Villa Contarini, dalla Regione i fondi per proseguire i lavori
Forcolin e Corazzari: "Investimento che guarda al futuro"
La Giunta regionale, su proposta del vicepresidente Gianluca Forcolin, assessore al Patrimonio, di concerto con il collega alla Cultura, Cristiano Corazzari, facendo seguito ad una specifica variazione di bilancio ha approvato le modalità per dare attuazione ad ulteriori interventi di valorizzazione di due complessi architettonici di grande pregio, importanza storica e rilievo culturale turistico e di proprietà della Regione del Veneto: Villa Contarini a Piazzola sul Brenta (Padova) e Villa Pepoli di Trecenta (Rovigo), detto il Palazzon.
Stanziati 3 milioni di euro per Villa Contarini
A Villa Contarini si proseguono i lavori di riqualificazione e messa in sicurezza, definendo uno stanziamento di 3 milioni di euro. A tale fine è stato approvato uno schema operativo di accordo con il Mibact, nell’ambito del piano “Cultura e Turismo”, a valere sul “Fondo Sviluppo e Coesione (FSC) 2014-2020”.
“Per quanto riguarda villa Contarini, una vera reggia conosciuta in tutto il mondo, – aggiunge il Vicepresidente – dal 2016 a oggi sono stati complessivamente già impegnati oltre 6 milioni di euro. Sono stati ultimati i lavori di consolidamento delle coperture e di recupero delle ex scuderie in funzione della fruizione pubblica di una superficie di circa 900 metri quadrati. La messa in sicurezza, e ulteriore la dotazione impiantistica, sono essenziali per rendere fruibili ulteriori spazi espositivi e sale da destinare alla convegnistica. Grazie al contributo dell'Istituto Regionale per le Ville Venete, peraltro, non sono in fase di completamento il restauro architettonico dei prospetti secondari, quello di alcune sale interne e degli infissi”.
L'importanza di conservare le Ville Venete: il nostro oro nero
“La storia di Venezia e del Veneto, la sua immagine e la sua fama nel mondo sono strettamente connesse alla civiltà delle ville venete – sottolinea il vicepresidente Forcolin -. Villa Contarini di Piazzola e Villa Pepoli di Trecenta sono esempi eccezionali di questo patrimonio. In questi giorni di difficile ripresa dall’emergenza Coronavirus, investire su questi beni, che rappresentano le radici più profonde della nostra cultura, significa tramandare alle generazioni future le testimonianze più autentiche dalla tradizione veneta, pensando al futuro della nostra terra e alle potenzialità del suo indotto turistico, guardando con fiducia alla prossima ripresa delle attività economiche e produttive.”
“Il Veneto ha nelle ville venete una delle forme storicamente più famose e apprezzate della sua identità storica - conclude Corazzari -. L’attenzione verso due complessi monumentali così importanti e di richiamo, per bellezza architettonica artistica ma anche per collocazione geografica, anche in questo momento di difficoltà legate alla lotta al Covid 19, sono segno di una grande attenzione all’espressione della cultura nella nostra regione. Un vero tesoro, grazie al quale non solo il Veneto può trovare uno dei motori della ripresa economica ma anche un vero riferimento ad uscire dalla difficoltà e dalla gravità del momento”.
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