Reparto di Malattie Infettive

Vaiolo delle scimmie Padova, i casi sono saliti a tre: "Un'unica filiera di contagio"

Il direttore sanitario dell'Ulss 6 Aldo Mariotto afferma: "La situazione è pienamente sotto controllo".

Vaiolo delle scimmie Padova, i casi sono saliti a tre: "Un'unica filiera di contagio"
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Si tratta del primo paziente diagnosticato in provincia di Padova.

AGGIORNAMENTO: "Come Dipartimento di Prevenzione continuiamo con l'attività di contact tracking. I casi di positività sono saliti a tre, verosimilmente riconducibili a un'unica filiera di contagio", dichiara il Direttore di Prevenzione Luca Sbrogiò, che si mantiene in stretto collegamento con la Regione del Veneto e il Ministero della Salute. Il direttore sanitario dell'Ulss 6 Aldo Mariotto afferma:

"Siamo costantemente in contatto con l'Azienda ospedaliera in modo da affrontare con serenità sia l'acuzie sia tutte le fasi della sorveglianza sanitaria sul territorio. La situazione è pienamente sotto controllo, rimane sempre valido l'invito a rispettare le norme igieniche e le precauzioni comportamentali interpersonali".

Vaiolo delle scimmie, registrato il primo caso a Padova

Nella serata di ieri, lunedì 6 giugno 2022, è stato diagnosticato il vaiolo delle scimmie a un giovane medico specializzando che è stato ricoverato a Padova. Dopo il primo paziente individuato in provincia di Verona presso la Clinica delle Malattie Infettive dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona, ora l’Azienda Ospedaliera di Padova ha confermato la positività al Monkeypox Mpx, ovvero il vaiolo delle scimmie.

Il 25enne si trova ora ricoverato nel reparto di Malattie Infettive dell’ospedale di Padova, isolato rispetto al resto dei pazienti. Secondo quanto è emerso, avrebbe contratto la malattia dopo aver incontrato una persona da poco arrivata dalla Spagna.

Sintomi e isolamento

I sintomi e segni da attenzionare sono le lesioni cutanee (vescicole e pustule), febbre, malessere e ingrossamento dei linfonodi.

Secondo quanto si sa al momento, la quarantena riguarda le persone che hanno contatti diretti (sessuali, ma anche familiari) non protetti con persone risultate positive al vaiolo delle scimmie, che dovrebbero autoisolarsi per 21 giorni,  tempo giudicato massimo per il periodo di incubazione.

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