Padova rispecchiano i risultati della nostra regione che si conferma al terzo posto nel ranking nazionale – spiega Gianluca Dall’Aglio, Presidente di Confartigianato Imprese Padova. Si tratta di un risultato rilevante che conferma come le aziende padovane e venete abbiano un posizionamento straordinario sui mercati internazionali, grazie alla qualità dei prodotti e all'offerta di servizi personalizzati per i clienti esteri. L’incremento dell’export conferma la resilienza del nostro sistema produttivo alle crisi, un’inclinazione che deve essere sostenuta anche con misure che favoriscano la crescita di consumi interni”.