Eccellenze nel Veneto

Tour veneto di importanti inaugurazioni per il Ministro dell’Università e della Ricerca

Presente al varo di attività internazionali ai massimi livelli il Ministro Anna Maria Bernini

Tour veneto di importanti inaugurazioni per il Ministro dell’Università e della Ricerca

Ieri, lunedì 6 ottobre 2025, il Ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, ha inaugurato a Padova il nuovo laboratorio di fisica sperimentale e astrofisica dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), dedicato allo studio delle stelle e degli esopianeti.

Un laboratorio (da ns. archivio fotografico)

Si tratta del varo di una nuova struttura dedicata all’astrofisica che la Ministro ha voluto presiedere e per l’importanza delle ricerche nel campo dell’astrofisica.

Il nuovo laboratorio, infatti, contribuirà all’avanzamento della conoscenza scientifica, in particolare nello studio delle stelle e dei pianeti al di fuori del nostro sistema solare.

Due in una

L’inaugurazione del nuovo laboratorio universitario si è accompagnata, nella stessa giornata alla celebrazione nella Sala dei Giganti dell’Università di Padova, all’avvio delle attività del Cherenkov Telescope Array Observatory (CTAO) che, una volta completato, sarà il più grande e potente al mondo per l’osservazione dell’Universo nello spettro dei raggi gamma.

Inaugurazione del CTAO nella Sala dei Giganti

Eminenti ospiti

Anche in questo caso, la cerimonia, voluta dal Ministero dell’Università e della Ricerca, ha visto la presenza del Ministro Anna Maria Bernini e la partecipazione di autorità e delegati dei Membri Fondatori del CTAO: Austria, Croazia, European Southern Observatory (ESO), Francia, Germania, Italia, Polonia, Repubblica Ceca, Slovenia, Spagna, e Svizzera.

Anna Maria Bernini – Ministro

“Con l’avvio delle attività del Cherenkov Telescope Array Observatory, celebriamo un momento di grande orgoglio per la ricerca e per l’Italia. Padova, la città dove Galileo trascorse gli anni più proficui per i suoi studi, segnando l’inizio di una nuova stagione per la scienza, oggi rafforza il suo ruolo di protagonista dell’innovazione grazie a questo progetto internazionale di straordinaria portata. Il CTAO conferma la capacità dell’Italia di essere centrale nella costruzione delle più avanzate infrastrutture di ricerca. Il nostro Paese non è soltanto tra i fondatori del CTAO ERIC, ma continua a offrire un contributo decisivo in termini di competenze e tecnologie. Il Veneto concorre così a rafforzare la competitività dell’intero sistema Paese, creando opportunità per i giovani ricercatori e aprendo nuove strade di collaborazione a livello globale. È così che onoriamo la nostra tradizione scientifica, da Galileo a oggi, guardando al futuro con la fiducia di chi sa che la conoscenza è la chiave del progresso”.

Il CTAO ERIC, acronimo che sta per Consorzio Europeo di Infrastrutture di Ricerca, è un Ente regolato dal diritto comunitario ed è supportato, come visto, da 10 Paesi che hanno dato vita a questa organizzazione intergovernativa.
Tra di essi vi è l’Italia che, oltre ad essere tra i Membri Fondatori, è il Paese che ha guidato e ospitato i negoziati per la sua costituzione.

La sede centrale del CTAO sarà a Bologna e contribuirà allo sviluppo tecnologico, alla costruzione e alle operazioni dell’Osservatorio.

Stuart Mc Muldroch – Direttore Generale CTAO

“Il CTAO è diventato un ERIC, un’organizzazione europea con una portata e un sostegno che si estendono oltre il continente, nei due emisferi del Globo. È un piacere essere qui oggi per celebrare questo progresso internazionale che porterà a importanti scoperte scientifiche”.

L’ambizioso progetto scientifico e tecnologico del CTAO prevede, infatti, la costruzione di una schiera di oltre 60 telescopi di tre differenti dimensioni distribuiti in due siti, presso l’isola di La Palma (arcipelago delle Canarie, Spagna) per l’emisfero boreale e in Cile per quello australe.

Presso il sito CTAO-Nord, è attualmente in fase di collaudo il prototipo dei telescopi più grandi, cosiddetti Large-Sized Telescope o LST, che hanno uno specchio principale di 23 metri di diametro, insieme ad altri tre LST in diversi stadi di costruzione.

Presso il sito CTAO-Sud, presto inizieranno i lavori di installazione dei primi cinque telescopi di piccola taglia, denominati Small-Sized Telescopes (SST) e due MST, la cui consegna è prevista il prossimo anno mentre l’Osservatorio potrà gestire configurazioni intermedie di telescopi già a partire dal 2027.

Marco Pallavicini – Giunta esecutiva dell’INFN

“L’inaugurazione del Cherenkov Telescope Array Observatory dà nuovo slancio alla ricerca dei raggi gamma in Europa. Con esso progrediremo più rapidamente verso il completamento dell’Osservatorio, e saremo quindi sempre più vicini a esplorare l’Universo oltre i confini dello spettro elettromagnetico conosciuto”.

Il CTAO studierà le sorgenti cosmiche più violente dell’Universo, come buchi neri, pulsar e supernove, per comprendere i fenomeni fisici ad altissime energie che li governano e fornire una visione senza precedenti dell’Universo. Obiettivi che saranno raggiunti grazie allo sviluppo e all’utilizzo di tecnologie all’avanguardia e sistemi informatici di raccolta, analisi e archiviazione di enormi quantità di dati di ultima generazione.

Roberto Ragazzoni – Istituto Nazionale Astrofisica.

“L’Istituto Nazionale di Astrofisica – ha detto il presidente Ragazzoni – anche in questo caso fa gioco di squadra, sia nella collaborazione internazionale, sia con la continua e proficua collaborazione con Enti ed Università italiane”.

Il CTAO è stato riconosciuto come “Punto di Riferimento” nella Roadmap 2018 del Forum Europeo Strategico sulle Infrastrutture di Ricerca (ESFRI) ed è stato classificato come la principale priorità tra le nuove infrastrutture da terra nella Roadmap 2022-2035 di ASTRONET.

A Rovigo invece…

Il Ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, ha partecipato alla inaugurazione dell’Einstein Telescope dove ricerca e innovazione si incontrano per esplorare i confini dell’universo.

Il nuovo laboratorio CoMET – Coating Materials for Einstein Telescope, inaugurato sempre il 6 ottobre 2025 al CenSer di Rovigo, è una infrastruttura di ricerca dedicata allo sviluppo dei rivestimenti ottici degli specchi che saranno impiegati nel futuro Einstein Telescope (ET), grande rivelatore europeo di onde gravitazionali.

Inaugurazione laboratorio CoMET al CenSER di Rovigo

A ricevere il Ministro vi erano la Rettrice dell’Università di Padova Daniela Mapelli, il componente della giunta esecutiva dell’INFN Marco Pallavicini e la Vice Presidente Vicario della Fondazione Cariparo Damiana Stocco.