Truffava anziane fingendosi avvocato: arrestato 40enne, aveva già colpito in Veneto e Lombardia
Con la tecnica del "finto incidente" aveva commesso due truffe nello stesso giorno a Padova

Prosegue l’attività di prevenzione e contrasto alle truffe ai danni degli anziani da parte della Polizia di Stato di Padova, che martedì 29 luglio 2025 ha arrestato un 40enne originario della Campania, già noto alle forze dell’ordine per precedenti specifici, ritenuto responsabile di due truffe commesse nella stessa giornata nel quartiere Guizza, con la nota tecnica del finto avvocato.
I colpi del pomeriggio
L’uomo, fingendosi avvocato al telefono, aveva convinto una 80enne che la nipote si trovava in stato di fermo e che era necessario pagare una cauzione. Poco dopo, un complice — spacciandosi per agente delle forze dell’ordine — si presentava a casa dell’anziana per ritirare 800 euro in contanti, monili d’oro e la carta bancomat con relativo PIN, con cui è stato poi effettuato un prelievo da 2.000 euro, il massimale giornaliero.
L’arresto alla stazione
Grazie alla tempestiva segnalazione della vittima al 113 e alla precisa descrizione fornita, la Squadra Mobile ha localizzato l’uomo nei pressi della Stazione ferroviaria di Padova, mentre tentava di allontanarsi in treno verso Napoli.
Durante la perquisizione è stato trovato in possesso del bottino, compreso l’orologio rubato poco prima, e la carta di credito — già gettata in un cestino vicino alla banca — è stata recuperata.

Il secondo colpo e i precedenti
Nel corso delle verifiche, gli agenti hanno scoperto che l’uomo aveva colpito anche nella mattinata dello stesso giorno, sempre in zona Guizza, ai danni di una 90enne, con lo stesso modus operandi. In quell’occasione aveva sottratto 250 euro, tre fedi nuziali e un orologio, poi ritrovati addosso all’arrestato.
L’uomo era già stato indagato ad aprile 2025 dalla stessa Squadra Mobile per una truffa simile ai danni di una donna di Brusegana, alla quale aveva sottratto 10.000 euro in gioielli, fingendosi carabiniere.
Il 30 luglio si è svolta l’udienza per direttissima: il Giudice ha convalidato l’arresto e disposto la misura cautelare del divieto di dimora nella Regione Veneto. Tutto il denaro e i gioielli sono stati restituiti alle due anziane vittime nella serata del 29 luglio.