Studio Confartigianato

Crisi di Governo, alle piccole imprese padovane costerà più di 938 milioni di euro

Il Presidente Dall’Aglio: “Pagheremo un prezzo altissimo e non solo in termini economici ma anche di mancate riforme (giustizia, appalti, fisco) che valgono la competitività del Paese”.

Crisi di Governo, alle piccole imprese padovane costerà più di 938 milioni di euro
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A stimare la cifra è stato l’Ufficio studi di Confartigianato del Veneto.

Crisi di Governo, alle piccole imprese padovane costerà più di 938 milioni di euro

938 milioni di Euro: a tanto ammonterebbe il prezzo della crisi di Governo per le piccole imprese padovane. A stimare la cifra è stato l’Ufficio studi di Confartigianato del Veneto, che ha definito sette ambiti che subiranno i pesanti effetti di questa situazione.

“Questa instabilità preoccupa tantissimo le piccole e medie imprese della nostra provincia. In ballo non ci sono solo i 49,5 miliardi di euro e 2,5 punti di PIL stimati, a livello nazionale, dal nostro ufficio studi, dovuti anche al blocco di riforme che, forse, valgono ancora di più in termini di competitività: la riforma della giustizia, in particolare quelle civile e tributaria, la riforma fiscale e quella degli appalti – spiega Gianluca Dall’Aglio, Presidente di Confartigianato Imprese Padova-. Il Paese, le imprese, i lavoratori, la società e i cittadini non possono stare senza un Governo nei suoi pieni poteri sino a fine anno. Ancora una volta la conflittualità della politica finisce per danneggiare tutti, a partire dalle nostre imprese che avevano già pagato un prezzo altissimo per le emergenze che hanno caratterizzato gli ultimi due anni. Ancora una volta dobbiamo constatare la distanza tra il mondo produttivo e chi ci governa”.

Confartigianato ha calcolato le conseguenze che potrebbero essere provocate dalla crisi di governo. Gli otto differenti effetti mettono a rischio occupazione almeno 5mila lavoratori delle PMI. In particolare, secondo l’analisi di Confartigianato la crescita degli investimenti si ridurrebbe di oltre 94 milioni di euro, verrebbero meno circa 208 milioni di interventi contro il caro-energia per famiglie e imprese che pagherebbero anche 56 milioni in più per il rialzo dei tassi di interesse sui prestiti bancari, dovremmo rinunciare a quasi 74 milioni di effetto espansivo della legge di bilancio 2023, mentre peserebbe per 68 milioni la deviazione dal sentiero di riduzione della pressione fiscale. E ancora, un incompleto raggiungimento degli obiettivi del Pnrr metterebbe a rischio 337 milioni di finanziamenti Ue, il blocco dei crediti fiscali per i bonus edilizia peserebbe per 98 milioni sulle imprese padovane. Stimiamo un effetto recessivo complessivo di circa 5mila posti di lavoro in provincia.

“Sono in ballo -prosegue Dall’Aglio- 55 snodi obbligati del Pnrr da centrare nel secondo semestre del 2022 (39 traguardi e 16 obiettivi), cui è legata la terza rata europea. Molti dipendono da riforme fondamentali per la competitività di imprese e territori e anche per la società. C’è la legge per la concorrenza, riforma centrale nel Pnrr, ma non solo. Il completamento delle riforme della giustizia civile, penale e tributaria. E ancora la riforma fiscale e degli appalti che avrebbero dovuto sburocratizzare e aggiornare quadri normativi molto datati”.

“Dalla tempesta del Covid -conclude- siamo usciti con la consapevolezza che l’Italia ha retto anche grazie a noi e che il nostro modello di impresa è stato determinante nel sostenere il tessuto economico e sociale. L’orgoglio, la passione, la voglia di farcela non ci mancano. Non saremmo imprenditori se non avessimo la forza di metterci alla prova ogni giorno. Quello che vogliamo è un Paese che sostenga con convinzione 4 milioni di ‘piccoli giganti’ coraggiosi che contribuiscono a fare dell’Italia la seconda manifattura d’Europa dopo la Germania e che si battono per restare competitive, nonostante tutto”.

L'impatto della crisi di governo in provincia di Padova

Dall’Aglio: “Ora continuità di impegno per dare risposte ai problemi del Paese”

Il Presidente di Confartigianato Imprese Padova Gianluca Dall’Aglio auspica che, in attesa delle consultazioni elettorali che rappresentano il valore fondante della democrazia, le forze politiche e il Governo chiamato a gestire gli affari correnti continuino ad operare con senso di responsabilità al servizio del bene comune.

“L’interesse generale del Paese – sottolinea – impone di mantenere tensione pragmatica e continuità di impegno per dare velocemente risposte alle emergenze delle imprese e dei cittadini. Non possiamo permetterci mesi di incertezza e di ulteriori divisioni politiche di fronte ai tanti, gravi problemi che esigono risposte immediate. Ne va del futuro dell’Italia e della nostra credibilità in ambito internazionale che il Presidente Draghi ha saputo garantire con la guida dell’Esecutivo”.

“Subiamo una crisi di governo – aggiunge Dall’Aglio – che auspicavamo potesse trovare soluzione nella normale dialettica politica. Abbiamo bisogno di uscire dall’ansia e dal senso di precarietà che sono condizioni nemiche del ‘fare impresa’. Gli imprenditori continuano a confidare nel PNRR e nelle riforme annunciate per risollevarsi e contribuire allo sviluppo del Paese, dopo la pandemia e oggi alle prese con rincari di energia e materie prime, crescita dell’inflazione, aumento del costo del denaro. Per non disperdere le loro energie e la loro fiducia, quel percorso non può interrompersi e deve trovare continuità anche in coloro che saranno chiamati a guidare l’Italia”.

“Confidiamo – conclude il Presidente di Confartigianato Imprese Padova – che la classe politica che gli italiani indicheranno con le elezioni sappia onorare la missione di servizio nei confronti del Paese, impegnandosi con senso di responsabilità per dare all’Italia un governo saldo e coeso, in grado di affrontare le grandi sfide che ci attendono e di assicurare autorevolezza e dignità internazionale”.

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