Progetto "Waste Reduce”, a Carmignano di Brenta secondo meeting per ridurre l’impatto dei rifiuti nelle aree protette
Arpav, ETRA, Istituto di Agricoltura e Turismo di Parenzo, Università degli Studi di Trieste, ETIFOR e Regione Istriana assieme per l'ambiente
Martedì 14 gennaio 2025, a Carmignano di Brenta, si è svolto il secondo meeting di Waste Reduce, progetto Interreg Italia-Croazia finanziato dall'Unione Europea per ridurre l'impatto dei rifiuti nelle aree protette e Natura 2000 che coinvolge vari partner pubblici e privati fra cui Arpav, ETRA, Istituto di Agricoltura e Turismo di Parenzo, Università degli Studi di Trieste, ETIFOR e Regione Istriana.
"Nel contrasto all'abbandono dei rifiuti lungo i corsi fluviali, in particolare nelle aree protette, focus del progetto Waste Reduce, e nella prevenzione dell'arrivo di tali rifiuti al mare, è fondamentale - ha evidenziato Stefania Tesser di Arpav - il coinvolgimento dei diversi soggetti che a vario ruolo si devono occupare della tutela dei corsi d'acqua e della pulizia del territorio. Ruolo dell'Agenzia nel progetto è quello di facilitare condivisioni e sinergia verso il comune obiettivo e capire quali strumenti a disposizione della normativa regionale e nazionale di settore possono risultare efficaci".
Continuando i commenti rilasciati a fine meeting, Barbara Sladonja dell’Istituto per l’Agricoltura e il Turismo di Parenzo, coordinatrice del progetto ho proseguito dicendo:
"Italia e Croazia condividono il mare Adriatico, ma anche le sfide come l'inquinamento. A causa del crescente numero di visitatori, i rifiuti si accumulano in modo incontrollato sulla terraferma nelle aree protette e Natura 2000, e ciò porta all'inquinamento ambientale. Inoltre, i rifiuti trasportati dai fiumi e causati dal turismo costiero, spesso finiscono in Adriatico e minacciano l'ambiente acquatico. Questo problema ha effetti transfrontalieri e necessita di una gestione congiunta. Waste Reduce è il primo progetto Interreg Italo-Croato a supportare le politiche e le pratiche di protezione ambientale dell'UE e locali relative alla gestione dei rifiuti nelle aree protette e Natura 2000".
Al partner croato, poi, è stata Etra a fare eco, cosi:
"Il progetto - precisa Flavio Frasson, presidente ETRA - che nella parte italiana, si concentra nei comuni padovani toccati dal parco del Brenta, individua quattro livelli di azione: monitorare la quantità e la tipologia di rifiuti presenti nelle aree pilota; sensibilizzare i cittadini e i turisti sui danni causati dai rifiuti e promuovere comportamenti responsabili; implementare strategie per diminuire la produzione di rifiuti e favorire il riciclo e il riuso; bonificare le aree già inquinate dai rifiuti".
Insomma: disperdiamo tutti meno rifiuti, e se ne disperdiamo, raccogliamoli.
Nel lavoro svolto fino ad ora sono state identificate le aree interessate dal progetto, lungo il Brenta e coinvolti i comuni di Carmignano, Fontaniva e Grantorto, avviato il processo per la dotazione di due telecamere da usare nelle aree pilota.
Nei prossimi mesi ci sarà l’installazione di telecamere e saranno avviati corsi di formazione per utilizzarle; saranno inoltre promossi incontri informativi con la popolazione e le associazioni locali e l’organizzazione di giornate ecologiche con le scuole.
Appuntamento a Villa Contarini di Piazzola sul Brenta, dove il 30 gennaio 2025 andrà in scena il prossimo partner meeting.