Violenze sessuali nei confronti di una minore e della figliastra, arrestato 56enne
Colpita ripetutamente con calci e pugni, veniva pure privata del telefono cellulare, distruttole e sottrattole in occasione di una delle tante aggressioni.
La Polizia di Stato della Questura di Padova ha tratto in arresto un uomo di 56 anni, di nazionalità filippina, riconosciuto colpevole e condannato a 5 anni e 6 mesi di reclusione per reati di maltrattamenti e violenza sessuale aggravata in danno di minore (fatti commessi in provincia).
Già denunciato per una vicenda risalente a sei anni fa
Già denunciato dalla stessa Squadra Mobile per una pregressa vicenda (risalente al 2015), in relazione alla quale veniva già indagato per presunte molestie sessuali (commesse a Padova) ai danni di una ragazza di 18 anni, ma all'epoca dei fatti minorenne, di cui frequentava l’abitazione di famiglia, l’uomo è stato arrestato una prima volta nel 2018, a seguito della denuncia sporta dalla sua convivente e connazionale.
Aggressioni e minacce di morte
La donna, che conviveva con l’uomo ormai da circa 3 anni, da cui aveva avuto pure un figlio, e già madre di altri figli avuti da un precedente matrimonio, subiva ormai da diverso tempo aggressioni fisiche ed ingiurie, e persino minacce di morte da parte del compagno, tutte dovute alla morbosa gelosia nutrita da costui, che l’accusava immotivatamente di avere degli amanti. Colpita ripetutamente con calci e pugni, veniva pure privata del telefono cellulare, distruttole e sottrattole in occasione di una delle tante aggressioni. Non sentendosi più sicura e temendo per l’incolumità propria e dei suoi figli, la donna ha deciso circa 3 anni fa di denunciare il tutto alle forze dell'ordine. Ad essere vittima dell’uomo anche la figliastra, minorenne, che ne aveva ricevuto nel tempo le attenzioni sessuali.
L'arresto
Le indagini hanno portato quasi da subito all’arresto e all’allontanamento dell’uomo dall’ambito famigliare, e successivamente alla sua condanna a 5 anni e 6 mesi di reclusione, disposta con sentenza emessa il 2019 dal Tribunale Ordinario di Padova, poi confermata dalla Corte D'Appello di Venezia e dalla Corte Suprema di Cassazione, che proprio il giugno ha dichiarato inammissibile il ricorso avanzato dall’imputato. Spiccato l’ordine di cattura da parte della Procura della Repubblica di Padova, i poliziotti della Squadra Mobile hanno ricercato e finalmente rintracciato l’uomo nel corso della mattinata odierna, conducendolo subito dopo nel carcere di Padova.