Assemblea nazionale Confartigianato, la delegazione padovana: "Piccole imprese per il futuro"
Il Presidente Boschetto: “La nostra associazione ha voluto ribadire il ruolo sociale ed economico delle piccole imprese nella costruzione del futuro”.
Assemblea nazionale di Confartigianato, presente a Roma anche una delegazione padovana (nella foto di copertina da sinistra: Gianluca Dall’Aglio, Vice Presidente di Confartigianato Imprese Padova, Tiziana Chiorboli, Presidente di Confartigianato acconciatori, Marco Granelli, Presidente nazionale di Confartigianato, Roberto Boschetto, Presidente di Confartigianato Padova e Veneto, Tiziana Pettenuzzo, Segretario generale di Confartigianato Padova e Raffaele Zordanazzo, Presidente di Anap Padova).
Assemblea nazionale Confartigianato
C’era anche una delegazione padovana, guidata dal Presidente Roberto Boschetto, all’annuale assemblea di Confartigianato Imprese, che si è tenuta a Roma il 30 novembre.
“E’ stata l’occasione per ricordare alle forze politiche e al Governo il ruolo centrale che la piccola impresa artigiana sta avendo nel processo di uscita dalla crisi sanitaria ed economica e nella costruzione del futuro – spiega Boschetto -. Come ha ribadito il presidente nazionale Granelli, noi rivendichiamo il fatto che le nostre imprese siano naturalmente sostenibili, perché radicate nelle comunità nelle quali operano. Le nostre aziende, anche durante la pandemia, sono state volano di occupazione stabile, anche grazie agli enti bilaterali che hanno sostenuto il reddito”.
I numeri e l'appello a Giorgetti
Sono oltre 24.800 le imprese artigiane che operano in provincia di Padova, occupano più di 64mila addetti. Durante l’assemblea non sono mancati gli appelli, lanciati al Ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti presente all’incontro:
“La nostra associazione ha voluto ribadire la necessità di una piena inclusione delle piccole imprese nel PNRR, – precisa Boschetto –. Le grandi riforme del fisco, della burocrazia e della giustizia civile non possono essere più rimandate, per rimuovere gli ostacoli storici allo sviluppo del Paese e al rilancio delle attività produttive e c’è preoccupazione per il DL Concorrenza, sul quale Confartigianato chiede ragionevolezza e dialogo, alla luce delle novità che riguardano il comparto taxi, già duramente colpito dalla crisi”.
Lo spauracchio degli aumenti di energia e materie prime
Ma ciò che maggiormente preoccupa il comparto artigiano è l’aumento di materie prime ed energia:
“Confartigianato ha denunciato rincari del 35,2% in un anno delle materie prime non energetiche che costano 46,2 miliardi alle piccole imprese – sottolinea Boschetto. Abbiamo ribadito che anche sul fronte dell’energia elettrica, servono riforme strutturali perché le nostre aziende pagano il prezzo più alto d’Europa, il 23 per cento in più della media dell’eurozona. Non solo: a causa di una profonda iniquità nell’attribuzione degli oneri generali di sistema, meno consumano, più pagano Bisogna eliminare queste distorsioni”.