Padova

Boschetto: "Per rispondere alle imprese bisogna cambiare direzione sul fisco per rilanciare la competitività"

Il presidente di Confartigianato Imprese Padova, Roberto Boschetto ha commentato il discorso pronunciato dal presidente del Consiglio al Sentato.

Boschetto: "Per rispondere alle imprese bisogna cambiare direzione sul fisco per rilanciare la competitività"
Pubblicato:

La priorità deve essere la riduzione consistente della pressione fiscale – continua-, un obiettivo ambizioso per rilanciare la competitività del Paese da raggiungere rapidamente e con le risorse adeguate.

Riduzione della pressione

“Per uscire dalla crisi, è necessaria una riduzione consistente della pressione fiscale. Le oltre 25mila imprese della provincia di Padova chiedono risposte urgenti su questo fronte e confidiamo che Draghi sia pronto a darle!”.

Così il Presidente di Confartigianato Imprese Padova, Roberto Boschetto ha commentato il discorso pronunciato dal Presidente del Consiglio al Sentato. Boschetto facendo eco a quanto espresso dal Presidente nazionale dell’associazione di categoria Marco Granelli, ha spiegato:

“Non servono interventi spot su singole imposte. Condividiamo invece la necessità espressa dal Presidente Mario Draghi in Senato di affrontare la riforma del fisco con un approccio complessivo, utilizzando il contributo di una commissione di esperti e le indicazioni che provengono dai rappresentanti delle imprese”.

Obiettivo ambizioso

Boschetto ha poi spiegato:

“La priorità deve essere la riduzione consistente della pressione fiscale, un obiettivo ambizioso per rilanciare la competitività del Paese da raggiungere rapidamente e con le risorse adeguate, per abbattere il carico fiscale che nel 2021 in Italia, secondo previsioni della Commissione Europea, sarà nazionalmente superiore di 24 miliardi rispetto alla media dell’Eurozona, pari ad un maggiore prelievo di 943 euro per famiglia. Oltre alla diminuzione della pressione fiscale, va anche semplificata la modalità di pagare le tasse, eliminando adempimenti inutili e costosi che ci collocano all’ultimo posto nell’Ue e al 128° posto nel mondo, oltre che per la pressione del fisco, anche per i tempi e le procedure burocratiche. Un esempio: l’introduzione dell’obbligo di fatturazione elettronica e della trasmissione telematica dei corrispettivi impone di abrogare adempimenti onerosi divenuti ridondanti, come il regime dello split payment e quello del reverse charge”.

Seguici sui nostri canali